
Lo scaffale dimenticato – ‘Avere e non avere’ di Ernest Hemingway
La nostra rubrica di consigli letterari del passato ci porta oggi a riscoprire Avere e non avere, uno dei classici minori di Ernest Hemingway. Pubblicato nel 1937, Avere e non avere si compone di tre racconti (due dei quali precedentemente pubblicati sulle riviste Cosmopolitan ed Esquire) che hanno come protagonista Harry Morgan, robusto e duro uomo di mare proprietario di una piccola barca usata per il contrabbando di alcool tra Stati Uniti e Cuba e, occasionalmente, per il trasporto di immigrati clandestini. I tre racconti vedono Morgan, moderno pirata dalla morale ferrea, impegnato nelle sue losche attività, in contrasto con la sua natura di uomo “onesto” e tutto d’un pezzo, disposto a tutto per mantenere la moglie e le tre figlie nate dalla loro unione. Come scritto dallo stesso Hemingway, Avere e non avere è un romanzo colmo di azione e colpi di scena: la vita di Morgan è un continuo rischiare la pelle per mantenere la sua famiglia, impegnandosi in attività losche nonostante una morale di fondo che lo caratterizza fortemente come personaggio difficilmente influenzabile e dai tratti eroici.
ROMANZO D’AZIONE – Dopo aver rischiato la vita in una sparatoria in un bar de L’Avana, Morgan vede la sua barca affittata per diversi giorni da un turista americano amante della pesca. Dopo che il turista scappa senza pagare, Morgan è costretto a immischiarsi nelle attività criminali che aveva precedentemente messo da parte, impegnandosi nel trasporto di alcuni immigrati clandestini cinesi. Successivamente (nel secondo racconto) Morgan ritorna al contrabbando di alcolici, ma durante una spedizione qualcosa va storto e viene ferito a un braccio da alcuni cubani. Nascosta la barca per gettare a mare il carico di liquori, Morgan viene scoperto e la barca gli verrà sequestrata. Nel terzo lungo racconto Morgan ha perso un braccio dopo la grave ferita subita nella precedente spedizione finita male. Impossibilitato a trovare un lavoro “normale” a causa proprio della sua menomazione fisica Morgan tornerà in mare, dopo essersi fatto prestare una barca da un amico, per trasportare tre rivoluzionari cubani: una situazione ricca di azione, tensione, e colpi di scena, conclusa da un finale da pugno nello stomaco.
STRONCATO DALLA CRITICA – Al momento della sua pubblicazione Avere e non avere venne pesantemente stroncato dalla critica, che ne sottolineò la presunta mancanza di omogeneità, la goffaggine strutturale e la discontinuità morale del protagonista Harry Morgan. Altra critica venne riservata nei confronti del personaggio di Richard Gordon (chiaramente ispirato a Dos Passos) e di tutto il gruppo degli americani benestanti in vacanza che, nell’intento di Hemingway si identifica con uno spaccato di società ricca e futile, in aperto contrasto contro il personaggio profondo e tormentato di Morgan.
APPREZZATO DAL PUBBLICO – Nonostante l’opposizione della critica specializzata, il romanzo accontentò il pubblico e vendette molto bene fin dall’inizio, e per non raggiungendo il livello di perle intramontabili quali Fiesta, Addio alle armi e Per chi suona la campana, costituisce un’opera di tutto rispetto, perfettamente inserita nel percorso bibliografico dello scrittore americano, sia in termini stilistici che contenutistici: Harry Morgan è il tipico eroe hemingwayano, un duro testardo e affascinante, consapevole di essere impegnato in una lotta ad armi impari contro un destino crudele che divide il mondo in coloro che “hanno” da coloro che “non hanno”. Si tratta di una lotta perenne dalla quale Morgan non si sottrae, nonostante la consapevolezza che le sue possibilità di successo sono fin dall’inizio scarse. Magistrali alcuni passaggi, soprattutto nelle descrizioni della natura marittima nella quale il romanzo è ambientato e in alcuni dialoghi che rasentano la perfezione formale. Avere e non avere è un romanzo assolutamente godibile, adatto sia agli amanti della grande letteratura che ai lettori affezionati ai romanzi d’azione: un romanzo che, all’interno della bibliografia di Ernest Hemingway viene spesso considerato secondario, ma che secondario assolutamente non è.
Ernest Hemingway, Avere e non avere, Milano, Mondadori, 1998, pp. 256, € 9,50.
Alberto Staiz