
Oltre la Notizia: che cosa succede dopo la Prima Pagina?
Aggiunto da Laura Dabbene il 24/04/2010.
Tags della Galleria Primo piano
Tags: arte contemporanea, arte sperimentale, Barack Obama, body art, diritti gay, legislazione sanitaria, liberazione, Mauritania, Milano, Museum of Modern Art, New York, nudità, Oltre la notizia, performance, poesia, Poesia italiana contemporanea, Presidente degli Stati Uniti, rapimento, sequestro, Sergio Cicala, targa ricordo
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Si torna a parlare di: Cicala e Kabouree (ex) prigionieri in Mauritania, diritti degli omosessuali negli Usa, Alda Merini e nudità artistica da museo (con qualche controindicazione!)
di Laura Dabbene
Apertura in positivo della rubrica con la bella notizia della liberazione di Sergio Cicala e della moglie Philomene Kabouree, rapiti in Mauritania lo scorso 18 dicembre 2009. Rivendicato dalla cellula di Al Qaeda presente nel Maghreb islamico, il sequestro è stato scandito prima dalla richiesta di silenzio stampa della Farnesina, poi dalla scadenza dell’ultimatum, fissato al 1 marzo, con voci non confermate di una proroga al 25 dello stesso mese e infine, il 10 marzo, dall’annuncio poi smentito della liberazione della donna. Si conclude così l’odissea della coppia, segnata da momenti drammatici per l’assoluta mancanza di qualunque notizia sul loro stato di salute da parte dei terroristi, ed esplode la gioia a Carini, in Sicilia, paese natale di Cicala. Il pensiero e la speranza di un analogo ritorno a casa vanno a tutti coloro, italiani e non, giornalisti o semplici turisti, che ancora in molte zone del mondo sono vittime di rapimenti a sfondo politico e/o religioso.
Stati Uniti e omosessualità. Mentre certa America conservatrice (e razzista) ostacola la libertà d’azione di una giovane coppia di studentesse lesbiche, impossibilitate a partecipare al tradizionale ballo scolastico come qualsiasi coppia di innamorati, il suo Presidente compie un significativo passo avanti nella tutela dei diritti delle coppie gay. Barack Obama ha chiesto ufficialmente la definizione di un nuovo pacchetto di norme legislative, che obblighi gli ospedali che usufruiscono di sussidi federali a concedere a tutti i pazienti, senza alcuna distinzione, il diritto di indicare i nomi ed i recapiti telefonici di coloro che sono autorizzati a visitarli ed assisterli nei momenti più cruciali e drammatici del ricovero e della malattia. Il provvedimento è chiaramente rivolto alla salvaguardia delle coppie “non tradizionali”, quelle con membri dello stesso sesso o non sposate, per garantire loro i diritti ad una reciproca assistenza in caso di incidente o grave infermità. Un modello da imitare, soprattutto in Italia, dove ogni tentativo di istituire la parità legislativa, anche solo delle coppie di fatto eterosessuali, sembra destinato a schiantarsi contro il muro del bigottismo cattolico.
Alda Merini. Inaugurata a fine marzo, a cinque mesi dalla scomparsa della poetessa, la targa ricordo voluta dal Comune di Milano di fronte alla casa dove visse e lavorò, lungo i Navigli. Alla presenza delle autorità, di due delle sue quattro figlie e del fratello Ezio, è stata scoperta la targa che reca incise una dedica semplice ad immediata, «Ad Alda Merini», e alcune parole tratte dal suo L’anima innamorata (Frassinelli, 2000): «Nell’intimità dei pensieri del mondo». L’opera fa parte della più recente produzione poetica della scrittrice, segnata da un profondo sentimento mistico e religioso, e ben si addice a descrivere quella sua figura di donna che appariva serena e in pace con il mondo nonostante una vita segnata dal dolore e dalla sofferenza.
Tutti nudi al museo. Dopo la performance di Michael Tunick a Sidney tocca ora al MoMa di New York mettere in mostra corpi svestiti nella retrospettiva The Artist is Present, dedicata alla diva della body-art, Marina Abramović. L’interesse dell’esposizione è fuori di dubbio, ma per qualcuno la tentazione, di fronte ad artisti ed artiste completamente nudi, può essere troppo forte: un compìto signore, da oltre trent’anni membro del Club “Amici del MoMa”, è stato bandito dall’associazione per aver allungato troppo le mani verso un’opera, cioè il fondoschiena di uno dei performer.
La nudità è stata comunque traditrice non solo per i visitatori, ma per gli stessi modelli coinvolti nell’allestimento.
Una delle istallazioni prevede la presenza continua di 8 persone nude, per cui 38 soggetti, tra uomini e donne, si alternano nel corso della giornata. Uno di questi, il ballerino Will Rowls, ha avuto un’involontaria erezione: nonostante la naturalezza del fatto la direzione del museo è stata inflessibile ed ha cacciato il giovane. I due episodi, per quanto “gravi”, impallidiscono in confronto a quanto avvenne alla stessa Abramović a Napoli nel 1974. L’artista espose il suo corpo nudo invitando gli spettatori a farne l’uso che desideravano e mettendo a loro disposizione vari strumenti tra cui un pettine, un rossetto, un coltello e una pistola. Dovette intervenire la forza pubblica.