MasAniello Cutolo, il terrone che ha castigato la Verona razzista

In principio fu Mandorlini. Che forse da ravennate – e vogliamo credere nella sua buona fede – aveva sottovalutato la matrice politicamente (s)corretta del pubblico scaligero, quando alla presentazione dell’Hellas Verona 2011/2012 decise di dedicare ai rivali playoff della Salernitana il coro “Ti amo terrone” di una nota canzone goliardica degli Skiantos. Non a caso dalle tribune si era prontamente alzato un “Salerno, Salerno vaffanculo” ancor prima che il tecnico potesse spiegare la presunta bontà della sua dedica. Deferimento della FIGC alla commissione disciplinare e storia chiusa. Almeno per lui.

Aniello Cutolo, classe 1983 (calcio.fanpage.it)

Perché lo striscione del Bentegodi “Vesuvio facci sognare” dedicato qualche lustro fa ai tifosi del Napoli (propedeutico alla sublime replica partenopea “Giulietta è ‘na zoccola”) ha aperto una ferita tra Verona e il Sud lungi dall’essere rimarginata. E quel coro estivo, ironico o meno che sia stato, qualcuno se l’è legato ben stretto al dito. Quel qualcuno si chiama Aniello Cutolo, nome e natali inconfondibilmente terroni (nato a Napoli) e cognome che rimanda tristemente, senza vincoli di parentela, ad uno dei più noti criminali italiani.

La vita del pallonaro Cutolo trascorre tra alterne fortune sui campi del Sud Italia. Benevento, Giugliano, Lodigiani. Poi l’occasione per il salto di categoria: Arezzo, serie B. Potrebbe essere la grande chance per Aniello, ma dieci partite senza vedere la porta convincono i toscani a disfarsi di lui. La ruota però continua a girare dalla parte giusta: Cutolo rimane in cadetteria e finisce all‘Hellas Verona. Il fascino, la storia, Bagnoli, la fatal Verona di Sacchi. Con il lieve difettuccio di una tifoseria schierata a destra. Molto a destra. Troppo a destra. Una curva focosa, che intimorisce gli avversari e che ogni tanto brucia fantocci di colore in tribuna e ricorda con malcelato piacere l’epidemia di colera che lacerò Napoli nei primi anni Settanta.

Cutolo a Verona fa la sua parte, ma la stagione per l’Hellas non è delle migliori. I suoi tre gol non bastano a tirare fuori i veneti dall’incubo dei playout e la permanenza in serie B ce la si gioca in 180 minuti, contro lo Spezia. L’andata è il 15 giugno 2007 in Liguria e per i veronesi sembra andare tutto bene: dopo 23 minuti  sono già in vantaggio e hanno il pallino del gioco in mano. Cutolo ha sulle spalle il numero 10 e sui piedi un’occasione colossale per il 2-0: Nieto si invola sulla destra e gli serve la palla per il raddoppio, a pochi passi dal portiere. Aniello prova ad incrociare il tiro sul secondo palo ma chiude troppo l’angolo e spedisce il tiro fuori.

È un errore clamoroso, come però se ne vedono tanti. Al 68′ Cutolo lascerà il campo frustrato da quell’errore, ma ancora di più frustrato dall’esito finale di quei playout: lo Spezia pareggerà al 74′ su rigore e passerà in vantaggio all’87′ con Do Prado. Al ritorno le porte rimarranno inviolate e il Verona dovrà ingoiare il boccone amaro della retrocessione nell’allora serie C1. A Verona, però, non si parla dei 90 minuti a reti bianche al Bentegodi, ma dell’errore di Cutolo nel primo tempo della gara di andata. Secondo tutti sarebbe stato il colpo del ko, secondo tutti sarebbe bastato mettere dentro quel 2-0 per assicurarsi la permanenza in B. Poi – figurarsi – l’errore l’ha fatto uno che è nato a Napoli. Aniello capisce che a Verona non ci sarebbero stati più spazio né cori per lui: chiude la valigia e percorre 900 km per tornare nel suo Sud, a Taranto.

Passano gli anni e le strade di Cutolo e del Verona si incrociano di nuovo. Aniello è tornato in Veneto, a Padova. Mister Dal Canto lo schiera titolare nella 5a giornata di serie Bwin. Venerdì 16 settembre 2011, Verona-Padova al Bentegodi. L’attaccante napoletano non ha dimenticato quell’errore di quattro anni orsono. È una di quelle ferite che fa tremare ancora le gambe quando ti trovi solo davanti al portiere. È la stessa ferita che, probabilmente, gli ha fatto sbagliare un rigore davanti al pubblico di casa tre giornate prima, ma lì la vittoria del Padova aveva cancellato in fretta l’amarezza. Neanche il Bentegodi però ha dimenticato: boati di disapprovazione nel riscaldamento, cori, insulti.

Il sinistro vincente di Cutolo al Bentegodi (ilgazzettino.it)

Inizia la partita ed ogni volta che la palla finisce tra i piedi di Cutolo lo stadio di Verona si unisce in una pioggia di fischi. Un sibilo continuo e violento, che fiacca le orecchie e irrigidisce le gambe. Il Verona passa dopo 20 minuti, ma 500 secondi dopo Aniello si prende la meritata vendetta. Riceve palla da Marcolini poco fuori dall’area di rigore. Fischi. Carica il sinistro. Fischi. Disegna una parabola deliziosa che pizzica la traversa, rimbalza oltre la linea e torna in campo. Silenzio. Lo stadio ammutolisce, poi esulta per l’errore clamoroso di un patavino che manca il più facile dei tap in. Ma il tiro di Cutolo è andato oltre la linea ed il guardalinee lo ha visto. Gol.

La gioia terronica di Aniello esplode con un’onda d’urto che coinvolge tutto lo stadio nemico. Corsa sotto la curva, mani accanto alle orecchie per ascoltare i fischi che non arrivano. Cutolo zittisce i tifosi, salta, balla con i compagni. Ora i fischi arrivano e diventano applausi quando l’arbitro ammonisce il numero 11 del Padova. Aniello torna al centro dal campo, ma prima incrocia Mandorlini. Ti amo terrone, ti amo terrone, ti amo. Il ricordo è quanto di più facile possa passargli in quel momento per la mente. Il suo sguardo aggancia quello del tecnico del Verona e mettere il dito indice sotto il naso è quasi un riflesso condizionato. Zitto, che ora parlo io. I compagni e gli avversari li separano, ma mentre va via sembra proprio che Aniello dica “Ti amo terrone”.

Mandorlini ringhia, l’arbitro lo allontana dal campo. Al 90′ finisce 2-2 e il video sul web è già un cult da più di 80mila clic in tre giorni. “Goduria”, “Verona fascista” e “grazie Cutolo” sono tra i pochi commenti riportabili. La curva dell’Hellas, invece, non cambia idea sull’ex gialloblu del profondo Sud: “Cutolo sei sempre un figlio di puttana”.

Sbagliato. Adesso chiamatelo MasAniello, il nuovo idolo dei terroni d’Italia.

Francesco Guarino

IL GOL E LA TRAVOLGENTE ESULTANZA DI ANIELLO CUTOLO IN VERONA-PADOVA 2-2:

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48 Risponde a MasAniello Cutolo, il terrone che ha castigato la Verona razzista

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    ciro 19/09/2011 a 20:36

    caro il mio giornalista, se così ti si può chiamare, mi sa che non hai capito niente, ne di verona ne di quella partita… mi dispiace….

    Rispondi
  2. avatar
    Simone 20/09/2011 a 01:48

    Questi sono proprio i classici articoli che servono per fomentare odio e razzimo da ambo le parti. Dignità zero, storia mal raccontata e falsa da una persona che non ha neppure assistito all’evento.
    Francesco Guarino, lei non conosce Verona, tanto meno il giocatore da lei menzionato, il suo pezzo è veramente imbarazzante, si documenti prima di scrivere colossali stupidate. Molto ridicolo.

    Rispondi
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    Tommyguz 20/09/2011 a 04:18

    falso e fazioso

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    davide 20/09/2011 a 09:21

    se pensa che cutolo è stato fischiato perchè napoletano mi sa che deve cambiare lavoro. Probabilmente lei non c’era nemmeno alla partita. Al sig. Cutolo è stato riservato il medesimo trattamento che meritano tutti i componenti di quella squadra di falliti. A partire da italiano, nieto, fino ad arrivare a cutolo. Ma questo lei non lo sa. Piccolo giornalismo fatto da un piccolo uomo.

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    Maxx 20/09/2011 a 10:27

    E i razzisti sarebbero i Veronesi? Lei li supera di gran lunga. Chieda ad Esposito, Maietta, Di Gennaro… quante volte hanno ricevuto fischi per la collocazione geografica. Ferrari, ora idolo della curva, proviene da Trento. Quando le sue prestazioni erano più che scadenti, veniva fischiato. Ora è l’idolo della curva. L’ottavo dei sette nani, pochi giorni prima di questo match, in un’intervista ha scaricato le colpe di una retrocessione sulla squadra, senza assumersi alcuna responsabilità. Faccia una piccola riflessione, e si renderà conto che è l’atteggiamento tipico di alcune zone.

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    Cristian 20/09/2011 a 11:06

    Il finto “giornalista” che ha scritto questo articolo si dovrebbe vergognare, se questo è il suo modo di fare giornalismo, bè bisogna dire che questo non è un lavoro che fa per lei.
    Credo che finché c’è gente che fa giornalismo in questo modo mai nulla potrà cambiare,e l’odio tra nord e sud di certo peggiorerà sempre di più. Il giornalista deve saper dare la notizia al pubblico per com’è e non per come la vuole far credere e montarla ad arte.
    Sign. Guarino cerchi di essere un pò professionale si documenti cerchi di informarsi su ciò che realmente è accaduto e poi scriva.
    Scrivere articoli di questo tipo tanto per fomentare l’odio tra le persone non serve a niente anzi rovina solo la sua credibilità di “giornalista”.
    Ho fatto diversi anni di stadio e ho visto diversi giocatori fischiati, ma mai nessuno si è permesso di avere un comportamento provocatorio come il sign Cutolo che fino al momento della sua rete il giocatore era stato SOLAMENTE fischiato (e chi ha visto la partita lo può confermare, oppure chiedete la partita a quelli di sky e sentite) cosa pensava di ottenere con quell’esultanza??? Applausi dal pubblico??

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    Alejandro 20/09/2011 a 12:08

    Il qualunquismo alberga nei “razzisti a rovescio”. Il suo è un post (non lo definirei articolo), privo di riscontri oggettivi. Frasi false “OGNI TANTO brucia fantocci di colore” evidenziando in grassetto le nefandezze “terrone”, “colera”, “vesuvio facci sognare” e guardandosi bene dal fare altrettanto in direzione opposta “giulietta è ‘na zoccola”. Sappia che uno dei giocatori più apprezzati per la dedizione e la professionalità è Salif Dianda, nero, o come scriverebbe lei in grassetto “negro”.
    Ci sono giocatori fischiati a Verona e in ogni stadio d’Italia e del Mondo (vedi Materazzi dopo la zuccata), ma nessuno si sogna di fare le scene di isteria che Cutolo ha sciorinato l’altra sera, per le quali è stato solo ammonito, pur reiterando l’atteggiamento.

    Rispondi
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    Alberto 20/09/2011 a 13:09

    GIORNALISTA, TERRORISTA!!! Vergognati… sei veramente un piccolo uomo come quello che esalti nel tuo tristissimo articolo…

    Rispondi
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    grigo 20/09/2011 a 14:01

    Che articolo triste e falso, mettere insieme fatti successi in 30 anni per arrivare ad una conclusione tirata per i capelli e vomitevole.
    1) Perchè “Vesuvio facci sognare è un insulto e “Giulietta e ‘na zoccola” è una sublime risposta? Non ci vedo nemmeno questa grande satira, boh.
    2) Ogni tanto la curva brucia fantocci di colore? Intanto era stato impiccato e poi è successo quasi vent’anni fa.Inoltre, visto che si dice ‘ogni tanto’ quando è successo successivamente? Diciamo mai.
    3) Lo stadio non si ammutolito ma si è incattivito ancora di più.
    4) La canzone “ti amo terrone” non c’entra niente con Cutolo, la connessione assurda l’ha fatta lei.
    Che schifo, si vergogni

    Rispondi
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    Claudio 20/09/2011 a 14:09

    giornalista, cambia lavoro *****!!!

    Rispondi
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    Francesco Guarino 20/09/2011 a 15:33

    Gentili lettori,

    mi scuso per il ritardo nell’intervenire. Una doverosa precisazione, che ritenevo implicita nell’articolo: “la” Verona razzista è molto diverso dal dire “Verona città razzista”. Sono stato a Verona di recente e posso testimoniare la bellezza e la socievolezza degli abitanti e degli esercenti di una tra le città più belle d’Italia. Tuttavia credo che sia difficile negare l’esistenza e la resistenza di gruppi purtroppo non poco numerosi di pseudo-tifosi dell’Hellas, strettamente riconducibili ad ambienti di estrema destra. Basta andare in giro per forum e community (l’ho fatto) per trovare espressioni di tifo non propriamente politically correct. Fino a quando la massa civile (che è in stragrande maggioranza) non provvederà ad emarginare e allontanare dalle curve questi elementi, sarà difficile pensare ad un salto di qualità del tifo e degli stadi italiani.
    Il mio è il racconto di una storia sportiva che può avere diverse chiavi di lettura, ma il cui senso difficilmente può essere interpretato in maniera diversa.
    Scendendo nel dettaglio rispondo direttamente ad alcuni di voi:
    @sig. Davide: il “trattamento che meritano tutti i componenti di quella squadra di falliti” è una dimostrazione lampante della mentalità italiana del tifo. Nel resto d’Europa siamo abituati a vedere squadre retrocesse applaudite sul campo e tutt’al più dimenticate negli anni a seguire. “Ricordare” a suon di fischi uno o più giocatori che non hanno lasciato il segno è un malcostume tipico delle nostre parti.
    @sig. Maxx: il fatto che Cutolo abbia ritenuto le responsabilità di quella retrocessione di tutta la squadra (quindi anche sue) credo che sia un innegabile dato di fatto. Lui ha sbagliato un gol dopo mezz’ora della partita di andata, ma poi ci sono stati altri 150 minuti a disposizione di tutti per poter fare qualcosa.
    @sig. Alejandro: mi trova d’accordo sull’eccesso di foga nell’esultanza di Cutolo, ma se non fosse stato sepolto di fischi per mezz’ora dubito che avrebbe reagito in quel modo.
    @sig. Grigo: lo striscione “Vesuvio facci sognare” era, assieme ai vari striscioni che ricordavano il colera a Napoli et similia, l’apice di una vera e propria lotta unilaterale guidata da una frangia della tifoseria veronese nei confronti della città di Napoli. La risposta “Giulietta è ‘na zoccola”, mi dispiace che non ne convenga, è un imbattibile capolavoro di ironia (e glielo dice uno di Avellino, che calcisticamente col Napoli ha ben poco a che spartire). Subito dopo il gol lo stadio è piombato nel silenzio, dopo si è (più o meno) giustamente inferocito. Per concludere, se Mandorlini non avesse intonato quel coro (che razzista non è, precisiamolo, ma sicuramente in quel contesto è stato fuori luogo) dubito che Cutolo si sarebbe rivolto a lui in prima persona ricordando l’episodio.

    Grazie a tutti per l’attenzione

    Francesco Guarino

    Rispondi
  12. avatar
    Francesco Guarino 20/09/2011 a 16:36

    Aggiungo che se qualcuno di coloro che ha commentato può parlare con un comunicato ufficiale a nome di una frangia di tifoseria organizzata, saremo ben lieti di ospitare eventuali rettifiche e/o precisazioni.

    Rispondi
  13. avatar
    Nez 20/09/2011 a 16:47

    caro Francesco Guarino, articolo a dir poco imbarazzante, questo è il mio comunicato ufficiale

    Rispondi
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    Matteo 20/09/2011 a 16:47

    fai ridere.. ma tanto.. giornalista = coniglio.. nessuna differenza.. cambia lavoro.. :)

    Rispondi
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    rossogialloblu 20/09/2011 a 16:57

    Francesco, ho letto il tuo articolo e la replica che hai aggiunto (il 20/09, 15.33). Noto che nella replica hai improvvisamente sentito il bisogno di moderare i toni, segno inequivocabile che anche tu ti sei accorto di aver esagerato nel provocare una tifoseria intera con l’articolo fazioso col quale eri partito. Come giornalista, inizialmente, non hai sentito il dovere di sdramatizzare un po’?
    Era davvero necessario tirare in ballo ogni atto “offensivo” di oltre vent’anni? Proprio non si potevano contestualizzare diversamente i motivi dei fischi a Cutolo? E basta davvero il solo titolo per riconciliare il sud con Verona, città a stragrande maggioranza (lo hai detto tu stesso) NON RAZZISTA? Veniamo all’episodio che racconti. La ragione non è mai tutta da una parte: se Verona ha voluto prendersela con Cutolo non era certo perché Cutolo è Napoletano (ne abbiamo avuti e ne abbiamo tanti in squadra di meridionali beniamini del bentegodi), ma perché si era capito che si aveva a che fare con un CRETINO perfetto … cosa che penso ormai, dopo la scenata che ha fatto, sia davanti agli occhi di tutti. Oltretutto Cutolo si è preso anche i fischi di un altro ex che ha SCELTO (fingendo un piccolo infortunio) di rimanere in panchina: mi riferisco a Vincenzo Italiano, l’ex capitano, reo di aver abbandonato e tradito squadra e tifosi firmando per il Chievo dopo la retrocessione del 2007. Come sai benissimo, i due giocatori, presi insieme, riportano la nostra tifoseria a recenti ricordi nefasti, e questo potevi anche prenderlo in considerazione! Cosa c’entrava il fatto che era di Napoli? Quello lo hai voluto tirare in ballo tu e, certo, qualche banda di idioti tra i nostri tifosi alla quale non hai saputo essere da meglio. In ogni caso il comportamento di Cutolo dopo il gol era semplicemente da condannare, senza esitazioni: l’hai fatto? Quello che detesto di troppi giornalisti sempre pronti a gettare fango sulla tanto vituperata tifoseria del Bentegodi (e ce ne è solo una, sia chiaro) è la propensione a leggere tutto quello che succede in maniera univoca, come segno inconfondibile di un razzismo dipinto (e inizialmente lo hai fatto anche tu) come monolitico. Qui si scende nel più bieco vittimismo …

    Rispondi
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    rossogialloblu 20/09/2011 a 17:05

    Aggiungo che Cutolo stesso, uscendo dal campo, si è rivolto a Italiano (vedi immagini SKY) dicendogli “mi sono preso anche i tuoi fischi”, segno che il giocatore aveva ben capito il clima della partita. Poi certo, noi siamo veronesi e lui è napoletano, e su questo un po’ tutti ci stiamo andando a nozze. Ma c’è una BELLA differenza tra sana rivalità da una parte e “razzismo” (ma non siamo più tutti della stessa razza?) o “discriminazione territoriale” dall’altra. Il tuo articolo, per esempio, per quanto mi riguarda va un po’ oltre le righe …

    Rispondi
  17. avatar
    Maxx 20/09/2011 a 17:13

    Lasci perdere questo lavoro. Non fa per Lei. Arrampicarsi sugli specchi per giustificare l’obbrobrio di articolo che ha scritto, non fa che peggiorare l’immagine che dà di sè. Comunque non si preoccupi: è in buona e numerosa compagnia.

    Forse non sarà così simpatico fischiare giocatori che hanno provocato, con il loro disimpegno totale (per tutto il campionato, e non solo in quella partita), un grosso danno economico, di immagine, nonché sportivo ad un’intera città; ma fortunatamente NOI non siamo ancora arrivati ad aggredirli fisicamente, come già successo invece dalle Vostre parti.

    Lei ha ricordato che in Italia non succede, come all’estero, che una squadra retrocessa venga applaudita. E’ in errore; è successo, e ad applaudire dagli spalti c’era la “becera” tifoseria dell’Hellas.
    Se poi si informa sul trattamento ricevuto dall’Hellas, da Mandorlini e dai tifosi nelle trasferte al sud, potrebbe non dico giustificare, ma almeno capire lo sfogo del nostro allenatore (nemmeno io lo giustifico, ancorché in un contesto “privato” qual’era). Tra l’altro, un altro degno rappresentante della Sua categoria, lo ha colpito con un’asta (alle spalle, naturalmente) nella sala stampa di Salerno.

    Ritengo che Lei farebbe una figura migliore a chiedere scusa per le puerili, false e faziose esternazioni presenti nel suo articolo, piuttosto che cercare di giustificarle.

    Rispondi
  18. avatar
    aaa 20/09/2011 a 17:21

    Caro Francesco,
    ma cambiare lavoro Le e’ mai stato consigliato.
    Lei ha scritto un sacco di illazioni.
    Lei si dimostra con il suo articolo un RAZZISTA verso la citta’ di Verona e tutti i suoi abitanti.
    Mi sento normemente offeso per come strumentalizza certi avvenimenti che sono successi all’eta’ della pietra.
    Sinceramente giornalai come Lei sono il male della categoria SI VERGOGNI.
    L’unica parola che deve scrivere in grande sono le sue scuse per la sua IGNORANZA di aver scritto un abominio del genere come articolo.
    Lei si e’ dimostrato di essere uguale al provocatore Cutolo.
    Adesso che ha avuto i suoi 30 mininuti di notorieta’ puo’ tornare ad essere l’insignificante e inutile persona di sempre.
    Torno a ripeterle SI VERGOGNI.

    Rispondi
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    France 20/09/2011 a 17:31

    L’errore lo fate voi che state anche a leggere cose scritte da psuedo giornalisti… dai su… io non sono razzista per nulla.. e la differenza e’ solo una

    a verona terrone per loro e’ un’offesa..
    ma a napoli dire verona di merda e’ folklore..

    ma tanto tra pochi anni i nodi verranno al pettine..

    Rispondi
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    Daniele 20/09/2011 a 17:55

    Caro Francesco Guarino, hai presente Vincenzo Italiano ? quel grandissimo uomo che non ha avuto le balle neanche per scendere in campo ? lo sa dove è nato ? lo so che non è terrone ? lo sa che avrebbe avuto lo stesso identico trattamento (anzi, pure peggio) che abbiamo riservato ad Italiano ? o forse è meglio non menzionare per non far crollare una ridicola quanto ingiustificata accusa ?

    Attendo risposta. Cordiali saluti, Daniele.

    Rispondi
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    Daniele 20/09/2011 a 18:04

    Ovviamente volevo scrivere che abbiamo riservato a Cutolo, errore per la troppa fretta. Comunque lei è molto furbo, sa che con questo articolo avrebbe ottenuto molti click e poco importa se scredita una tifoseria e una città che non lo merita, a lei cosa interessa ? buttare fango sul Verona fa “audience”, complimenti vivissimi. Si è buttato a pesce giustificando l’odio (sportivo) per un giocatore con roba che non c’entra niente..spero (se ha un briciolo di dignità) che possa eliminare o in gran parte modificare questo articolo perché è da denuncia.

    Saluti.

    Rispondi
  22. avatar
    Stefano Gallone 20/09/2011 a 18:17

    Giornalista = Persona che fa il proprio lavoro. Coniglio = chi scrive alla cazzo per commentare alla cazzo. Voglio vedere se tutti voi, uno ad uno, avete la correttezza di venire a dire queste cose al mio collega in faccia, di persona.
    Ossequi.

    Rispondi
  23. avatar
    Daniele 20/09/2011 a 18:22

    Stefano mi pare di non aver insultato nessuno almeno per quanta mi riguarda quindi gradirei una risposta. Tra l’altro penso sappia anche difendersi da solo senza che qualcuno gli faccia l’avvocato d’ufficio non concorda ? se uno scrive un articolo così di parte e non veritiero si deve prendere le proprie responsabilità, lapalissiano.

    Rispondi
  24. avatar
    frahell 20/09/2011 a 18:35

    mi piace molto la Sua imparzialità ed obiettività sulla vicenda cutolo.
    mi sarebbe piaciuto intravederla anche quando quando uno pseudo-portiere (oggi al modena) andò a tifare per una squadra del sud in curva con una maglietta che recava la scritta ODIO VERONA.
    ma noi siamo xenofobi, razzisti e quant’altro voi ironici, folcroristici e simpatici.
    miserie solo miserie e mancanza di professionalità a 360°.

    Rispondi
  25. avatar
    Stefano Gallone 20/09/2011 a 18:44

    Non faccio da avvocato a nessuno. Mi fa semplicemente vomitare il modo in cui state commentando un semplice articolo. Per decenza (sempre per decenza), passatevi una mano (e anche una pezza) sulla coscienza e selezionate un minimo e con criterio le parole prima di sentenziare, di qualunque cosa si tratti. Tutti quanti, non uno si e uno no. Anche se avete da ridire su un articolo in qualunque ambito, non dimentichiamoci, per cortesia, che stiamo parlando fra persone anche se siamo su una piattaforma online libera. Troppo spesso si leggono in giro, non solo sul nostro giornale, sproloqui senza capo né coda.
    Potete ovviamente non essere d’accordo con quello che il mio collega ha scritto, ma non credo vi abbia offeso uno ad uno come voi tutti avete invece prontamente fatto con lui.
    Civilizzatevi. Tutti quanti. Punto e basta.
    Buone cose.

    Rispondi
  26. avatar
    Daniele 20/09/2011 a 18:55

    Invece lui ha offeso un intera tifoseria scrivendo cose non vere, davvero non si capisce ? comunque se non volete critiche chiudete i commenti, altrimenti cosa ci sono a fare ? io non ho insultato Guarino in quanto uomo ma in questo caso non ha fatto il proprio lavoro, penso che siamo in un paese libero e io posso tranquillamente dire che questo articolo è spudoratamente di parte e l’immagine del vostro sito in tutta onestà non ne guadagna. Nell’immediato avrete molti click ma vista la poca professionalità e serietà mostrata. Sicuramente con questo articolo vi siete fatti pubblicità (io non vi conoscevo) pessima pubblicità però. Buon lavoro.

    Rispondi
  27. avatar
    smith 20/09/2011 a 19:15

    Stefano, ma hai letto il titolo, se non è provocazione questa cos’è?

    Rispondi
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      francescadorothy 20/09/2011 a 20:25

      Il fatto stesso che tutti i commenti siano stati pubblicati, anche quelli più “di pancia” diciamo così, è la dimostrazione che nessuno di noi intende censurare o essere fazioso. Facilmente però chi scrive di sport – ma anche di politica o di arte – può scivolare in un’interpretazione che può sembrare di parte e contestabile, ma che il giornalista ha il diritto di scrivere, sempre vincolato dalla priorità di riportare i fatti.
      Quello del collega Guarino può essere non condiviso, ma resta un punto di vista e in quanto tale meritevole di rispetto, oltre che di critica.
      A chi (Daniele per esempio) non ci conosceva suggerisco di sfogliare le nostre pagine e farsi un’idea delle firme, di chi c’è diero ogni pezzo. Così facendo non sarà difficile rendersi conto che molte differenti voci scrivono di molti differenti argomenti e questo perchè è prioritario per noi dare a tutti la possibilità di esprimersi.
      Ciascuno di noi – in senso lato non solo noi del giornale – ha una propria percezione della realtà e una propria idea di informazione. Per questo ci sono tanti giornali e tanti giornalisti diversi.
      Invito tutti alla calma quindi e a non assolutizzare nemmeno sullo stesso Guarino che, a mio parere, ha solo esplicitato un sentire diffuso in molti appassionati di calcio.
      Per il resto non smettete di seguirci e criticarci, altrimenti non abbiamo possibilità di miglioramento.
      Saluti a tutti…
      Francesca Penza

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    ferra 20/09/2011 a 19:48

    E il vostro grande errore sta proprio in questo!Continuando a portare avanti la tesi Hellas Verona = razzismo,ultras,criminali screditate tutte le persone che amano la squadra e quindi la città visto che l’Hellas Verona è l’immagine sportiva della città di Verona nel settore calcio.

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    Mirco 20/09/2011 a 19:56

    Caro Stefano…forse dovrebbe cominciare il suo collega a scrivere articoli meno astiosi e provocatori…ne beneficerebbe tutto il sistema, tanto criticato dallo stesso… ci sono mille modi per dire la stessa cosa..inutile poi rivangare un passato che da molto non c’è più…alcuni problemi son rimasti, ma bisognerebbe essere più obiettivi nelle valutazioni

    Rispondi
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    Banjo 20/09/2011 a 20:10

    Un semplice articolo… Appunto. Ci sono troppi giornalisti o pseudo tali che scrivono articoli come se fossero su un forum di tifosi. E giù capzate, dietro la libertà di stampa.

    Rispondi
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    peterpan 20/09/2011 a 20:48

    la frittata è fatta,non servono colleghi che tentano di incollare pezzi irrimediabilmente rotti…..già il titolo dell’articolo è tutto un programma…..i giornalisti come voi hanno sempre meno credibilità,e pensano di mettersi in luce spargendo fango a destra e a manca…mi spiace dirvi che siete arrivati tardi,ormai qualche collega vi ha preceduto,infamare i veronesi non è più scoop…..spero che prima o dopo veniate a Verona a seguire una partita e vediate con i vostri occhi chi sono veramente i tifosi dell’Hellas…tanta fede…tanto entusiasmo …tanta goliardia……ma non capireste comunque…..con l’augurio che la vostra testata chiuda i battenti cordialmente saluto.

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    oldboy 20/09/2011 a 21:30

    Non vi seguivo e non vi conoscevo prima…
    dopo questo “articolo”…vi cancellerò proprio da ogni mio contatto…anche casuale !!!! Faziosi e “razzisti al contrario”.

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    enrico 21/09/2011 a 00:16

    Caro guarino, rimangiati tutto, qui non lo siamo mai stati razzisti; non si puo giudicare un intera tifoseria (che non ha eguali in Italia), solo dal comportamento di 300-400 imbecilli.Le ricordo che il signor nano Cutolo e stato sonoramente ma solamente fischiato, no come giu dalle parti sue a salerno dove ci hanno letteralmente tirato di tutto(lo si puo’ vedere dalle immagini).Prima di esporre le sue fantomatiche scritture e meglio che si faccia un bel esame di coscienza, almeno li ci prendera’ pure un bel diploma(cosa che non ha) ma che razza di giornalisti siete,quando verrete al bentegodi per assistere veramente ad una partita dell’HELLAS fateci sapere che vi accoglieremo a braccia aperte……… CHIEDA SCUSA CHE FA UNA BELLA FIGURA!!!!!!

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    ITALIA 1903 /=\ 21/09/2011 a 00:57

    cari “tutti”,
    per chi sa la verità e che (soprattutto)è SEMPRE STATO PRESENTE, l’art. sopra è fazioso e di parte. Scrive di fatti-cronaca passata e presente che contengono molti errori e inducono chi legge a pensare l’esatto contrario di quello che è la realtà-verità. Ma soprattutto è l’uso di aggettivi inseriti con estrema “efficacia”, che induce il lettore in errore. Per cui non vale nemmeno la pena replicare o addirittura giustificarsi..o chiedere compassione, non è nel nostro STILE; perché le persone intelligenti non possono SICURAMENTE farsi “influenzare” da articoli giornalistici di questa “caratura”…UN SALUTO A CALABRIA/=\SCALIGERA E A POTENZA 19/=3 SCALIGERA…da un veronese DOC “razzista”!

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    Francesco Guarino 21/09/2011 a 01:39

    Concludo la polemica con una risposta cumulativa ed un paio di interventi mirati, alcuni dei quali direttamente richiesti, dopodiché non verranno accettati commenti puramente offensivi. Non perché mi senta offeso, ma poiché abbiamo dimostrato – come detto dai miei colleghi – di accettare qualsiasi parere e critica, purché costruttiva. L’insulto fine a se stesso dopo un po’ stanca.
    Per tutti coloro che hanno letto o sono intervenuti: ribadisco il mio dispiacere per l’interpretazione estensiva che è stata fatta forzatamente nell’accomunare una nota frangia razzista della tifoseria veronese all’intero pubblico del Bentegodi. Non era e non è mia intenzione, perché questo è ciò che in gran parte mi viene imputato. Ho fatto la dovuta precisazione nel precedente commento, ad ogni modo mi scuso ulteriormente di questa possibile interpretazione erronea. Tuttavia non è la prima volta che una tifoseria reagisce così nei confronti di un mio articolo. Se Vi può consolare, ho scontentato a turno anche Roma, Lazio e Napoli e ne potete tranquillamente trovare traccia nell’archivio. Il comune denominatore di queste reazioni mi sembra però essere uno: l’intangibilità dell’elemento stadio. Lo stadio è considerato da una nutrita parte delle tifoserie italiane zona franca. Valgono fumogeni, insulti, bombe carta e lame, e se qualcuno si becca un Daspo si urla alla libertà per gli ultrà. Toccare una tifoseria equivale a mettere bocca in qualcosa di cui si deve parlare solo per i cori e le coreografie: non è così che funziona, non è così che deve funzionare. Abbiamo un governo incapace di gestire la situazione negli stadi, allora io credo che sarebbe auspicabile uno sforzo da parte delle tifoserie e delle squadre stesse per renderli un luogo da vivere e non in cui sopravvivere. Ma ci sono troppi interessi in ballo, troppe infiltrazioni, troppi occhi che non vogliono vedere. E per me, che ho vissuto esperienze calcistiche di diverso tipo in ambito europeo, questa è una tremenda sconfitta per la MIA e la NOSTRA Italia.

    Scendendo nel dettaglio:
    @rosso gialloblu: mi riconosco un taglio più vigoroso nel pezzo, ma quello, che piaccia o no, appartiene alle mie corde e se dovesse aver voglia di leggere qualcos’altro nel sito se ne potrà rendere conto. Tuttavia ricordare la “napoletanità” di Cutolo è inevitabile, quando i trascorsi (neanche tanto remoti) tra Verona e Napoli sono stati quelli che sono stati, ed alcuni idioti che Lei stesso mi fa presente esistere lo hanno beceramente fatto presente. Mi parla di anche di Italiano: ma non sarebbe stato meglio un bello striscione e poi la muta indifferenza? Il calciatore è abituato ai fischi, ma l’uomo difficilmente dimentica il muto disprezzo.

    @Maxx: se la squadra retrocessa viene applaudita, perché quattro anni dopo si devono ancora “ricordare” i protagonisti della disfatta? Il sig. Davide in un commento precedente non la pensava allo stesso modo su quell’Hellas mi sembra di capire.

    @Daniele: l’odio sportivo è un concetto che non mi appartiene e mi piacerebbe non appartenesse a nessuno, ma mi rendo conto di chiedere troppo. Conosco la rivalità e l’indifferenza come ho detto poco sopra e l’idea che ad Italiano sarebbe stato riservato un trattamento peggiore probabilmente mi avrebbe indotto a scrivere qualcosa di ancora diverso. E cioè: perché si sente ancora il bisogno di insultare un giocatore quattro anni dopo? Può essere scaricata su uno o pochi singoli la rabbia di una disfatta sportiva? Non sarebbe stato un discorso sulla sola Verona, ovvio, ma quello che è successo al Bentegodi, con i noti precedenti, mi ha portato alla mia riflessione.

    @frahell: suppongo stia parlando di Caglioni, non è reato pronunciarlo. Il mio parere su una situazione del genere sarebbe stato ancora peggiore, perché in quel caso si parla di un professionista. Se poi le interessa parlare di Sud, sappia che a Napoli ho visto una semifinale playoff nel settore ospiti. Siamo stati accolti dall’anello superiore con lanci di escrementi, e bersagliati da sassi e bombe carta per tutta la partita. Purtroppo (o per fortuna per qualcuno) all’epoca non scrivevo ancora. Giusto per chiarire ulteriormente che questo è un singolo spunto per scrivere, ma temo che se ne potrebbero trovare settimanalmente.

    Concludo come avevo iniziato: l’articolo resta aperto ad ulteriori spunti di discussione, non ad insulti fini a se stessi. Suppongo che tutti coloro che hanno commentato appartengano a forum o tifoserie organizzate dell’Hellas: ribadisco la mia volontà di offrire spazio ad una voce ufficiale che possa illustrare anche tutte le iniziative collaterali dei VERI tifosi dell’Hellas e questo non è assolutamente un modo per pararmi le spalle, ma la dimostrazione che Wakeupnews nasce e continua ad esistere come uno spazio di discussione, nel quale a volte anche un pizzico di provocazione serve a far luce sugli avvenimenti. D’altronde un giornalista (o meglio aspirante tale, non ho problemi a dirlo non essendo ancora in possesso del titolo definitivo) che piace a tutti, non è un buon giornalista.

    Grazie per l’attenzione

    Francesco Guarino

    Rispondi
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    Maxx 21/09/2011 a 09:39

    Vedo che Lei, di Verona e del Verona (Hellas, naturalmente), non conosce proprio nulla. Noi siamo legati alla maglia, comunque. Non a giocatori, presidenti o allenatori. Il nostro era un applauso vero alla maglia ed uno scherno a chi non l’ha rispettata, ed il plauso ad un allenatore che era quasi approdato al miracolo di ribaltare una stagione già ampiamente compromessa.
    Vedo che ha glissato sul trattamento riservato dalle vostre parti ad alcuni giocatori immeritevoli da parte dei tifosi. E sul comportamento dei tifosi a Salerno.

    PS. La storia dice che MasAniello era un contrabbandiere cialtrone, pluricondannato, che ha cavalcato l’insurrezione popolare per scopi personali, con tanto di rappresaglie e ritorsioni una volta al potere. Una persona tanto abbietta che gli stessi compagni hanno “punito”. Forse ha più ragione di quel che pensa nel Suo paragone.

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    Cristopher 21/09/2011 a 10:20

    Sig. Francesco, le sue varie giustificazioni e i vari tentativi di smorzare i toni, sebbene letti da soli sembrerebbero efficaci, perdono irrimediabilmente valore e diventano pure ridicoli ogni qual volta che ricontrollo l’articolo. Soprattutto per la minuziosa scelta dei termini del titolo, quasi a voler inserire le parole chiave per AdWords di Google..ma le faccio una domanda:
    è normale affrontare una trasferta a Napoli, essere sistemati nel settore sotto la parte dei tifosi più caldi, e dover sopravvivere per 90 minuti a bombe carta chiodate?
    Cerchi pure su youtube, c’è anche un video.
    E’ normale arrivare a Pescara e trovare in curva pesci morti, veleno per topi e colla sulla ringhiere e dover tenere i bambini in braccio per paura che si mettano le dita in bocca?
    E’ normale andare a Salerno e non riuscire a fare il riscaldamento per la mole di oggetti che arrivano in campo?
    E non faccia per favore il precisino, io non trovo alcuna differenza tra “Verona razzista” e “Verona città razzista”. Lei e tutti i pseudo-giornalisti come lei, che in mancanza di qualcosa su cui scrivere devono aggrapparsi al solito capro espiatorio per non perdere il lavoro, dovreste quanto meno pensare che la situazione a Verona è molto cambiata, e in particolare all’Hellas Verona c’è una società molto determinata a combattere sia il razzismo che arriva dai pochi ignoranti rimasti in curva, sia il razzismo proveniente da persone come lei, che continuano a vomitare le solite tre parole chiave per balzare ai primi posti delle ricerche, continuando a minare l’immagine di Verona e dell’Hellas Verona, l’unica provinciale ad aver vinto uno scudetto, che dovrebbe soltanto essere ricordata come città di calcio e sport in generale che faceva ben 10.000 spettatori di media in Lega Pro.
    Se deve per forza scrivere qualcosa, si informi sul numero di associazioni di volontariato presenti a Verona, rimarrà estasiato. Ma lo so, questo di certo non fà clamore.
    Si informi sull’azionariato popolare che si sta organizzando tra i tifosi dell’Hellas, lo so non fà clamore, ma se prenderà piede ci muoveremo con ancor più forza contro persone come lei che continuano ad infangarci ingiustamente.
    E quando ha tempo venga a vedere una partita a Verona, e oltre allo spettacolo dato dal gioco del nostro Hellas, si goda anche quello dei bambini durante all’intervallo, che alla fine poi vanno tutti sotto la curva prendendosi l’applauso e l’urlo dei tifosi. E magari provi a varcare quel sottile confine tra cattiveria e goliardia nel giudicare cori e atteggiamenti dei tifosi della sud. Forse per la prima volta capirà veramente qualcosa di calcio.

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    Francesco Guarino 21/09/2011 a 12:53

    @Maxx e Cristopher: non ho glissato sul comportamento dei tifosi dalle “mie” parti e se ho fatto un errore, a questo punto, mi viene da pensare che è stato l’aver detto di essere di Avellino, perché la state prendendo come se io ne avessi fatto una questione personale. Così non è. Se rileggete la mia risposta precedente commento potrete vedere cosa ho risposto all’utente frahell: il mondo ultras, seppur in gruppi ridotti rispetto alla maggioranza, vive e si nutre di comportamenti abominevoli da Nord a Sud, fatte rarissime eccezioni.
    Aver usato il termine “MasAniello” volutamente con la A maiuscola è stato fatto proprio per identificare maggiormente il giocatore con un personaggio della storia napoletana, non certo per farne una disamina storica approfondita che non consentirebbe altrimenti nessun paragone.
    E Vi assicuro che c’è molta differenza (in primis grammaticale) tra dire “la” Verona razzista e “Verona città razzista”: la prima definizione identifica la parte, la seconda il tutto.
    Però cortesemente niente insinuazioni sul numero di click e sulle parole chiave di google adsense: Repubblica (non certo un giornale che ha bisogno di presunti sensazionalismi) ha fatto persino una fotogallery sul caso Cutolo, con toni molto meno esaustivi dei miei.
    A Verona tornerò con piacere e verrò al Bentegodi con ancora più piacere dopo questa discussione, per toccare con mano ciò che mi è stato detto. In curva.

    FG

    Rispondi
  39. avatar
    frahell 21/09/2011 a 13:44

    ecco Lei ha detto: un parere su caglioni (io preferisco pseudo-portiere o pseudo professionista) sarebbe …. si perchè Lei su un atto del genere (discriminazione territoriale comunque) non l’ha mai scritto. Non abbastanza popolare evidentemente. e tutto è passato in cavalleria come si dice. mentre mandorlini è stato fatto oggetto di attacchi a 360°. quello che succede al sud negli stadi purtroppo è considerato normale (a salerno il nostro presidente ha dovuto assistere alla partita dalla tribuna) a sorrento hanno attaccato nostri giornalisti (ci sono i video) e Suoi colleghi. Un altro Suo collega ha colpito il nostro mister a salerno (20000 di multa per tutto quello che hanno combinato e noi 10000 x qualche uh di qualche imbecille). se poi noi siamo gli incivili, i razzisti e quant’altro solo perchè mandorlini ha cantato una canzoncina goliardica….. allora va bene così. Può anche aver sbagliato ma metterlo alla gogna….

    Rispondi
  40. avatar
    Francesco Guarino 21/09/2011 a 14:53

    @frahell: la redazione di Wakeupnews è composta da uno staff giovane, come può leggere Lei stesso, ed il tempo che tutti dedicano al portale – per questioni di organico ed impegni reciproci – non ci consente materialmente di coprire il 100% degli avvenimenti. E’ tecnicamente impossibile anche per una grande testata parlare di tutto, si figuri per noi che siamo da meno di due anni nel Web.
    Nell’episodio di Caglioni mi sono imbattuto qualche tempo fa in rete, ma a distanza tale dall’avvenimento da non poterne più parlare giornalisticamente, perché non avrebbe avuto senso farlo a mesi di distanza. Rimango dell’idea che sia stato un comportamento deplorevole e che, per quanto mi riguarda, mi infastidirebbe anche se fatto da un normale tifoso, quindi si figuri se portato avanti da un calciatore.
    La questione degli stadi al Sud la conosco fin troppo bene, ma io preferisco parlare di questione stadi in generale: gli ultras li considerano zone franche e ribadisco che ciò è un atteggiamento intollerabile, tanto al Nord quanto al Sud. Non ci sono solo a Verona le minoranze di incivili, che sia ben chiaro: La invito a leggere ad esempio su un mio stesso articolo i commenti della tifoseria capitolina dopo il derby dello scorso anno ( http://www.wakeupnews.eu/il-derby-della-vergogna-minacce-allaquila-olimpia-e-fumogeni-sui-bersaglieri/).
    Mi auguro che la questione si possa dire chiusa quantomeno sulla presunta specificità del caso: alcuni episodi meritano di essere raccontati e, come tutte le storie, spesso hanno due facce della stessa medaglia.
    Dopo questa discussione in gran parte costruttiva continuerò a seguire e raccontare ancora con più vigore ciò che succede all’interno degli stadi italiani e non. Se qualcuno di Voi volesse segnalarmi qualcosa che dovesse sfuggire all’umana e giornalistica percezione, ne sarò ben lieto.

    FG

    Rispondi
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    Cristopher 21/09/2011 a 22:54

    in curva no perché non so se lo sà, ma è riservata solo agli abbonati perché completamente esaurita. Ma di certo in tribuna troverà spazio. Trovo comunque inquietante che secondo lei il signor Cutolo, se di signor si può parlare, abbia vendicato il sud dell’Italia contro Mandorlini che per scherzare con i tifosi ha intonato una canzone goliardica degli Skiantos, che ai tempi non scandalizzò nessuno, anche perchè nulla aveva di offensivo. E’ evidente che lei, come molti giornalisti d’altronde, è prevenuto nei nostri confronti. Del caso Caglioni sarebbe stato informato in tempo se solo fosse stato come dire, un pò prevenuto nei confronti dei salernitani. Ci ragioni un pò sopra.
    E ci tengo a notificarle come spesso nelle corriere per le trasferte, mi sono trovato a cantare “l’avellino è la squadra della mia città, l’avellino è la squadra degli ultras..irpinia!”, forse non conosce così bene il mondo ultras per giudicarlo.

    Rispondi
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    Francesco Guarino 22/09/2011 a 17:07

    @Cristopher: che la canzone di Mandorlini non scandalizzò nessuno sa benissimo che non è vero, tant’è che il tecnico fu deferito alla disciplinare. Che il pezzo degli Skiantos in un contesto a sé stante non abbia nulla di vergognoso è invece indiscutibile; nel contesto della presentazione di una squadra, abbinato al “ricordo” della Salernitana precedentemente omaggiata con i classici “vaffanculo”, è stato tuttavia un po’ fuori luogo.
    Non mi ritengo assolutamente prevenuto nei confronti della città di Verona come ho già detto precedentemente, e se vogliamo parlare di conoscenza dell’ambiente sportivo salernitano, saprà bene che – sportivamente parlando – tra Avellino e Salernitana non corre proprio buon sangue. Semplicemente un impegno part time come il mio e quello di molti qui non ci consente (nostro malgrado) una copertura totale degli avvenimenti, pur quando essi meriterebbero ampio spazio.
    Quella di Cutolo non è stata una vendetta, ma una storia da raccontare. Con i suoi contorni, le sue sfumature (comprese quelle che tutti Voi di Verona mi avete fornito contribuendo ad avere un quadro più chiaro della storia, motivo per il quale la quasi totalità dei commenti è stata accettata) e le inevitabili forzature lessicali. Che, ove spero ormai sia stata compresa la mia assoluta intenzione di non offendere la città di Verona nella sua totalità, ad alcuni sono piaciute e ad altri meno.

    Cordialmente

    FG

    Rispondi
  43. avatar
    Maxx 23/09/2011 a 22:34

    Apprezzo il suo tentativo di addolcire la pillola con quel “la” Verona razzista. Ma Lei sa bene che non funziona così. Inutile nascondere la mano dopo aver lanciato il sasso. Ed anche se (e non ci credo, vista l’enfasi) il suo intento fosse stato quello di “colpire una parte soltanto” di Verona, chi legge arzigogoli interpreta a propria discrezione.
    Un esempio che a suo tempo fece scalpore.
    Lei sa che una lettera minatoria o una pallottola inviate ad una importante carica dello Stato, viene risolta dai media in due righe di spalla. Sa anche che la città ritenuta xenofoba per eccellenza, in Italia, è Verona.
    Ebbene, il Prof. Marsiglia (ebreo) ricevette una lettera minatoria da un sedicente gruppo xenofobo veronese. Tutta la stampa nazionale ed i rotocalchi televisivi ci andarono a nozze per settimane, scarnificando TUTTO (e ripeto TUTTO) il tessuto veronese. Dalla famiglia, alla scuola, al lavoro, alla ricchezza, ai costumi… Poi si scoprì che era una bufala. Il Prof. s’era autoinviato la missiva, temendo di perdere il lavoro. Le risulta che qualche “giornalista” o qualche testata abbia chiesto scusa ai veronesi? A noi no! Semplicemente non se ne parlò più, e tutti fecero finta di niente: forse c’erano troppi “la” da inserire.

    Rispondi
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    Francesco Guarino 24/09/2011 a 19:15

    @Maxx: ricordo la vicenda del professore di origine ebrea. Una triste speculazione sia umana che giornalistica. Come Lei ben sa il diritto di rettifica giornalistico è imposto per legge, anche se non è detto che ad esso debbano corrispondere delle scuse, seppure l’articolo abbia intenzionalmente esasperato i toni. Da parte mia – dietro un vigore lessicale dettato dalla mia impostazione scrittoria naturale – l’intenzione effettiva e grammaticale è sempre stata quella di riferirmi alla minoranza xenofoba, e ad ogni modo mi sono immediatamente scusato per fraintendimenti esterni che non rispecchiavano in nessun modo le mie intenzioni.
    L’affrontare il mondo delle curve e degli stadi, con qualsiasi tono, fosse anche quello della mera cronaca, genera sempre immancabili fraintendimenti ed esasperazioni: da quelle di tifo a quelle politiche e sociali, due aspetti che non si sa come finiscono ad avere un ruolo di importanza tutt’altro che marginale tra le aree delle tifoserie organizzate.
    Non ho approvato un commento precedente al Suo che ben renderebbe l’idea del clima che a volte si respira in uno stadio, e che molto poco ha a che fare con lo sport.

    Saluti

    FG

    Rispondi
  45. avatar
    Valeh 08/03/2013 a 15:05

    Che tristezza. Che pagliacciata. Che articolo deprimente. Quanta ignoranza ancora. Il solito luogo comune. Verona razzista e Sud simpatico e pittoresco.

    Rispondi
  46. avatar
    fabiano 14/08/2014 a 13:54

    Giornalista pieno di livore, disinformato e in malafede.
    Forza Hellas Verona. Per sempre Butei ! /=\

    Rispondi
  47. avatar
    fabiano 14/08/2014 a 14:49

    Più delle coltellate, delle bottiglie di piscio lanciate dell’alto, delle bombe carta con i chiodi lanciate dai settori superiori, dell’inedia della questura che stava a guardare, l’abominio sta in primis nel silenzio di taluni “professionisti” dell’informazione, poi nell’infamia di articoli come questo.
    Ciao soldatino del nulla, salutami tutti i falsi invalidi delle tue parti e mi raccomando…..Silenzio.

    Rispondi

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