
Miti e leggende sul cibo, è tempo di svelare l’inganno
Miracolose virtù salutari, gravosi risvolti negativi di origine alimentare sono spesso frutto di ingenue illusioni e false superstizioni. Ecco come sfatarle
S’insinuano nella coscienza di chiunque, circolano tra i più svariati ambienti della società, coinvolgono ed influenzano indistintamente le abitudini di tutti: si tratta dei falsi miti legati al cibo, alle sue potenziali proprietà benefiche o agli spiacevoli effetti collaterali. Che provengano da un’eredità tramandata nell’arco delle generazioni, che siano l’esito di credenze retrograde o di mancata conoscenza in materia, le fiabe alimentari sono davvero infinite. Molte del tutto fantasiose, altre semplicemente mal interpretate. Vediamo insieme come smascherarle.
MODA “BIO” – Sempre più diffusa è la convinzione che i prodotti di natura biologica contengano una maggiore quantità di principi nutritivi rispetto agli alimenti risultanti da lavorazione industriale. In realtà, la differenza non è affatto da ricercare nel livello o qualità nutrizionale del prodotto in sé, semmai nella tipologia di coltivazione e distribuzione del cibo. Nei casi di trattamento biologico, infatti, si assicura un maggiore rispetto per l’ambiente ed una più attenta adozione di misure cautelari al fine di preservare l’equilibrio dell’ecosistema, ma non di certo un più attivo contributo nutrizionale. Si teme, per giunta, che i generi alimentari di lavorazione industriale contengano necessariamente contaminazioni chimiche, senza contare che in natura, esistono alcuni viveri, i quali – seppur in dosi minime – posseggono altresì molecole cancerogene; ne sono un esempio il succo d’arancia e il basilico.

Carne bianca vs carne rossa (gourmetproject.net)
CARNE ROSSA VS CARNE BIANCA – Chi è attento alla linea o ossessionato da uno stile alimentare sano ed equilibrato, avrà senz’altro sostenuto nel tempo la convinzione che le carni bianche (pollo, tacchino e coniglio) siano le uniche valide alleate contro colesterolo e chili di troppo, contrariamente alle minacciose carni rosse. Tesi – questa – non del tutto ovvia e lineare. In verità, per una scelta accurata, bisogna tener conto anche e soprattutto, dei tagli di carne; per il pollo, ad esempio, cosa prediligere, petto o coscia? Decisamente petto. Si pensi, che la coscia di pollo può arrivare ad assere addirittura più calorica di una lombata di vitello, in particolar modo se cotta con la pelle. E tra i tagli di carni rosse? Nella salda consuetudine alimentare dei più, un’indiscussa posizione di prima scelta è attribuita al filetto di vitello: altro ossidato tranello. E’ la noce la parte bovina appurata come la più tenera, magra e nutriente.
LA FRUTTA NON FA INGRASSARE: FALSO – Nettare per gli dei… a dieta. Almeno è quel che si è sempre pensato riguardo al mondo della frutta. E’ giusto che si sappia, a tal proposito, che tutta la frutta contiene zuccheri, i quali, se assunti in dosi eccessive potrebbero condurre conseguentemente ad un aumento di peso, o in casi peggiori, a picchi di glucosio nel sangue e quindi a diabete. La moderazione, si comprende, è la miglior risposta a questo inconveniente. Un aspetto assolutamente da non sottovalutare è dato, per altro, dal diverso apporto calorico degli svariati frutti presenti in natura. Sapevate forse che una banana contiene il triplo delle calorie di una fetta d’anguria? Gli insanabili adepti dell’ipocalorico, infatti, oltre a rinunciare al noto frutto della passione, sono soliti abolire dai propri regimi alimentari anche uva e cachi, parimenti ipercalorici.

Frutta: occhio alle quantità e alla tipologia (cucinarebio.it)
LA FAVOLA DELL’ANANAS DIMAGRANTE – C’era una volta… a quanti sarà capitato di sentire la storiella sulle virtù dimagranti dell‘ananas? Nulla di più fantasioso. Responsabile del depistaggio è forse la bromelina, sostanza di cui tale frutto esotico è decisamente ricco. Si tratta di un enzima capace di facilitare la digestione e di stimolare l’azione diuretica. Alleviando il gonfiore post-pasto e riducendo la ritenzione idrica, si ha senz’altro la sensazione di esser “più leggeri” e di aver conquistato un aspetto migliore. Entrambi, infatti, sono aspetti che concorrono al raggiungimento dell’ideale forma fisica, ma ahinoi, non è certo l’ananas a bruciare i grassi.
COCCO… BELLO MA CALORICO – Tempo di sole, mare e… “cocco-bello”, l’immancabile snack, gustoso e rinfrescante, che invade ogni anno le numerose spiagge italiane. E’ probabilmente uno degli inganni più spietati quello del frutto esotico più invitante e ricercato durante la stagione estiva. Per molti, infatti, sarà scioccante scoprire che in soli 100 gr di cocco sono contenute ben 360 calorie, pari ad un panino col salame o ad una golosa fetta di ciambellone. Ebbene sì, talvolta è assolutamente meglio non sapere, e questa, purtroppo, è una di quelle volte.
Ogni cibo ha una sua storia, una tradizione e, a suo modo, una propria identità. Mode e superstizioni potrebbero persuaderci e condizionare le nostre abitudini alimentari; conoscere la verità però, è sempre possibile, e come abbiamo visto, è solo una questione di scelta…
Antonietta Mente
@AntoMente