Minzolini a Mediaset: andrà al posto del ‘Matrix’ di Mentana

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Augusto Minzolini (teleipnosi.blogosfere.it)

Il ritorno del figliol prodigo. Augusto Minzolini torna a Mediaset, dopo essere stato in Rai del 2009 come direttore del Tg1 prima e Direttore della Direzione Corrispondenti Esteri poi. L’annuncio è stato dato dal quotidiano “Il Messaggero” ed immediatamente ripreso in rete da “Dagospia”, con l’ironico titolo La ricompensa di Silvio.

«Augusto Minzolini – si legge nel testo pubblicato dal Messaggero – ha firmato un contratto con le reti di Berlusconi e lascia dunque la Rai dopo una lunga e tribolata stagione. Secondo i piani Mediaset, Minzolini dovrebbe condurre una trasmissione serale di approfondimento in onda tre volte a settimana che prenderà il posto di Matrix».

Minzolini è stato direttore del Tg1 dal 20 maggio 2009 al 13 dicembre 2011, giorno in cui venne rimosso successivamente alla conferma del suo rinvio a giudizio per peculato, in relazione alle spese Rai sostenute con la carta di credito aziendale.

Il periodo di direzione del Tg1 targato Minzolini è stato segnato da innumerevoli critiche ai danni dell’impostazione giornalistica, ritenuta troppo accondiscendente nei confronti dell’allora premier Silvio Berlusconi; nel 2009 gli stessi comitati di redazione delle tre testate Rai lo accusarono di oscuramento dell’inchiesta ai danni del premier in merito agli scandali sessuali di Villa Certosa e Palazzo Grazioli; nel 2010 il Tg1 parlò di “assoluzione” di Mills nei titoli di testa e non di prescrizione, meritandosi un richiamo dall’Ordine dei giornalisti; nello stesso anno alla Rai fu comminata dall’AgCom una multa per violazione della par condicio elettorale.

Per lui fu coniato il termine ambiguo di “minzolinismo“: secondo quanto riportato da un articolo del “Corriere della Sera” da intendersi come «forma di giornalismo che si basa sulla raccolta di dichiarazioni anche informali di uomini politici, senza alcuna verifica delle informazioni raccolte» e quindi sinonimo di giornalismo servile; secondo una definizione di un articolo di “Repubblica” del 2009, invece, «la definizione è ingenerosa perché il nuovo direttore del TG1 è stato per un ventennio il principe del retroscena politico, il più astuto dei predatori del Transatlantico, il più veloce dei rapaci della notizia».

Un personaggio di cui, nel bene e nel male, si ricomincerà presto a parlare.

Francesco Guarino

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