New York skyline. Il grattacielo più alto in Occidente domina Park Avenue

obelisco new york skyline

427 metri, 3 metri quadri di sale per lo svago, 95 milioni di dollari il prezzo dell’attico. L’Obelisco ha i numeri per essere il nuovo simbolo di New York

New York – In barba a ogni paura di attacco terroristico. La Grande Mela sta per inaugurare la torre residenziale più alta del globo occidentale, ‘L’Obelisco’ come è già stato soprannominato. Un grattacielo di 427 metri che si innalza maestoso su Park Avenue tra la 56 e la 57esima strada.

Il gigante architettonico è opera di Harry Macklowe ed è così alto da poter essere ammirato dai cinque angoli di New York, i cinque quartieri della città. E non solo. Lo si può avvistare a Brooklyn, nel Queens, nel Bronx, a Staten Island, nel New Jersey e oltre il fiume Hudson. Un colosso che vuole rappresentare la gloria americana ma che è pure riuscito ad infastidire qualcuno.

L’ENORME SPIEDO – Racconta Ilmessaggero.it che il presidente della Municipal Art Society, Vin Cipolla, non è entusiasta del monumento residenziale: «Per i newyorkesi che amano il panorama della nostra città, questa torre richiede uno sforzo. Non si può negare che ci sia dell’eleganza nella costruzione, ma è fuori posto, è troppo imponente, non si capisce come si possa fondere con il resto».

D’altronde Cipolla non è il solo a pensarla così. Secondo molti residenti e passanti, la gigantesca torre «è un enorme spiedo»«non è elegante»,

«non c’entra nulla con il paesaggio»«è un esempio degli eccessi di questa città», e via così.

UNA TORRE LUSSUOSA – Sarà. Certo è che il grattacielo vale tanto oro quanto pesa. E’ stato issato a colpi di tre piani a settimana con un numero di appartanti già venduti che si aggira a oltre il 50% del totale. Secondo Marco Berchi su Il Messaggero, i fortunati coinquilini scalpitano per prendere possesso delle dimore di lusso in una zona di Manhattan famosa per il jet set che la popola dalla mattina alla sera e che perciò si è munita di ristoranti, negozi, uffici importanti e variamente stellati. Roba costosa come, in effetti, lo sono anche gli appartamenti eretti in Park Avenue.

I compratori hanno dovuto sborsare non meno di 95 milioni di dollari (l’attico), variabili a metratura. Le case più piccole sono state piazzate a 7 milioni l’una; gli intermedi a 17 milioni. Le spese condominiali si aggirano in diverse migliaia di dollari al mese. Nel prezzo anche servizi esclusivi: intrattenimento, ristorante privato, catering, terrazza outdoor, piscina coperta, centro fitness, sauna, bagni turchi, sala massaggi, biblioteca, cinema, sala concerti, conferenze, spettacoli, sala bimbi.

Tre mila metri quadri di svaghi a vari livelli che completano uno degli edifici dal design più semplice che si potesse creare. Così uno degli architetti del progetto, Rafael Vinoy: «Si basa sulla forma più pura, quella del quadrato». Ogni lato misura 28 metri, i soffitti sono molto alti (3 metri e 65 cm) per compensare gli spazi ristretti e le finestre sono enormi al fine di garantire una veduta panoramica spettacolare per abbattere la sensazione di chiusura. Una struttura in costante fuga  verso l’alto.

Chantal Cresta

Foto || ilmessaggero.it;

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