
Festival di Cannes. L’ottima annata della 67a edizione
Da Alice Rohrwacher a Michel Hazanavicius, da David Cronenberg a Mike Leigh tutte le voci presentate da Thierry Frémaux
Lungo una Croisette tirata a lucido si apre la 67a edizione di uno dei festival del cinema più importanti del mondo, definito dal direttore Thierry Frémaux l’arena orgogliosa di «un’ottima annata» cinematografica, che si comporrà di una rosa di pellicole scelta tra circa 1800 titoli. Per tutti, il sogno resta la Palma d’Oro, un premio che, a detta dello stesso Frémaux, andrà a quel film che conserva le caratteristiche che Cannes considera ancora fondamentali: essere d’autore, avere una buona sceneggiatura, una forte regia…e un grande incasso.
POLEMICA REALE A CANNES? - Non si è ancora neppure consumata la serata di apertura ufficiale, eppure Cannes 2014 sembra aver già fatto il pieno di opinioni, pettegolezzi e polemiche che si stanno velocemente adoperando per definire il meglio possibile questa 67a edizione del Festival. C’è infatti chi la qualifica come una rassegna decisa, super-partes davanti all’indignazione espressa dai Grimaldi di Monaco, che sono piuttosto in disaccordo sulla pellicola di Olivier Dahan, Grace di Monaco, scelta per altro come proiezione inaugurale di eccezione (e fischiato in proiezione stampa); politica, se si considerano i primi commenti su The Search, il remake di Odissea tragica di Zinnemann diretto dal premio Oscar Michel Hazanavicius, che ha però scelto di spostare l’ambientazione dalla Seconda Guerra Mondiale alla Cecenia dei nostri giorni; chi ancora la appella sociale, a giudicare da Deux jours, une nuit, il film in concorso dei fratelli Dardenne, o addirittura intimista se si pensa a Winter Sleep di Nuri Bilge Ceylan. Fortunatamente però, Frémaux non sembra darsi cruccio per nessuno dei commenti più in voga anzi, invita i Grimaldi a vedere il film (ma non sulla Croisette!), accoglie la storia politica cecena difendendo Cannes quale sguardo su tutto il mondo, ribadisce che lo scandalo non lo crea mai un Festival di per sè, ma piuttosto il pubblico e gli opinionisti.
DONNE IN FESTIVAL - Scandali scampati a parte, dunque, Nicole Kidman resta la donna insignita di aprire le danze sulla Croisette, cui seguiranno fino al prossimo 24 maggio numerosissime star ed autrici di fama internazionale. Largo alle donne già a partire dalla giuria: dal presidente Jane Campion, Palma d’Oro nel 1993 con Lezioni di piano, alle due autrici, Nicole Garcia e Andrea Arnold chiamate a presiedere le giuria de La Camera d’Or e della Semaine de la Critique. Tra le presenze femminili nostrane Alice Rohrwacher, che accompagna la sua opera seconda, Le Meraviglie (con Alba Rohrwacher, Monica Bellucci, Sam Louwyck e Sabine Timoteo), peraltro unico film italiano in concorso, e Asia Argento con il suo Incompresa (con Charlotte Gainsbourg, Gabriel Garko, Max Gazzè e Gianmarco Tognazzi), in gara nella categoria Un Certain Regard.
CANNES E GLI ITALIANI – L’Italia a Cannes non si ferma comunque ad Asia Argento e Alice Rohrwacher visto che, in occasione del suo cinquantesimo anniversario, saranno proiettate le versioni restaurate di Per un pugno di dollari di Sergio Leone, con una presentazione di Quentin Tarantino, e di Matrimonio all’italiana, pellicola omaggio ad un’altra attesissima ospite italiana, Sofia Loren, che presenzierà anche al film Voce umana, in cui recita diretta dal figlio Edoardo Ponti. E se non bastasse, non dimentichiamo il tributo che il Festival di Cannes dedica a Marcello Mastroianni, scegliendo lo sguardo che ha reso immortale l’attore in 8 ½ di Federico Fellini, (presentato proprio a Cannes nel 1963), per il manifesto che accoglierà ed accompagnerà gli attori e i registi in questa 67a edizione del Festival.
OPERE IN CONCORSO - Diciotto le opere in concorso nella selezione ufficiale, tra queste Mr. Turner di Mike Leigh, uno sguardo sulla vita del pittore inglese Turner, Saint Laurent di Bertrand Bonello e Maps to the Stars di David Cronenberg, con Julianne Moore, Robert Pattinson, John Cusack e Mia Wasikowska, la storia di una famiglia di Hollywood che insegue la celebrità e si scontra con i fantasmi del passato. Particolarmente atteso nella categoria Un Certain Regard invece ,il Party Girl del trittico Marie Amachoukeli, Claire Burger e Samuel Theis, un film su una vera entraîneuse 60enne. Insomma, tanti i titoli che sfileranno in Costa Azzurra quest’anno, tutti attentamente filtrati, tutti certamente impegnati a raccogliere un’accoglienza pubblica entusiasta.
(Foto: cinema-tv.guidone.it / www.screenweek.it / youfeed.it / www.teluguone.com)
Valentina Malgieri
@V_Malgieri