Lotta a due in Serie A: Lazio e Juventus

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La corsa per il titolo di campione d’Italia 2019/2020, salvo sorprese che avrebbero del clamoroso, ha già sancito un primo verdetto e cioè che le squadre a contendersi lo scudetto saranno la Juventus e la Lazio.

Juventus sempre prima, l’Inter ha ceduto il passo, la Lazio è lì

Negli ultimi otto campionati di Serie A, a cucirsi addosso lo scudetto è sempre stata la Juventus, nonostante abbia cambiato due allenatori e gran parte della rosa, vince ininterrottamente dalla stagione 2011-2012. Anche quest’anno addetti ai lavori e scommesse serie A pongono come favorita la Juventus, ma con tutti altri presupposti rispetto allo scorso anno, quando già nel girone d’andata la Juventus allenata da Allegri aveva staccato il Napoli di ben 9 punti.

Altro discorso quest’anno, dove a contendere il titolo alla Juventus di Sarri si sono susseguite prima l’Inter e ora in maniera sempre più decisa la Lazio che può contare su un Immobile alla caccia del suo terzo titolo di capocannoniere della Serie A. In realtà, l’Inter di Conte è stata per lunghi tratti prima in classifica, a pari merito proprio con la Juventus: il sorpasso dei bianconeri c’è stato soltanto nell’ultimo turno del girone d’andata conclusosi con la Juventus a 48 punti, l’Inter a 46 e la Lazio a 43.

La Juventus sembra aver perso certezze, la Lazio ha entusiasmo

L’ago della bilancia quest’anno sembra essere leggermente più lontano dai colori bianconeri seppur, come ribadito sopra, nettamente sia la Juventus la squadra favorita per la vittoria finale dello scudetto. Eppure, ci sono dei dubbi che accompagnano la squadra allenata da Sarri, in primis proprio l’allenatore nato napoletano che aveva fatto grande il Napoli e Higuain e poi aveva vinto al Chelsea. La Juventus con Sarri in panchina ha finora perso due dei quattro titoli totali a disposizione e questo non è andato giù alla dirigenza e ha creato una spaccatura anche nella tifoseria. Mister Sarri era stato chiamato per migliorare le prestazioni degli anni precedenti dando alla squadra un gioco più spumeggiante giacché la gestione di Allegri, seppur molto vincente almeno in Italia, era stata tacciata di “difensivismo”.

Il fatto è che spesso dinanzi ai numeri non si può proferire giudizio e quelli di Allegri e Conte parlano chiaro con quattro scudetti a testa e svariate coppe nazionali fra Coppa Italia e Supercoppa italiana. Preoccupano inoltre le condizioni di Cristiano Ronaldo che appare non più brillantissimo anche se il suo marchio sulle partite c’è sempre e sta comunque segnando con continuità, Pjanic è in partenza, fa fatica Bernardeschi e il ruolo di Douglas Costa resta un’incognita. Insomma, Sarri avrà da lavorare per zittire le critiche e i detrattori che vorrebbero rimpiazzarlo da subito con il profilo di un allenatore più vincente. Inoltre fra lo scudetto e la Juventus quest’anno c’è una vera rivale e non come gli altri anni dove solitamente a 15 giornate dalla fine i bianconeri potevano quasi esclusivamente concentrarsi sulla Champions.

La rivale vera ha un’aquila sulla maglietta da gioco e un cannoniere che non si ferma più, gioca bene e corre tanto, oltre a avere dalla sua l’entusiasmo di chi sogna l’impresa e non è poco. Luglio e agosto saranno mesi decisivi per la Juventus sia in campionato sia in ottica Champions League, lo sa bene Sarri che forse si sta pentendo di non aver fatto un po’ più la voce grossa durante il mercato estivo.

Foto via indiscreto.info

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