
Parla Zanetti: l’Inter può lottare per lo scudetto
Torna a parlare il capitano dell’Inter Javier Zanetti, attualmente impegnato a recuperare l’infortunio del 29 aprile scorso, quando, contro il Palermo, si ruppe il tendine di Achille del piede sinistro. Proprio riguardo al suo recupero dice: «Io spero di tornare presto, ma non mi limiterò ad una partita e basta, io voglio continuare a giocare».
Il numero quattro nerazzurro ha parlato della sua squadra: «Alla mia squadra darei tra sette e mezzo e otto. Mazzarri è un allenatore capace, credo che ci siano i presupposti per lottare per lo scudetto. Moratti? Anche se dovesse andare via, e io sarei molto triste, resterebbe comunque il simbolo dell’Inter».
Parlando più in generale del mestiere del calciatore, Zanetti concorda con uno dei grandi rivali storici dell’Inter: «Ha ragione Allegri. Noi giocatori dobbiamo essere un esempio, soprattutto perché ci guardano i bambini. Creste e orecchini non servono». Zanetti dice la sua anche su uno dei più grandi talenti del calcio italiano che però spesso preferisce far parlare di se per le sue bravate: «Mario Balotelli oscilla da buon giocatore a vero campione. Io credo che prima o poi riuscirà a trovare un suo equilibrio, anzi deve trovarlo. L’importante, e ne abbiamo parlato tante volte, che capisca che deve rimanere tranquillo». Critica anche tutti gli altri giovani: «Il problema principale è che non si rendono contro delle responsabilità che si assumono quando vanno a giocare in una grande squadra».
Spende qualche parola anche per un altro giocatore che proprio giovanissimo non lo è più ma che continua a regale spettacolo ogni domenica, il capitano della Roma Francesco Totti: «È un grande. Sono felice per lui. È stato tra i primi a chiamarmi quando mi sono fatto male».
L’intervista è andata in onda durante il Tg1 delle 20.
Giacomo Cangi
foto: biografieonline.it; blogosfere.it; news.esatour.it