Oggi silenzio elettorale, domani si vota. Berlusconi: ‘Napoli non può stare a sinistra’

Silvio Berlusconi con Gianni Lettieri

NAPOLI - Saranno oltre 12 milioni gli italiani che nella giornata di domani si recheranno alle urne per far valere il proprio voto nelle elezioni provinciali e comunali. Per oggi, dunque, è previsto il consueto silenzio della propaganda elettorale.

Il premier Silvio Berlusconi, però, non esita a far parlare di sé. Nel suo intervento a Napoli, infatti, a sostegno del proprio candidato sindaco Gianni Lettieri, sostiene: “Siamo sicuri di vincere a Napoli, perché i napoletani non sono irriconoscenti verso Berlusconi, non sono sprovveduti e non possono non capire che bisogna cambiare, cambiare, cambiare”. Immancabili invettive nei confronti degli avversari politici: “La Iervolino si guarda allo specchio e si rovina la giornata”.

Ma dal palco della Mostra d’Oltremare, il discorso del premieri prosegue tra i suoi continui attacchi e le potenti contestazioni esterne ad opera di centri sociali, Fincantieri, Rete dei Comitati di Chiaiano e Mamme vulcaniche”. Una delle prime denunce, Berlusconi la lancia nei confronti dell’attuale classe dirigente che governa la città. “Napoli soffre di una mala amministrazione che ha dell’incredibile – sostiene il premier – Noi abbiamo dimostrato come si possono tenere pulite le strade dai rifiuti. Ma questa amministrazione comunale è incapace di fare. Non fanno nulla e impediscono ad altri di fare. Davvero incredibile. È una sconcezza inarrivabile”.

In sostegno di Lettieri, il presidente del consiglio è convinto che il suo candidato “è libero di mettere nella sua giunta i migliori professionisti. Potrà fare la giunta migliore senza vincoli e mettere uomini con la nostra tessera”. Ma subito ribadisce le sue promesse: “Il governo interverrà con un decreto di sospensione che bloccherà gli abbattimenti delle costruzioni abusive in Campania fino al dicembre di quest’anno”.

Spazio anche per discorsi riferiti a magistrati e programmi televisivi: “Oggi la sovranità in Italia non è in mano al popolo ma alla Magistratura democratica. Questa cosa non esiste in nessuna democrazia – inveisce il premier – Non si può e non si deve mai usare il diritto come un’arma contro quello che viene considerato un nemico politico”. Relativamente a Santoro e Floris: “Su di me sento tante menzogne, falsità, soprattutto su tv, stampa e radio di sinistra. In questa settimana ho avuto modo di vedere la registrazione di due trasmisisoni Rai, Ballarò e Annozero: sono davvero uno scandalo. Non è possibile che i cittadini paghino con soldi pubblici trasmissioni così scandalose per la loro faziosità”.

All’esterno, intanto, riecheggiano cori e si srotolano striscioni di protesta con su scritto: “Noi ti rifiutiamo”, “Il sacrificio di Chiaiano non è servito a nulla”, “Silvio, i miracoli li fa Solo San Gennaro”.

Redazione

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