
Miseria Italia, è deflazione: 1000 disoccupati in più al giorno
Sale il tasso di disoccupazione, dopo oltre 50 anni il nostro Paese è in deflazione
Era dal 1959 che non succedeva e i dati dell’Istat sono preoccupanti, il nostro Paese scivola in deflazione. Che, in pratica, significa che i prezzi sono scesi conseguentemente a una diminuzione della domanda successiva a una fase di recessione. Un circolo vizioso che vede le imprese italiane rimandare di continuo acquisti di beni e servizi. La conclusione è una disoccupazione che a luglio è ritornata a salire del 12,6%, praticamente un piccolo record considerando il 12,7% raggiunto a maggio.
LUGLIO TRAGICO – Secondo i dati raccolti dall’Istat, rispetto a un anno fa – agosto 2013 – c’è stata una diminuzione dei prezzi dei beni di consumo dell 0,6% e la tendenza si collega principalmente al calo anche dei prezzi dei beni energetici e nei prezzi dei servizi. Dati che parlano di una diminuzione in media di ben mille occupati al giorno nel mese di luglio, circa 35mila complessivi. Sempre nel mese di luglio è stato registrato il tasso di disoccupazione nella fascia tra i quindici e i ventiquattro anni che è stato pari al 42,9%, dato al quale va aggiunto quello degli under 25 in cerca di lavoro, ben 705mila giovani in tutta Italia.
CINQUANT’ANNI FA – Dati che non possono che far preoccupare e che rimandano addirittura alla fine degli anni cinquanta, al 1959. Se la deflazione è stata raggiunta ai livelli di quell’anno, la differenza sostanziale è che nel 1959 si era in decisa fase di crescita.
DISOCCUPAZIONE – Sempre secondo l’Istat, gli occupati nel mese di luglio sono scesi a oltre ventidue milioni con un aumento del tasso di disoccupazione nel secondo trimestre salito al 12,3%. Differenze sostanziali anche tra nord e sud Italia: nel Meridione il dato di disoccupazione ha raggiunto il 20,3%, con un aumento, rispetto a luglio dello scorso anno, dello 0,5%.
Gian Piero Bruno
@GianFou
foto: forexinfo.it