
Lo spot mondiale tedesco è anti-italiano (di nuovo)
Media Markt - che in Italia è Media World - lancia un nuovo spot che deride gli italiani in Germania: la sconfitta del 2006 brucia ancora?
Berlino – La catena tedesca Media Markt ci è di nuovo cascata: dopo lo spot anti-italiani del 2008, i Campionati del mondo di calcio 2014 hanno portato a un nuovo video che, deridendo gli italiani e i tifosi azzurri, punta sul nazionalismo soft e sul patriottismo calcistico. Evidentemente la semifinale del 2006 non è ancora stata del tutto digerita, da quelle parti.
CANDID CAMERA – Lo spot tedesco è ancora una volta una semplice candid camera; lo spunto è quello di una lavanderia tedesca offre agli italiani un lavaggio gratis per la maglia azzurra, quella della nostra nazionale. Quando però il lavaggio si completa, accade l’imprevedibile: dalla lavatrice emerge una maglia della nazionale tedesca, per la disperazione dei tifosi italiani.
REAZIONI – Lo spot prosegue sulle note de Il barbiere di Siviglia, con i tifosi italiani che si inalberano, faticandosi a farsi capire in tedesco dal complice gestore della lavanderia. Uno spot che ha anche un motto, #schlandisiert, che significa più o meno “germanizzare”. Un tentativo – postumo – di convertire i tifosi italiani al sostegno alla Germania, sperando in questo modo di vendicare e recuperare la cocente sconfitta della semifinale 2006.
MEDIA MARKT – Il passato della catena di prodotti elettronici, che in Italia assume il nome di Media World, è in linea con questo spot. Nel 2010, in occasione dei Campionati europei di calcio, mise in circolazione un’intera serie di spot a tema italiano: quella volta il protagonista era un certo Toni – riprendendo il nome dell’allora centravanti del Bayern – che cercava di ottenere uno sconto su un televisore in ogni modo, ricorrendo ad approcci ridicoli e sconvenienti. Dagli occhi dolci alle commesse fino al furto, Toni cercava di strappare il televisore alla catena.
IMMIGRATI E TIFOSI – Il vero problema non è tanto la presa in giro agli italiani quanto la derisione sistematica dell’immigrato italiano in Germania, ridotto a uno stereotipo comico, una macchietta. Spot analoghi che colpiscano le altre nazionalità – portoghesi, polacchi, spagnoli, francesi – non ce ne sono. Rimane quindi il dubbio che in Germania davvero la semifinale 2006 non sia ancora stata digerita e che l’immaginario collettivo tedesco, ricco in periodo Merkel di sfiducia verso i paesi mediterranei, sia nutrito anche da spot di questo tipo, apparentemente innocui ma capaci, in realtà, di seminare nell’intimo delle persone.
Andrea Bosio
@AndreaNickBosio