
Monti lancia l’allarme spread: si rischia un governo euroscettico
Mario Monti torna a parlare di spread in occasione della sua visita a Helsinki, dove ha incontrato ieri il premier finlandese Jyrki Katainen. Si discute delle strategie da adottare per salvare l’Eurozona dalla crisi ma anche del futuro dell’Italia, tra qualche mese chiamata alle urne per decidere quale sarà il governo che succederà all’esecutivo tecnico. E, stando al presidente del Consiglio in carica, il continuo lievitare dello spread sui titoli di Stato potrebbe presto avere ripercussioni anche in tal senso, favorendo l’instaurarsi di una pericolosa politica euroscettica.
«Lo spread alto non porta a buone politiche e a riforme economiche ma all’esatto opposto» ha dichiarato Monti nel corso di un seminario organizzato dalla confindustria finlandese. Il monito lanciato è particolarmente chiaro: «Posso assicurare che se lo spread rimarrà alto per qualche tempo, andrà al potere in Italia un governo non europeista, antieuro e non favorevole alla disciplina di bilancio».
In occasione della sua trasferta, il premier italiano ha poi ribadito che, per quanto la situazione non sia certo confortante, l’Italia non ha al momento bisogno di un piano di salvataggio integrale della propria economia, sul modello greco. Non esclude però la possibilità di ricorrere in futuro allo scudo anti-spread: «Gli aiuti potrebbero essere necessari, forse, in relazione alla lentezza con la quale i mercati comprendono gli sforzi compiuti e i risultati raggiunti». Monti ha poi aggiunto: «l’Italia e’ in una situazione comoda dal punto di vista dei suoi conti e in una situazione scomoda per via di spread irrealisticamente alti».
Questo pomeriggio, il presidente del Consiglio volerà direttamente in Spagna, per l’incontro con Mariano Rajoy . Fissato invece per la metà di agosto, il prossimo vertice con Angela Merkel.
Mara Guarino
Foto homepage via: cinquegiorni.it