
Messa per le vittime della Costa Concordia
ROMA – Il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, durante l’omelia in favore delle vittime della tragedia della Costa Concordia, ha affermato: «Nel momento in cui l’intera nazione fa pubblica memoria e si stringe nella fede a quanti sono segnati dalla sciagura, non vogliamo dimenticare persone e istituzioni che hanno fatto il proprio dovere in modo ammirevole per competenza e dedizione, e i molti volontari che, come sempre nelle circostanze di maggior bisogno, si sono prontamente offerti e prodigati per concorrere all’urgente soccorso».
La messa è stata celebrata oggi a Roma nella Basilica di Santa Maria degli Angeli. Il ministro dell’ambiente Corrado Cini, bloccato dal maltempo, ha espresso rammarico per la sua assenza. Presente, invece, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il quale sottolinea che sulla tragedia della Costa Concordia occorre necessariamente continuare ad indagare approfonditamente.
«A tutti – proseguiva Bagnasco – l’Italia guarda con stima e gratitudine. In loro riconosciamo l’anima profonda del nostro popolo, ricco di intelligenza e di cuore, sempre capace di grandi cose senza mai perdersi d’animo. Siamo qui per pregare per quanti sono segnati dalla sciagura; ma anche per riflettere e diventare più pensosi circa l’umana condizione, la nostra finitezza, e così crescere nella sapienza del cuore e della vita. Che la luce del Signore aiuti a fare verità e giustizia, a sanare le ferite, a rafforzare la fiducia e, insieme, il coraggio per il futuro. E’ possibile e doveroso».
Di qui, dunque, il messaggio finale: «Il Vangelo ci ricorda l’affascinante paradosso umano intrecciato di nobilità e miseria, di forza e debolezza, di temporalità e di tensione all’eterno, di vita e di morte».
(Foto: lastampa.it / tg1.rai.it)
Stefano Gallone