
Londra 2012: 365 giorni all’alba
LONDRA – Inizia il conto alla rovescia per i prossimi giochi olimpici e, nell’attesa di vedere arrivare la fiamma che ‘accenderà’ l’evento, la capitale britannica si prepara con un primo bilancio.
La manifestazione è attesissima, nonostante in città serpeggino già timori per la sicurezza interna considerati i numeri di visitatori in arrivo: accanto agli oltre 10 mila atleti provenienti da tutto il mondo, Londrà verrà assediata da almeno altre 25 mila persone - tra dirigenti sportivi, allenatori e addetti ai media – cui si devono aggiungere centinaia di migliaia di appassionati, tifosi, curiosi e turisti che vorranno cogliere l’occasione di visitarla proprio durante le Olimpiadi. Un piccolo assaggio degli arrivi a Londra può darlo il numero di richieste di biglietti: 22 milioni di tagliandi!
A 12 mesi dall’ora X il Locog, comitato organizzatore dei giochi, si dice soddisfatto per la conclusione di circa il 90% delle strutture necessarie per lo svolgimento delle gare e per non aver sforato con il budget stanziato (11 miliardi): due buoni risultati che non hanno tuttavia impedito al Presidente, Sebastian Coe, di affermare che si tratta solo dei primi passi e che «l’anno più difficile» è proprio quello che inizia oggi.
Le Olimpiadi vedranno stravolta la vita non solo degli abitanti, ma anche e soprattutto delle forze dell’ordine attive a Londra, chiamate a proteggere i luoghi chiave della vita londinese, sia sotto il profilo politico (Buckingham Palace, Downing Street, il Parlamento) che religioso e civile (Westminster), senza tralasciare punti nevralgicvi come aeroporti, stazioni della metropolitana e nodi ferroviari.
Proprio i trasporti pubblici saranno al centro dell’attenzione perchè solo con questi mezzi si potranno raggiungere le sedi delle gare: diversi miliardi di euro sono stati stanziati per migliorare e potenziare la già ottima rete urbana ed extra urbana, ma la prova del 9 sarà solo l’effettiva entrata in attività ed un’utenza che crescerà di circa 300.000 unità al giorno.
Numeri da capogiro, ma ci sono buone ragioni per credere che gli inglesi, con il loro proverbiale ablomb, sapranno far fronte al meglio all’invasione!
Redazione
foto via rstampa.wordpress.com; designerblog.it