
Olimpiadi 2024, scelti gli stadi di calcio, 11 città coinvolte

Roma 2024, Giovanni Malagò e Luca Cordero di Montezemolo alla presentazione del logo (www.strettoweb.com)
Roma – Bisognava fare una lista ed è stata fatta. Sono stati scelti dal Comitato Roma 2024 gli stadi di calcio che verranno inseriti nella candidatura olimpica di Roma per le Olimpiadi 2024, che verrà presentata il 17 febbraio al CIO, il Comitato Olimpico Internazionale. Generalmente si utilizzano tra i sei e i sette stadi durante una olimpiade, oggi la lista che è stata pubblicata ne contiene 11.
GLI STADI E LE SCELTE DA COMPIERE – Tra gli undici stadi la testa di serie è sicuramente l’Olimpico di Roma dove si giocherebbe l’eventuale finale. Poi ci sono gli altri: Giuseppe Meazza di Milano, lo Stadium di Torino, il Ferraris di Genova, il Barbera di Palermo, il Dall’Ara di Bologna, il Franchi di Firenze, il Friuli di Udine, il San Paolo di Napoli, il San Nicola di Bari e il Bentegodi di Verona. Tra questi la Fifa ne sceglierà sei o sette. In particolare Napoli e Milano dovrebbero avere un quarto di finale e una semifinale a testa.
POCHE NOVITÀ – Luca Cordero di Montezemolo, presidente del comitato Roma2024, “ci sono tutti gli stadi che hanno fatto la storia del calcio in Italia”. In effetti è così se si considera che tranne lo Juventus Stadium, gli stadi presentati sono gli stessi che hanno accolto le squadre di Italia90. Non si tratta però di scelte definitive. Una volta presentate, ci sarebbe un anno di tempo per poter rettificare alcune scelte, non solo per il calcio maschile e femminile, ma anche per tutti gli altri sport.
NUOVI PROGETTI – All’interno del dibattito Olimpiadi 2024 è entrato anche il progetto del nuovo stadio della Roma, promesso da James Pallotta. Il presidente del Coni Giovanni Malagò si dice interessato al progetto anche in relazione ad altri sport che potrebbero essere accolti nella nuova struttura, dal baseball al rugby a 7. In effetti, tranne il nuovo Stadium e l’ormai quasi completamente rinnovato e accogliente stadio Friuli, gli altri stadi sono vecchi e vantano una condizione ben peggiore di quella degli anni 90’, ad eccezione di San Siro che ospiterà la finale di Champions League 2016. Le società e i comuni coinvolti potranno in quest’anno di tempo mettere in evidenza la propria candidatura presentando quei progetti attesi da anni, per esempio a Napoli e a Palermo.
Domenico Pellitteri