Palazzo della Civiltà Italiana: design, arte e multimedialità

Palazzo della Civiltà, nuova sede di musei

ROMA – Simbolo del volto meno classico di Roma, il “Colosseo Quadrato” alias Palazzo della Civiltà Italiana, mai stato accessibile al pubblico, verrà restituito alla sua città nel 2012, dopo i restauri imminenti. Prevista tra un anno l’apertura ufficiale dell’edificio, come ha annunciato pochi giorni fa, martedì 15 febbraio, il sindaco Gianni Alemanno, aggiungendo che “E’ un segno dei tempi che questo palazzo non celebri più l’italianità come potenza ma come creatività. Il progetto di recupero dell’edificio e di riqualificazione del quartiere, infatti, riunisce due distinte iniziative: il Museo dell’Audiovisivo, facente capo al Ministero per i Beni Culturali, e l’Esposizione Permanente del Made in Italy e del Design Italiano, istituita dal Ministero dello Sviluppo Economico e affidata alla Fondazione Valore Italia.

“Il museo rafforzerà la vocazione fieristica, congressuale ed espositiva dell’Eur insieme al nuovo acquario ed alla nuvola di Fuksas. L’Eur così tornerà ad essere la vetrina di Roma”, continua Alemanno. Anche il vicesindaco Mauro Cutrufo, ricordando i progetti per l’Acquario al laghetto dell’Eur e la Nuvola di Fuksas, parla del Palazzo della Civiltà Italiana restaurato, come di “un altro tassello del Secondo Polo Turistico”. Il progetto è frutto di un accordo tra Roma Capitale, Eur spa (proprietaria dell’edificio), Mibac e Fondazione Valore Italia, presieduta da Massimo Arlechino e diretta da Umberto Croppi, alla quale è affidata la gestione del futuro spazio. Mai pienamente utilizzato, se non come sede di uffici, spiega il sindaco Alemanno, “Il Palazzo non viene riconsegnato alla città ma dato per la prima volta”.

Il progetto prevede un percorso di visita che parte dal piano interrato, dove un tempo c’era la stanza blindata che custodiva la tecnologia dell’aeronautica, da cui sono state ricavate due grandi sale conferenze e l’archivio della Discoteca di Stato (che si trasferisce dalla storica sede di via Caetani), e segue su ulteriori piani dove saranno aperti anche spazi commerciali, come negozi di design e merchandising. Il primo piano fungerà da accoglienza e caffetteria, da cui si prendono gli ascensori per salire fino al settimo e ultimo livello, dove si potrà ammirare un panorama dal punto più alto di Roma, anche più alto della cupola di San Pietro. Uffici, sale esposizione del Made in Italy, sale per eventi, ristorante e grande terrazzo: queste le opere di riqualificazione della struttura che hanno avuto un costo di 30 milioni (16 investiti da Eur Spa, 14 dal Mibac) in questi tre anni e mezzo, restando a ciò che afferma il presidente dell’Eur Spa, Pierluigi Borghini, a cui sommare altri 18,5 milioni (3,5 di Eur Spa, 15 di Mibac e Fondazione Valore Italia) nel prossimo anno che serviranno a rendere funzionale il palazzo ai suoi futuri usi.

“Non avrà un carattere museale standard – dichiara Croppi – ma avrà una funzione più dinamica di esposizione ma anche di congressi, di laboratori, di sperimentazione, di attività che promuovono la produzione di realtà italiane. Tutto all’insegna della creatività”. Il Museo dell’Audiovisivo infatti costituirà un polo di riferimento per la documentazione audiovisiva, iconica, sonora, bibliografica, multimediale off e on line che abbracci il campo della comunicazione moderna e che si proietti nel futuro.

Il progetto manifesta la volontà di stare al passo con i ritmi europei. Speriamo.

Di Benedetta Rutigliano

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