Lo scaffale dimenticato – ‘Libertà’ di Jonathan Franzen

Jonathan Franzen

Jonathan Franzen (foto via: electricliterature.com)

Nuovo appuntamento con la nostra rubrica di consigli letterari: questo mese torna a farci compagnia Jonathan Franzen, acclamatissimo romanziere e saggista, autore del celebre Le Correzioni. Uscito nel 2001, questo capolavoro contemporaneo ha sancito in maniera definitiva il talento di Franzen, già sottolineato dalla critica specialistica dopo i primi due romanzi La ventisettesima città e Forte movimento, ma non ancora esploso a livello mondiale. Vincitore del National Book Award e campione d’incassi, Le Correzioni ha visto Franzen demolire letteralmente i cardini della media borghesia americana, denunciando l’ipocrisia di una società in totale declino attraverso le vicissitudini della famiglia Lambert. Un romanzo immenso per la profondità dei temi affrontati e per la maestria di uno scrittore/creatore che ha saputo dipingere un intricato affresco letterario, luccicante di verosimiglianza e potenza evocativa.

UN ECCEZIONALE BIS - Dopo una prova del genere, idolatrata dalla critica e divorata da un pubblico vastissimo, era lecito aspettarsi un successivo romanzo non all’altezza. Tuttavia, con Libertà, uscito ben nove anni dopo, Franzen ha saputo offrire al pubblico un sorprendente bis, che lo ha consacrato nuovamente come una delle penne più autorevoli del panorama letterario statunitense, forse la più importante per quanto riguarda gli scrittori di nuova generazione. In Libertà ancora una volta è la borghesia l’oggetto della fredda analisi di Franzen: questa volta l’oggetto della sua scansione sono i membri della famiglia Berglund e le loro complesse relazioni umane in un periodo di tempo che percorre numerosi decenni, dagli anni ’60 fino all’avvento di Obama alla Casa Bianca. La storia personale dei Berglund, narrata attraverso diversi punti di vista lungo il corso della narrazione, mostra una famiglia che, sotto un apparenza di normale felicità, cova una profonda insoddisfazione che perseguita tutti i singoli membri del nucleo famigliare.

INSODDISFATTI E REPRESSI – Patty è il personaggio più emblematico per quanto riguarda i desideri repressi e una insoddisfazione strisciante difficilmente celabile: giovane promessa della pallacanestro durante gli anni del college la cui carriera viene interrotta prematuramente da un grave infortunio, Patty s’invaghisce del talentuoso musicista rock Richard Katz, finendo però per sposare il suo compagno di stanza, l’intellettuale Walter Berglund, che l’ha corteggiata per un anno con pazienza e devozione. Un matrimonio in apparenza felice, una famiglia perfetta la loro, cementata dalla nascita di Jessica e Joey. Ma con il passare degli anni l’insoddisfazione inizia a serpeggiare tra i due, sullo sfondo di un’America in continuo movimento e trasformazione: Patty si concede un breve ma intenso flirt con Richard, da sempre desiderato; mentre Walter, impegnato in una difficile causa ambientalista dagli intenti nobili (i quali nascondono abilmente gli sporchi interessi dei finanziatori) finirà, con il progressivo deteriorarsi del suo matrimonio, tra le braccia della sua giovane assistente Lalitha. Parallelamente Joey, universitario attratto dalla ricchezza e dal potere, finirà invischiato in uno sporco affare riguardante una grossa fornitura di pezzi di ricambio per vecchi camion da inviare nella guerra in Iraq.

franzen Libertà-edizione-ItalianaGRANDE LETTERATURA – Un intrecciarsi di situazioni, motivi e temi, sapientemente mostrati al lettore attraverso diversi punti di vista e differenti piani temporali, permettono a Franzen di delineare un dettagliato quadro degli Stati Uniti degli ultimi decenni. Una storia intricata, ricca di colpi di scena e stravolgimenti, lunga più di 600 pagine che scorrono però come un fresco bicchiere d’acqua in una giornata di caldo estivo; fino a giungere a un epilogo apparentemente superficiale, che in realtà sancisce il definitivo e naturale punto di arrivo delle esistenze dei singoli membri della famiglia Berglund. La prosa di Franzen è sorprendentemente eclettica e camaleontica, abile nel giocare con l’ironia delle situazioni e perfettamente a suo agio nelle parti più descrittive e “analitiche” contenute in questo lungo romanzo che scivola via senza rischio di noia e sbadigli.

Una prova letteraria mastodontica, immediatamente divenuta un classico contemporaneo: Libertà è un ritratto spietato della contemporaneità vissuta, in tutte le sue contraddizioni, da personaggi che proprio in virtù della moderna libertà offerta dal mondo occidentale, sono maestri nello sbagliare le libere scelte che la vita impone, autocondannandosi a un’esistenza colma di insoddisfazione, repressione e pentimento.

Alberto Staiz

@AlStaiz

 

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