“Madagascar 3 – Ricercati in Europa”, il più bello e il più colorato

Il cartoon made in Usa ormai è sempre accompagnato da un secondo capitolo. Quasi mai si vedono pellicole rimanere solitarie senza vedere le loro storie ribaltate e continuate da abili (o meno) sceneggiatori. Quando un film rimane un unicum, basta aspettare qualche anno e rapidamente le case di produzione la ritirano in ballo per riproporlo come nuovo prodotto come successo a Toy Story, che ha visto il suo terzo capitolo sfornato a distanza di 11 anni dal secondo, per altro assicurando il migliore spunto dell’intera saga. A volte questi film che ottengono il premio di protrarre la loro gloria al botteghino, ottengono altresì un buon successo di critica e maggiorano la loro posizione come L’era glaciale, giunto al suo personale numero 4 e Madagascar arrivato al numero 3.

Parliamo proprio di Madagascar 3 – Ricercati in Europa che vede i soliti quattro strampalati amici, Alex il leone, Marty la zebra, Gloria l’ippopotama e Melman la giraffa, cercare di far ritorno a casa, allo zoo da cui erano scappati. Alex convince i suoi compagni di avventura, nostalgico, a recarsi a Monaco dove le scimmie e i famigerati pinguini vivono, per utilizzare la loro nave volante e tornare quindi all’ovile. Durante il loro viaggio attraverso l’Europa, con tappa perfino al Colosseo, verranno inseguiti dalla tremenda Chantal Bonaparte Dubois, una cacciatrice che vuole la testa del leone per finire la sua collezione. Oltre ad un nuovo nemico incontreranno anche una masnada di ulteriori amici in un circo itinerante dove si rifugiano. Sarà grazie anche al loro aiuto che potranno rivedere casa.

Come successo a Toy Story 3, anche questo terzo capitolo risulta essere il più efficace e il più completo, trasportato da un ritmo incalzante che lo rende un cartoon di intrattenimento di ottimo piglio. Le scene diMadagascar 3 poster image inseguimento sono il valore aggiunto di una pellicola che aveva visto un primo capitolo carino e piacevole ma poco incisivo ed un secondo capitolo abbastanza inconcludente. Qui invece oltre agli inseguimenti, l’aggiunta dei nuovi amici, dei circensi, rende la pellicola più colorata e con una possibilità di più spunti di trama. L’ingresso dello strampalato Stefano il leone marino, del russo burbero Vitaly la tigre e dell’affascinante trapezzista Gia la gheparda, porteranno altre tre mini storie che ravviveranno la pellicola e il viaggio di ritorno.

Soprattutto la bella Gia intesserà un rapporto intimo con Alex mettendo sul piatto anche l’amore, unico momento efficace del secondo capitolo. Inoltre, le scene in cui i colori del circo vengono fusi al 3D e ai personaggi principali sono un’esplosione cromatica dall’effetto visivo importante, giostrati da inquadrature che non impallano l’immagine, ma la seguono con abilità. Il siparietto amoroso poi di Re Julien, uno dei personaggi più amati della saga, con la selvaggia orsa Sindy spezza il ritmo altrimenti troppo sincopato degli inseguimenti per sfuggire dalla cattiva Dubois, da annoverare sicuramente tra i migliori villain del cinema. Si conclude così il viaggio con la trilogia e termina coi botti anche se ha una pecca non da poco, relegando Marty, Melman e Gloria a semplici e inutili comprimari.

Andrea Bandolin

[youtube]http://youtu.be/4vgfG63a-8Q[/youtube]

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