
Manovra: il Governo trova la “quadra” in 7 punti
Roma – Un conclave. Così è stato definito il vertice dei big della Lega Nord e del Pdl che ieri hanno trascorso 7 ore nella dimora del premier Silvio Berlusconi, ad Arcore, per trovare un accordo sulla manovra. Sette ore di colloqui e – qualcuno sostiene – di scontri per far conciliare tutte le pretese delle varie anime della maggioranza a proposito dei provvedimenti da adottare e quelli da stralciare rispetto al testo promosso in tempi record poco meno di un mese fa.
La manovra – Trovare la “quadra” tra le convinzioni liberiste del premier (eliminazione del contributo di solidarietà e nessuna patrimoniale), il manenimento dell’Iva al 20%, cara al ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, e l’accanimento del Corroccio contro ogni ritocco alle pensioni non è stato facile. Se l’intesa è arrivata è stato soprattutto per l’urgenza della coalizione di convergere sulle posizioni politiche, rimandando ad un secondo momento la soluzione sui saldi che dovrebbero ristare invariati, pena la bocciatura della Banca centrale europea (Bce).
Infine, il documento di sancito accordo: 7 punti che hanno soddisfatto tutti perché non hanno scontentato nessuno.
Primo – abolizione del contributo di solidarietà, eccenzion fatta per le indennità parlamentari e gli ingaggi dei calciatori.
Secondo – La cancellazione, per emendamento costituzionale, di tutte le Province. Iter molto lungo (circa 2 anni) e per questo già motivo di pensanti critiche da parte dell’UDC di Pier Ferdinando Casini e dell’Idv di Antonio Di Pietro, il quale – solo poche settimane fa - si è visto bocciare con maggioranza assoluta, un emendamento parlamentare sullo stesso argomento.
Terzo – Dimezzamento dei parlamentari, sempre per emendamento costituzionale.
Quarto – Dimezzamento dei tagli agli enti locali e piccoli interventi sulle pensioni.
Quinto – Invariato il tasso dell’Iva.
Sesto – Aumento dei controlli fiscali e maggior attenzione ai beni di lusso che si celano dietro società di comodo.
Settimo – Mantenimento dei piccoli comuni e comunelli che tuttavia perderanno una parte di competenze e funzioni le quali saranno accorpate con i comuni maggiori limitrofi.
Per i vertici del Governo il bilancio conclusivo è positivo. Il ministro della Semplificazione, Roberto Calderoli, è convinto che ‹‹il testo e’ stato migliorato›› e che ‹‹ai mercati e’ stato mandato un messaggio chiaro: i saldi restano invariati ed i termini saranno rispettati››. Malgrado l’ottimismo del ministro, però, il lavoro da fare è ancora molto lungo. La finanziaria, infatti, è per il momento solo una linea guida di manovra. Non definisce, nel dettaglio, in quali maglie sarà applicata e come i saldi potranno rimanere davvero invariati. Tutte tematiche che saranno affrontate mercoledì, con un raduno di maggioranza a Palazzo Madama e giovedì con un consiglio dei ministri.
Chantal Cresta
Foto|| ansa.it