
Oltre 12 milioni di italiani soffrono di attacchi d’ansia: complice il terrorismo
Aggiunto da Nadia_Galliano il 09/05/2011.
Tags della Galleria FlashNews, Primo piano, Salute
Tags: aereo, Al Qaeda, America, ansia, Antonio Lo Iacono, attacchi di panico, Barack Obama, crisi economica, eurodap, futuro, italiani, metropolitana, Nadia Galliano, Osama Bin Laden, paola vinciguerra, recessione, terrorismo, treni
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Roma (Adnkronos Salute) – Il 2011 sarà considerato un anno nero per gli italiani e la loro psiche: attacchi d’ansia e crisi di panico rischiano di superare il tetto dei 12 milioni, con un balzo in avanti di ben 4 mln in appena un anno. Nel 2010, infatti, i connazionali assediati dalla tensione e da un improvviso e incontrollato senso di precarietà “erano 8.350.000 – spiega all’Adnkronos Salute Paola Vinciguerra, psicoterapeuta presidente dell’Eurodap, Associazione europea disturbi da attacchi di panico – ma i numeri sono in continuo e progressivo aumento, tant’è che per l’anno in corso stimiamo e temiamo di superare i 12 milioni”.
A dar man forte al tutto anche “il terrorismo, che con l’arrivo convulso di immigrati e le minacce di Gheddafi rivolte direttamente al nostro Paese, – riflette la psicoterapeuta – ci fa avvertire il pericolo dietro l’angolo. Anche la morte di Osama Bin Laden aumenta la tensione, con l’inevitabile paura di rappresaglie e ritorsioni da parte di Al Qaeda“.
Per quanto riguarda Osama, “in molti hanno modificato le proprie abitudini – spiega la Vinciguerra – rinunciando all’aereo, evitando treni e metropolitane, insomma costruendo percorsi alternativi, poiché la percezione del pericolo è lievitata ulteriormente”.
Ma anche cambiare abitudini, ad esempio optando per l’autobus al posto della metropolitana o evitando luoghi potenziali bersagli, “non dona tranquillità – assicura l’esperta – perché ciò che ci manda in tilt è la mancanza di controllo, la sensazione di essere sotto minaccia”.
Ciliegina sulla torta “la crisi economica, – aggiunge – che di fatto ha innescato una forte mancanza di certezze”.
Anche Antonio Lo Iacono, presidente della Società italiana di psicologia (Sips), è della stessa opinione: la recessione “ha dato il la a quello che gli americani definiscono ‘future shock’ – spiega – la paura del futuro, perché si ha la sensazione di navigare a vista, senza bussola e privi della capacità di orientarsi con le stelle”.
E anche il fatto che l’America non abbia svelato alcuni passaggi del blitz in Pakistan o mostrato le foto del cadavere di Bin Laden “finisce per aumentare la confusione, una delle fonti principali dell’ansia – fa notare il presidente della Sips- Molti vedevano in Barack Obama un presidente che avrebbe portato avanti il suo mandato nella piena trasparenza: ora si ha la sensazione che ci siano nuovi scheletri nell’armadio, accanto ai vecchi già generatori di caos emotivo”.
Nadia Galliano
Foto || via metaforicamente.it, psicozoo
è vero l ansia si sta impossessando di molti di noi,la causa è l incertezza del domani e di come risolverlo.Certo i midia non ci aiutano affattole notizie che ci arrivano sono sempre contrastanti da far andare il nostro cervello in tilt!