
Maleficent – Angelina Jolie è la strega de ‘La bella addormentata’
Da oggi in sala il film che racconta la storia di Malefica, la strega de "La bella addormentata nel bosco", interpretata da Angelina Jolie
C’erano una volta le belle fiabe firmate Walt Disney, capaci di far sognare intere generazioni, e poi c’era il live action, la trasposizione cinematografica, infarcita di effetti visivi e 3D, di quelle stesse storie, mascherate spesso da prequel, sequel e spin-off. È il caso dei recenti Alice In Wonderland diretto da Tim Burton e Il Grande e Potente Oz di Sam Raimi, e sarà il caso dei prossimi Cenerentola (in uscita il prossimo anno per la regia di Kenneth Branagh), e La Sirenetta che, si vocifera, sarà diretto da Sofia Coppola.
MALEFICA ANGELINA – Non fa eccezione neanche Maleficent, la versione live action della storia di uno dei cattivi più belli e affascinanti di sempre, Malefica, la famosa strega cornuta de La bella addormentata del bosco, nata dalla geniale mente del disegnatore di casa Disney Marc Davis nel lontano 1959. La perfida megera che malediceva la bellissima Aurora, principessa del regno di Re Stefano, condannandola al sonno eterno perché punta dal fuso di un arcolaio, ha il volto, in questo kolossal costato quasi 200 milioni di dollari, della bellissima Angelina Jolie (che non vedevamo sul grande schermo dai tempi di The Tourist, anche perché impegnata sul set di Unbroken, suo secondo film da regista), diretta dall’esordiente Robert Stromberg, scenografo di Avatar di James Cameron e dei due film prima citati (Alice e Oz).
LA STORIA – In questa nuova versione della storia, scritta dalla stessa sceneggiatrice di Alice in Wonderland, Linda Woolverton, insieme a Paul Dini e John Lee Hancock (The Blind Side, Saving Mr. Banks), si racconta il perché della vocazione al male della bella ed elegante Malefica: fata buona e protettrice della Brughiera, il regno fatato prossimo al castello di Re Stefano, del quale si innamora, viene tradita da quest’ultimo e privata delle sue possenti ali. La delusione e la sete di vendetta la trasformano in una spietata strega decisa a farla pagare per il torto subito: la donna si reca così al castello di Stefano durante il battesimo della figlia, Aurora, e lancia contro la piccola il tremendo maleficio che la condannerà a un sonno profondo dopo essere stata punta dal fuso di un arcolaio il giorno del suo sedicesimo compleanno.
UN MALEFICO DISASTRO – Fin qui, nulla da dire: Maleficent parte da un presupposto il cui sviluppo avrebbe potuto rivelarsi anche interessante, se correttamente rivolto a spiegare il perché del cambiamento di Malefica (anche se, va detto, è piuttosto difficile convincere il pubblico che una fata con un nome del genere sia stata un tempo felice elargitrice di bontà e affetto). Peccato che poi la fantasiosa sceneggiatrice, già responsabile di quel disastro epico che fu Alice in Wonderland, dia libero sfogo alla sua (quella sì, davvero malefica) penna e vada ben oltre l’intento originario, trasformando uno dei più bei cattivi Disney in una fata bipolare e dispettosa fissata con la narcolessia (tanto da divertirsi a far addormentare chiunque incroci la sua strada), così tormentata dai sensi di colpa da arrivare addirittura a proteggere ed accudire la piccola Aurora durante tutta la sua crescita, difendendola dai disastri delle tre simpatiche e sbadate fate chiamate a vegliare su di lei. Insomma, da intelligente ricerca sull’eziologia del male, Maleficent diventa un prodotto banale, superficiale e mal scritto, infarcito di battute alla melassa, lontanissimo dal fascino che caratterizzava il personaggio originale, il cui significato viene qui completamente stravolto a tal punto da trasformare Malefica in una sbiadita e paradossale macchietta.
Il consiglio di chi scrive, in sintesi, è quello di lasciarsi andare alla nostalgia e rivedere La bella addormentata nel bosco del 1959, sottraendosi così da questa perversa ed esplicita operazione di marketing vocata solo a riempire i botteghini di tutto il mondo piuttosto che celebrare il fascino evergreen di uno dei cattivi Disney più belli ed eleganti di sempre.
David Di Benedetti
@davidibenedetti