
L’Urlo di Munch all’asta a New York
New York – L’urlo di Edvard Munch, uno dei dipinti più celebri al mondo andrà all’asta da Sotheby’s a New York il prossimo 2 maggio. Quella all’asta è l’unica copia esistente nella mani di un privato. La stima è di circa 80 milioni di dollari. Il quadro, in pastello su tavola, appartiene all’imprenditore norvegese Petter Olsen che ha deciso di venderlo per devolvere i proventi alla costruzione di un nuovo museo.
Definito da Simon Shaw, direttore del dipartimento di arte impressionista e moderna di Sotheby’s a New York come «una delle poche immagini che trascendono la storia dell’arte e toccano una coscienza globale», L’urlo fu dipinto da Munch in diversi mezzi e formati tra il 1893 ed il 1910.
Una prima versione del 1893 in tempera e pastello su tavola é custodita alla Nasjonalgalleriet di Oslo. Un’altra versione a pastello, realizzata nello stesso anno e che si presume fosse uno schizzo preliminare, è di proprietà del Museo Munch di Oslo, così come una tela finale, in tempera e olio, realizzata nel 1910.
Il dipinto di Olsen risale al 1895, lo stesso anno in cui Munch realizzò una litografia del quadro, che contribuì al suo enorme impatto sulla cultura popolare. L’immagine è stata anche vittima del suo stesso successo, con due chiacchieratissimi furti. Nel 1994, la sera della cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali di Lillehammer, in Norvegia, alcuni ladri si introdussero nella Nasjonalgalleriet e fuggirono con la versione del 1893 del quadro, che fu recuperato dalla polizia un anno dopo. Del 2004 é invece il furto della versione del 1910, trafugata insieme a una Madonna, sempre opera dell’artista, dal Museo Munch. Entrambe le tele furono ritrovate due anni più tardi leggermente danneggiate e sono tornate in esposizione nel 2008.
Alberto Staiz