
#labuonascuola: alle elementari si studierà una materia in inglese
#labuonascuola: il ministro Giannini ha parlato di alcuni cambiamenti nella scuola italiana a partire dall'anno prossimo, ma già s'intravedono i limiti
Roma – Ricordate il documento intitolato la “Buona scuola”, che Renzi ha presentato all’inizio del settembre 2014? Errori di grammatica a parte, arrivano le prime decisioni da parte del ministro Stefania Giannini, in vista del decreto che, alla fine di febbraio, dovrà riassumere i punti fondamentali del progetto #labuonascuola in Consiglio dei ministri.
UNA MATERIA DA STUDIARE IN INGLESE ALLE ELEMENTARI – Intervistata dal Corriere della Sera, la Giannini ha detto che, a partire dall’anno prossimo – anno scolastico 2015/2016 – le quarte e quinte classi della scuola elementare italiana dovranno apprendere una materia di studio interamente in lingua inglese, insegnata da uno specialista di lingua in compresenza con la maestra. Ovvero, viene introdotto il cosiddetto CLIL, l’insegnamento di discipline non linguistiche in una lingua straniera. Ed era ora.

Il ministro Stefania Giannini con il documento sulla riforma della scuola (Fonte foto: www.ischool.startupitalia.eu)
Come ha dichiarato lo stesso ministro, « […] è uno sforzo per traghettare la scuola del Novecento al nuovo secolo». Ovviamente, il punto fondamentale da cui partire è che ci siano insegnanti preparati, motivati e aggiornati: la Giannini osserva che ci saranno insegnanti per cominciare il progetto, e che poi si tratterà di orientare i concorsi, impostando anche un modello nazionale di insegnanti di inglese per le generazioni a venire.
LIMITI DEI PROGETTI IN ITALIA – Ma già s’intravede il primo limite tutto italiano al progetto CLIL: se dall’anno prossimo i bambini frequentanti le classi quarte e quinte delle scuole elementari potranno imparare una materia di studio in inglese, una volta arrivati alle medie faranno in tempo a scordarsela: difatti il progetto non è previsto per le classi della scuola media italiana.
Altro limite della scuola italiana, il non poter disporre di ore specifiche di coding come materia di studio, ovvero l’’utilizzazione digitale del pensiero attraverso la programmazione vera e propria e non, come succede nelle scuole italiane, giocare a scrivere al computer o sfogliare i libri sulle lavagne L.I.M., ossia le lavagne interattive multimediali.
CAMBIAMENTI ALLE SUPERIORI – Qualche cambiamento si vedrà anche alle scuole superiori: in tutti i licei l’arte verrà studiata un’ora in più, dal primo al quinto anno. La Giannini ha anche detto di voler estendere lo studio dell’arte agli istituti professionali, probabilmente in modo facoltativo. Inoltre, verrà inserito lo studio dell’economia in terza e quarta superiore. Non è dato sapere al momento se ciò avverrà solo per gli istituti professionali o per tutte le scuole superiori italiane. Staremo a vedere.
Mariangela Campo
@MariCampo81