
NBA Playoff Primo Turno: Gara 2 sorride a Spurs e Lakers
WESTERN CONFERENCE
San Antonio Spurs – Memphis Grizzlies 93-87 (Serie 1-1)
Manu Ginobili è in tenuta da gara e con l’argentino in quintetto base la musica cambia rispetto al primo episodio della serie: George Hill può tornare a creare sconquassi uscendo dalla panchina e Jefferson, Duncan e Parker non sono costretti a sobbarcarsi lavoro extra in fase realizzativa. Memphis non demerita, rimanendo sempre a stretto contatto con i rivali e valorizzando al meglio il proprio gioco di squadra che senza il leader Rudy Gay è stato, se possibile, ancora più accentuato: Mike Conley distribuisce, Zach Randolph e Marc Gasol finalizzano, con l’atletismo di Sam Young (17 punti e top scorer della gara) a fare da contraltare a una panchina poco fisica ma di grande esperienza. In un quarto periodo infuocato, tocca a una tripla di Hill creare il gap decisivo, poi sigillato dal medesimo dalla linea della carità.
Oklahoma City Thunder – Denver Nuggets 106-89 (Serie 2-0 OKC)
Con Durant e Westbrook, i Thunder vanno che è un piacere: Denver paga l’assenza di un vero e proprio leader, non sapendo a chi affidare i palloni più importanti soprattutto nella giornata in cui né Wilson Chandler né JR Smith (limitato a soli 6 minuti sul parquet) vedono il canestro. Gallinari è pallido e sottotono e i 20 punti del solo Ty Lawson non bastano ad opporsi a Oklahoma, che trova anche dalla panchina le doppie cifre di Harden e Collison.
Los Angeles Lakers – New Orleans Hornets 87-78 (Serie 1-1)
I campioni in carica battono un colpo e pareggiano la serie, tirandosi dietro però una scia di dubbi e perplessità: Pau Gasol è ancora una volta totalmente fuori partita (2/10 al tiro), seguito a ruota da Kobe Bryant, fermato a soli 11 punti e piuttosto nervoso. A fare la differenza è così Lamar Odom, fresco di premiazione come miglior sesto uomo della stagione: per gli Hornets, oltre ad Ariza e al solito Paul c’è il vuoto, con Belinelli fermo a quota 4.
Dallas Mavericks – Portland Trail Blazers 101-89 (Serie 2-0 DAL)
5 punti (dei 17 totali) di Gerald Wallace in chiusura di terzo periodo mettono paura ai Mavericks, capaci ancora una volta però di scrollarsi di dosso gli imbarazzi e di sfoderare un quarto periodo di lusso. JJ Barea e Peja Stojakovic apparecchiano la tavola per la portata principale sul piatto di Rick Carlisle: Dirk Nowitzki sigla gli ultimi 11 punti della propria squadra, chiudendo a quota 33 e frustrando i pur velleitari tentativi di resistenza di Portland, costretta a non poter contare su Brandon Roy (7 minuti per 0 punti).
EASTERN CONFERENCE
Chicago Bulls – Indiana Pacers 96-90 (Serie 2-0 CHI)
Stesso copione di gara 1, risultato praticamente identico: Indiana accelera nella prima parte di gara, potendo contare su 19 punti di Danny Granger, ma dopo l’uscita di Collison, ancora dolorante alla caviglia, Rose (36 punti) e Boozer anticipano i tempi e preparano il sorpasso e l’allungo finale. Deng stecca al tiro ma è prezioso nella metà campo difensiva, mentre è ancora una volta una tripla di un incisivo Korver a chiudere i conti a cavallo dell’ultimo minuto.
Orlando Magic – Atlanta Hawks 88-82 (Serie 1-1)
33 punti e 19 rimbalzi incorniciano l’ennesima prestazione monumentale di un Dwight Howard formato MVP: Superman è letteralmente inarrestabile e da solo regge le intere sorti del gioco di Orlando e del punteggio dell’incontro. Nessuno dei compagni di squadra, infatti, riesce a superare il 50% al tiro, mentre per gli Hawks la nota lieta è ancora una volta Jamal Crawford (25 punti): se il supporting cast di Orlando non trova la quadratura del cerchio nel minor tempo possibile, la serie potrebbe rivelarsi inaspettatamente molto più equilibrata del previsto.
Miami Heat – Philadelphia 76ers 94-73 (Serie 2-0 MIA)
Senza storia gara 2, con i Sixers già soddisfatti per un’ottima stagione e candidati a vittime sacrificali da 4-0 e buone vacanze estive: Iguodala delude per l’ennesima volta al tiro e da un teorico uomo franchigia non ci si può aspettare solo compiti in cabina di regia, mentre Young e Turner provano a rendere meno gravoso lo scarto a tabellone. Wade è in un periodo di forma non brillantissimo, ma viene adeguatamente compensato dalle ottime prestazioni di Bosh (21+11) e James (29 punti).
Boston Celtics – New York Knicks 96-93 (Serie 2-0 BOS)
Lo scarto è sempre ridotto, ma il punteggio sorride ancora ai Boston Celtics: New York ha un enorme problema chiamato chimica di squadra, con un’altalena costante tra i propri migliori giocatori. Stoudemire fondamentale in gara 1 con Anthony spettatore, Anthony letteralmente meraviglioso (42 punti e 17 rimbalzi) in gara 2 con Stoudemire ai box per problemi alla schiena nel secondo tempo: senza Billups manca il terzo realizzatore e c’è campo libero per il primo vero Rajon Rondo stagionale, con 30 punti e 13/23 al tiro.
Andrea Samele