
Leggende sul web: attentato in metropolitana a Milano a Maggio
Milano – Tornano più che mai in auge le leggende metropolitane, falsi miti a cui per fortuna in pochi continuano a credere anche se ovviamente lo scopo è sempre quello di creare il panico e inutili allarmismi, una sorta di “Al lupo, al lupo”.
Pochi giorni fa è stata la volta del presunto terremoto atteso a Roma e basato sulla profezia di Bendandi rivelatasi una bufala, terremoto poi verificatosi in Spagna a chilometri e chilometri di distanza. Sarà a causa della recente morte di Osama Bin Laden, ma le presunte e ipotetiche future azioni di terrorismo per vendicare la morte dello sceicco del terrore sembrano abbondare, in particolare sul web. Del resto tali leggende rispecchiano ataviche paure umane sempre presenti. Ora che c’è il web è tutto più facile, ma chi non si ricorda le catene di Sant’Antonio di tanti anni fa?
Una delle versioni dell’ipotetico attentato milanese si trova su Facebook, in cui si legge che una ragazza, dopo aver trovato e restituito al legittimo proprietario (guarda caso un arabo) un portafoglio, si è vista ringraziare dall’uomo col consiglio di non prendere la metropolitana milanese nel mese di maggio perché succederà qualcosa di molto brutto. Ma le versioni sono innumerevoli, e casualmente hanno come protagonista sempre un terrorista di buon cuore che si lascia intenerire da un gesto di cortesia. Del resto chi non lo sa che i terroristi sono persone magnanime e altruiste?
Ci si potrebbe chiedere, se anche questa volta la profezia si dovesse rivelare sbagliata (speriamo!), quale metropolitana sarà invece colpita al posto di quella milanese? E se invece non fosse maggio ma giugno, luglio o agosto il mese dell’attentato? Non si prende più la metropolitana? E dove, in tutta Italia? O in tutto il mondo? In assenza di prove o indizi certi non bisogna creare allarmismi, e soprattutto non bisogna contribuire alla diffusione di queste leggende metropolitane, di questi falsi allarmi che creano solo ansia e paure irrazionali del tipo “non si sa mai”, e fanno abbassare notevolmente la qualità della vita già duramente messa alla prova dallo stress e dalle tensioni della società moderna e globalizzata.
Claudia Vallini