
Oltre la Notizia: che cosa succede dopo la Prima Pagina?
Per molti la scelta del veganesimo è legata anche a motivazioni eco-ambientaliste e animaliste, come spiegava in un’intervista a WakeUp Marina Berati, vera esperta nel settore. Ma a volte dover rinunciare alla carne può essere difficile per questione di gusto – il sapore di una buona bistecca è per molti uno dei grandi piaceri del palato – o anche di cultura alimentare, ma qualcosa potrebbe ben presto rivoluzionare l’intero sistema. Alcuni ricercatori dell’Università di Maastricht hanno infatti creato il primo hamburger totalmente artificiale, prodotto in laboratorio dalla prima all’ultima cellula (staminale, ovviamente). I risultati della sperimentazione, apparsi sul «News Scientist magazine», sono tuttavia ancora lontani da un livello accettabile: di quella vera la carne artificiale non ha né l’aspetto invitante, né il colore rosso, né la consistenza croccante, né verosimilmente il sapore, su cui si sa pochissimo visto il divieto di consumare tessuti prodotti in vitro a partire da cellule animali. Eppure Mark Post, capo del team olandese, è ottimista e il suo obiettivo è di arrivare al massimo in 12 mesi ad immettere sul mercato il primo hamburger (commestibile) creato in laboratorio: tra i vantaggi un taglio ai sistemi tradizionali di allevamento, con conseguente e drastica diminuzione di gas serra e consumo di territorio, nonché migliori chance di affrontare il fabbisogno di carne di una popolazione in continua crescita.
Forse si può vivere senza carne, anche per il bene del pianeta, ma senza gelato? Questo gustoso alimento è stato al centro di molte notizie durante l’estate, sotto la lente d’ingrandimento per capire se davvero fa ingrassare e quale è meglio scegliere, ma il dolce più fresco non è una leccornia solo per noi uomini, almeno non negli Stati Uniti. Negli Usa esiste fin dagli anni Settanta il gelato per cani e l’azienda leader nel settore è la Frosty Paws, marchio sotto controllo del colosso Nestlè dal 1991. A mettere a punto la prima ricetta di gelato canino fu, nel 1979, un professore universitario, ispirato dall’osservazione di come molte anziane signore amassero coccolare il loro fedele cagnolino facendogli assaggiare un po’ della propria coppetta da passeggio. A più di trent’anni di distanza è arrivata sul mercato americano una novità: il gelato per cani allergici al latte, ricco di vitamine e minerali ma senza lattosio o simili, disponibile in due varianti di gusto, vaniglia e burro di arachidi.

Attenzione ai cibi lasciati in frigo prima della partenza per le vacanze, sono a rischio intossicazione (ciemmetecnica.it)
Gelato ed altre dolci tentazioni saranno stati un po’ per tutti in cima alla lista degli eccessi alimentari e dei peccati di gola che in vacanza è lecito concedersi, ma ora che le ferie sono finite è sbagliato credere che il cibo non sia un’insidia. Come? Con le intossicazioni che possono essere causate da alimenti ‘dimenticati’ nel frigorifero o nella dispensa al momento della partenza. E’ stata Coldiretti a rilevare che per 13 milioni di italiani il rischio è in agguato ed ha per questo stilato un manuale con un utile vademecum. Si va dal controllo a tappeto delle date di scadenza, al check up di freezer e congelatore per capire se durante l’assenza ci siano state interruzioni nel funzionamento: quando sulle confezioni esterne dei prodotti si trova del ghiaccio è sconsigliabile consumarli. Dal frigo vanno eliminate tutte le confezioni rimaste aperte (latte, succhi di frutta, conserve e cibi sotto olio se quest’ultimo non copre integralmente il prodotto), ma anche quelle integre se si presentano gonfie o con qualche anomalia (come può succedere per i vasetti di yogurt). Meglio buttare tutto ciò che ha sviluppato muffe (salumi, formaggi) e nella dispensa attenzione a pacchi di pasta, riso o legumi, dove potrebbero essere proliferate le tarme del cibo.
Appuntamento alla prossima settimana con tante nuove news.
Laura Dabbene