MotoGP, si scaldano i motori: tutto pronto per i test di Sepang

Lorenzo e Rossi Yamaha MotoGP

Lorenzo e Rossi di nuovo insieme sotto l'insegna Yamaha (Yamaha Motogp via Twitter)

L’attesa è quasi finita: dopo settimane di stop forzato riservate a dichiarazioni, eventi e interviste, i piloti del motomondiale sono pronti a tornare in pista per i primi test invernali dell’anno. Come di consueto, l’appuntamento è fissato con il tracciato malese di Sepang, dove i team MotoGP si ritroveranno per la prima volta fianco a fianco dopo Valencia. Proprio il circuito spagnolo, a poche ore dall’ultima gara del campionato, era stato teatro lo scorso novembre del primissimo assaggio della stagione che verrà, con squadre e piloti già in assetto 2013. Le difficili condizioni meteo avevano tuttavia rovinato i giochi a squadre e appassionati, curiosi di capire soprattutto come si sarebbero potuti comportare il debuttante Marc Marquez e il veterano Valentino Rossi, di ritorno in Yamaha dopo due anni in Ducati avari di soddisfazioni.

Il vecchio e il nuovo – Per ragioni diametralmente opposte, saranno proprio Marquez e Rossi gli osservati speciali di classifiche e resoconti in arrivo dalla Malesia a partire dal prossimo 5 febbraio. In casa Honda, le aspettative nei confronti del giovane talento spagnolo sono particolarmente elevate e, pur con tutte le cautele del caso, l’idea è quella di portare Marquez a lottare per il podio già in Qatar, per poi puntare alla vittoria nella seconda metà di stagione, quando il tempo gli avrà permesso di maturare esperienza anche in un campo difficile quale la gestione degli pneumatici. In virtù del suo status di rookie, il numero 93 ha già potuto beneficiare di una sessione supplementare di test proprio a Sepang: i riscontri crono non hanno tradito le attese ma poter valutare concretamente il divario dal compagno di squadra Pedrosa, accanto a lui nei box, sarà certo il modo migliore per intuirne tempi e margini di crescita.

Jorge Lorenzo Dani Pedrosa MotoGP

Aria di rivincita tra Lorenzo e Pedrosa (yamahamotogp.com)

Grande attesa per il confronto con il team-mate anche per Valentino Rossi, alla sua prima sfida vera con il cronometro in sella a Yamaha dopo una deludente due giorni di test che l’ha visto dover fare i conti innanzitutto con il meteo avverso. Prima che con il campione del mondo Lorenzo, la sfida di Rossi sarà però innanzitutto con se stesso: i due anni di scarso feeling con Ducati non hanno certo minato in toto la fiducia nella capacità del Dottore ma non permettono neppure di formulare ipotesi su quale sia il suo attuale livello di competitività. Data per scontata la necessità di una piccola fase di riassestamento, i test di Sepang andranno comunque a chiarire quanto e quale sia l’ipotetico distacco dai primi della classe. L’obiettivo minimo dichiarato è il podio sotto i riflettori di Losail ma un punto interrogativo lungo due anni non consente di capire se Rossi ha ancora ben altre cartucce da sparare e può tranquillamente ambire anche a vittorie e titolo o, invece, ha già imboccato, magari per sopraggiunti limiti di età, quella parabola discendente da molti invocata durante la difficile stagione ducatista. Dalla Malesia, arriveranno nel bene o nel male le prime indicazioni utili a riguardo.

I due acerrimi rivali – Per tutti gli addetti ai lavori sono le grandi certezze del campionato in arrivo: il campione del mondo in carica Jorge Lorenzo e lo sfidante Dani Pedrosa, chiamati a fare i conti con due compagni di box a loro modo scomodi, mentre si contenderanno – con grande probabilità – il titolo iridato. Sulla carta, il quartetto Yamaha-Honda ufficiali sarà il grande protagonista delle sfide per il podio, con Pedrosa e Lorenzo favoriti per vittorie e titolo. Il finale della scorsa stagione vede Dani in grande spolvero e, con un futuro Hrc che pare già scritto nel segno di Marquez, il 2013 potrebbe essere la sua ultima grande occasione di arrivare al campionato, prendendosi dunque la rivincita sul maiorchino.

Il riscatto – A Wrooom 2013 dirigenti e piloti sono stati cristallini: nessun miracolo e nessuna rivoluzione in vista per Ducati. Da Sepang e da Dovizioso in particolare non sono attesi exploit cronometrici – difficili in effetti anche solo a immaginarsi – ma il metodo e la determinazione necessari a mettere lo sviluppo sulla retta via nella speranza di una stagione all’insegna della crescita, anche graduale, ma costante. Arrivare al pomeriggio del 7 febbraio con distacchi non eccessivi dalla vetta sarebbe certo un buon incoraggiamento.

CRT – Ecu test e prove anticipate al 3 e 4 febbraio per le CRT che sperimenteranno la nuova centralina elettronica Magneti Marelli: attesi quindi in pista, tra gli altri, anche Colin Edwards, Claudio Corti e Danilo Petrucci. Ancora in forse la presenza di Aoyoma, reduce da un infortunio al polso.

Mara Guarino 

 

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