
Muore la funzionaria italiana ferita nell’attentato di Kabul
Non ce l’ha fatta Barbara De Anna, la funzionaria dell’Oim ferita a fine maggio durante un attentato talebano a Kabul, in Afghanistan. La donna in un primo momento era stata soccorsa da medici di un ospedale di Emergency, ma da qualche mese si trovava a Ramstein, in Germania dove è deceduta. Aveva ustioni sul 90 per cento del corpo.
La De Anna, 40 anni fiorentina, aveva lavorato in passato per l’Onu e per la Nato e da qualche tempo era diventata Funzionaria dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni.
L’attentato che le è stato fatale è avvenuto lo scorso 24 maggio, a Kabul, quando il quartiere di Shar-e-Naw, zona densa di ospedali, organismi di polizia, hotel, sedi di organizzazioni internazionali, è diventata improvvisamente teatro di una serie di attentati, esplosioni e sparatorie. Il bilancio iniziale era di 4 morti e 14 feriti ma oggi con la morte dell’italiana, il bilancio sale a 5 deceduti e 13 colpiti.
L’Oim, di cui la De Anna faceva parte dal 2010 aveva portato la funzionaria a lavorare prima a Herat e poi a Kabul. Nello specifico, il progetto a cui era stata assegnata prevedeva il reintegro dei talebani che avevano rinunciato al terrorismo. La sua è stata una carriera interamente dedicata alle Ong, iniziata con la laurea in Relazioni Internazionali all’Università Cesare Alfieri di Firenze e proseguita con l’esperienza come consulente per l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite ad Ammam, in Giordania, e quella come consigliere sull’educazione elettorale dell’Onu a Timor Est e in Liberia. Per tre anni era stata anche responsabile del programma di sviluppo per l’Onu in Honduras.
Dominga D’Alano
Foto: repubblica.it