
Pena di morte all’autore della strage di Fort Hood
Una giuria militare ha condannato a morte lo psichiatra dell’esercito americano che ha ucciso tredici persone il 5 novembre 2009 a Fort Hood, una base dell’esercito degli Stati Uniti situata a metà strada fra Austin e Waco in Texas. Ci sarà un appello automatico, e poi il colpevole sarà ucciso tramite iniezione letale.
Il condannato in questione è il maggiore Nidal Malik Hasan, medico psichiatra musulmano che sarebbe dovuto partire per l’Afghanistan. Agì da solo usando un’arma semi-automatica ed alcune pistole che utilizzò per sparare in modo indiscriminato sui soldati impegnati nei controlli medici prima di partire la guerra. Oltre ad uccidere, quel giorno ferì anche trentuno persone. Il generale Robert Cone dichiarò alla Nbc che mentre sparava all’impazzata, lo psichiatra urlava «Allah Akbar», Dio è grande.
Calvo, con una folta barba, con indosso una mimetica militare e seduto in una sedia a rotelle, Hasan non ha mostrato nessuna espressione quando il presidente della giuria ha letto la sentenza di condanna. Diventerà il sesto uomo condannato a morte – in campo militare le condanne all’esecuzione capitale sono rare – della prigione militare di Fort Leavenworth, in Kansas.
La vedova di Joleen Cahill ha dichiarato che «un peso è stato sollevato dalle mie spalle». Si è quindi detta d’accordo con la decisione della giuria.
La moglie del ventiduenne Jason Hunt, anche lui vittima di Hasan, si è detta soddisfatta della sentenza, ma ha aggiunto che «come cristiana, non posso dire di augurare la morte a nessuno».
Ai medici che hanno valutato il suo stato mentale, Hasan ha detto che voleva diventare un martire. Gli avvocati che lo hanno assistito hanno sostenuto che egli stesse cercando attivamente la pena di morte. Teoria che lo stesso Hasan ha contestato.
Rivolgendosi alla giuria, il procuratore colonnello Michael Mulligan ha detto che «non è ora e non sarà mai un martire. Lui è un criminale. Lui è un assassino a sangue freddo».
Giacomo Cangi
foto: wikimedia.org; direttanews.it