
Le erbe amiche di una buona igiene intima
Le cause di disturbi e disagi al femminile possono essere molte, tra queste purtroppo una igiene intima non corretta. Disturbi che quasi tutte le donne, anche le più attente, almeno una volta nella vita provano. Lavarsi non sempre è sufficiente, occorre farlo nel modo giusto e scegliendo il detergente adatto, cioè tale da rispettare o coadiuvare a ripristinare il corretto ph vaginale. Farlo nel modo corretto significa detergersi partendo dalla vagina verso l’ano e non viceversa, onde evitare che i batteri intestinali entrino in contatto con gli organi genitali. Importante per contrastare le infezioni è mantenere il corretto e fisiologico ph vaginale, un ph di circa 4,5, utilizzando quindi non i normali detergenti per il corpo ma un detergente intimo ad hoc, con ph tra 3,5 e 5,5.
Spesso, nonostante una accurata pulizia, complice il caldo, lo stress o periodi in cui le difese immunitarie sono deboli, i disturbi arrivano ugualmente. Ecco che anche le erbe, con le loro molteplici virtù, possono venire in aiuto. Frequente è l’utilizzo di infusi di malva e camomilla ad uso locale per lenire irritazioni e arrossamenti, l’echinacea invece aumenta le difese dell’organismo e si ritiene aiuti a contrastare la candida. Consigliato è anche l’olio essenziale di timo, che aggiunto al bidet, svolge un’ottima azione antisettica e antibatterica, nonché il decotto di foglie di mora che aiuta a lenire irritazioni e arrossamenti. Molti prodotti per l’igiene intima contengono non solo acido lattico, ma proprio questi estratti vegetali, come camomilla, malva, aloe, calendula, timo, così anche chi non ha voglia di cimentarsi in decotti e infusi casalinghi, ha comunque modo di sfruttare le benefiche proprietà di queste erbe.
Infine non bisogna dimenticare che per il mantenimento di un corretto ph vaginale è buona regola non abusare di lavande, e non utilizzare prodotti deodoranti per le parti intime, non solo a causa di eventuali reazioni allergiche, ma perché la presenza di cattivo odore è spesso sintomo di una malattia a trasmissione sessuale, per cui sarebbe bene rimuoverne la causa rivolgendosi al ginecologo. Lo stesso consiglio vale nel caso in cui vi sia la persistenza di eventuali disagi, disturbi, pruriti o perdite anomale. Il ginecologo sarà in grado di valutare la situazione e prescrivere eventuali lavande, ovuli, o anche solo fermenti lattici vaginali per il ripristino di un corretto ph.
Claudia Vallini