
Pasquina a l’arma anagrafica: Barack vs Silvio 1-0
Aggiunto da Laura Dabbene il 28/04/2011.
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Tags: atto di nascita, Barack Obama, birthers, certificato di nascita, Hawaii, honolulu, Kenya, niccolò ghedini, Presidente Americano, Ruby, Rubygate, Silvio Berlusconi, sito della casa bianca
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Non si vuole mettere affatto in dubbio l’onestà del Presidente americano Obama, nè dei funzionari dell’anagrafe della capitale dello stato di Hawaii, ma la sua mossa del certificato anagrafico, sbandierato per difendersi da chi non lo considerava legittimamente guida politica degli States, non poteva che ricordare un analogo, ma maldestro e fallito, tentativo del Premier e dei suoi ‘scagnozzi’ di usare la stessa arma per mostrare a tutti che, quando passava le sue serate ad Arcore, Ruby non era affatto minorenne.
Sembra incredibile ma, come pare essere successo nel caso nazionale, è stato l’avvocato di Obama a volare ad Honolulu per recuperare il documento. Là dove ha fallito Ghedini, ha avuto successo il suo corrispondente statunitense!
Non aveva problemi Barack con l’anno di nascita, quanto con il luogo. I suoi oppositori, fin da prima della sua elezione, non hanno fatto che insinuare dubbi sulla sua americanità ed esiste un gruppo, i cosiddetti “birthers”, convinto che il Presidente sia venuto alla luce in Kenya e non alle isole Hawaii: poichè la nascita nel territorio americano è requisito essenziale per essere eletto alla White House è chiaro che Obama dovesse cancellare ogni perplessità.
Il documento è stato interamente pubblicato sul sito della Casa Bianca, completo di firme e tutti i dettagli, compreso il nome dell’ospedale dove la madre di Obama ha partorito.
Un estratto del certificato era già stato reso pubblico nel 2008, ma da molti ‘birthers’ giudicato un falso: ora il miliardario Donald Trump, anche lui membro di questo gruppo d’opposizine, dice di volerlo vedere di persona.
Pasquina