
Menù di Pasqua senza sacrificare capretti e agnelli: le proposte della Lav
L’avvicinarsi della Pasqua, complice la tradizione culinaria italiana che vorrebbe la tavola imbandita con carne di agnello, desta da anni qualche polemica. Si tratta soprattutto di denuncia verso le condizioni “disumane” dell’allevamento dei cuccioli di pecora destinati al menù di Pasqua – vedi il video choc di Animal Equality – o di sensibilizzazione verso una scelta alimentare diversa come nella campagna dell’Enpa Buona Pasqua a chi non mangerà neonati. Questa seconda è la strada scelta quest’anno dalla LAV, la Lega Antivivisezione, che tende a salvare la vita ai circa 700.000 agnelli e capretti ogni anno macellati in Italia per questa ricorrenza.
La Lav, convinta che quello di agnello sia un consumo non necessario, calcola che ben due famiglie italiane su dieci festeggeranno scegliendo un menù di Pasqua senza carne ed ha per questo – insieme allo chef Simone Salvini – elaborato una serie di idee per un pasto vegetariano, proponendolo poi – come già fa quotidianamente – sul sito www.cambiamenu.it.
Si tratta di piatti prelibati, ma assolutamente privi di ingredienti di origine animale, che assicurano una tavola pasquale gustosa, salutare e “etica”. Si va dalla tartare di ceci piccanti con foglie di insalate amare agli spaghetti integrali alla carbonara vegetale, seguiti da seitan arrostito al tamari con insalata russa di asparagi. Conforme alla scelta animal free anche il dessert: cheese cake di latte di cocco e nocciole con gelatina ai frutti di bosco.
L’appello della Lav raggiungerà ancora più da vicino i cittadini su molte piazze italiane dove, nel prossimo week end, si chiederà di firmare la petizione in cui si chiedono al Governo e al Parlamento 10 leggi a tutela degli animali. Gianluca Felicetti, presidente della Lega Antivivisezione, ha precisato riguardo i contenuti della richiesta avanzata alle istituzioni: «Tra le nuove norme chiediamo la promozione di scelte alimentari senza prodotti di origine animale, la disincentivazione degli allevamenti e, comunque, l’obbligo di stordimento per tutte le macellazioni». Per aderire alla raccolta firme e individuare la postazione LAV più vicina a casa propria si può consultare il sito www.lav.it.
Redazione