
Muore Devocenko, attore gay anti Putin; per Mosca sono causa naturali
L'attore Aleksej Devocenko, dichiaratamente omosessuale e oppositore di Putin, è stato trovato morto nella sua casa di Mosca, in circostanze dubbie
Mosca – Trovato morto in circostanze quantomeno misteriose Aleksej Devocenko, attore e attivista gay; nonostante la ricostruzione delle forze dell’ordine russe parlino di un infarto in seguito al troppo alcool, l’attore – uno dei più noti oppositori alle politiche omofobiche di Putin – è stato trovato in un vero lago di sangue.
LA MORTE – Il corpo senza vita dell’attore russo è stato rinvenuto dalla polizia nel suo appartamento moscovita, nella periferia settentrionale della capitale; sulla morte di Devocenko, però, circola anche una versione alternativa, che parla di una scoperta effettuata mercoledì sera da un amico, fuori dalla casa. Se le forze dell’ordine hanno dichiarato che il cadavere non presentava alcun «segno di violenza» e che la morte fosse da imputarsi a un attacco di cuore, altre fonti riferiscono di un corpo martoriato e di un lago di sangue che circondasse i resti mortali di Devocenko.

Devocenko, attore omosessuale dichiarato, a lungo contestatore delle politiche omofobiche di Putin (corriere.it)
LA RICOSTRUZIONE – Stando a quanto riferito dalle fonti della polizia, Devocenko si sarebbe ferito frantumando delle bottiglie di alcool che aveva in casa, a seguito di una forte ubriacatura; così sarebbero spiegati i molti tagli su testa, corpo e ginocchia. Nell’appartamento sarebbero state ritrovate molte bottiglie rotte, con cocci sparsi sul terreno, mentre le telecamere di sicurezza delle strade attorno all’abitazione di Devocenko l’avrebbero ripreso in almeno due occasioni impegnato a uscire di casa per andare ad acquistare alcolici, una delle quali addirittura a torso nudo, nonostante le rigide temperature dell’inverno russo.
LE CRITICHE A PUTIN – Devocenko era noto per le critiche mosse a Vladimir Putin, posizioni che l’avevano reso inviso al regime russo. Quarantanove anni, l’attore sarebbe al centro ora di un piccolo giallo, sollevato dai media internazionali; a questi avrebbe risposto la televisione di stato, da sempre schierata con il potere del Cremlino, che avrebbe denunciato i media britannici di sollevare un caso senza prove al solo scopo di indurre i lettori a pensare che la morte non sia stata accidentale». Il decesso di un attore russo omosessuale dichiarato, da tempo schierato contro le politiche dello zar Putin, lascia comunque aperta la porta a ogni possibile soluzione.
Andrea Bosio
@AndreaNickBosio