Minzolini via dal Tg1, il direttore Rai Garimberti vota contro di lui
È stato il voto del Presidente Rai Paolo Garimberti a sancire l’ufficializzazione dell’addio di Augusto Minzolini alla direzione del Tg1 ed il suo trasferimento ad altro incarico equivalente.
- Augusto Minzolini (magazinet.it)
La seduta straordinaria del consiglio di amministrazione, convocata su proposta del direttore generale dopo il rinvio a giudizio di Minzolini per peculato – a causa delle spese sostenute con la carta di credito aziendale - ha disposto il trasferimento dell’ormai ex direttore del Tg1 al termine di una votazione ampiamente disomogenea: quattro i voti contrari al trasferimento (Antonio Verro, Giovanna Bianchi Clerici, Angelo Maria Petroni e Guglielmo Rositani) e quattro quelli voti favorevoli (Nino Rizzo Nervo, Giorgio Van Straten, Alessio Gorla e Paolo Garimberti), mentre il consigliere Rodolfo De Laurentiis è uscito al momento del voto.
A parità di voti è quindi risultato doppio e decisivo, come da Statuto, il voto del presidente Rai Garimberti, che è costato il posto ad Augusto Minzolini, il quale dal prossimo 8 marzo dovrà presentarsi in aula per difendersi dalle accuse mosse nei suoi confronti. La Rai ha deciso di costituirsi parte civile nel procedimento.
Garimberti si era detto pronto ad una convocazione straordinaria del Cda in caso di rinvio a giudizio per Minzolini: «Questione di immagine aziendale». Un rinvio a giudizio che, ad ogni modo, toglie un bel po’ di castagne dal fuoco alla Rai, data la crisi di ascolti e credibilità che il Tg1 firmato Minzolini aveva rimediato negli ultimi tempi.
Attestatosi stabilmente ed ampiamente sotto il 20%, il Tg1 ha incassato a più riprese, negli ultimi tempi, i sorpassi della concorrenza. Come se non bastasse, da fine novembre erano arrivate anche le “pugnalate alle spalle” casalinghe, essendo il Tg1 finito diverse volte alle spalle persino del Tg3 delle 19.
Una riunione immediatamente successiva del Cda ha decretato la sostituzione di Augusto Minzolini con Alberto Maccari, che deterrà l’incarico ad interim fino al 31 gennaio 2012.
Francesco Guarino
