
La Svezia riconosce la Palestina, esplode il dissenso Usa
La Svezia riconosce la Palestina: reazioni nel mondo arabo e occidentale per il primo paese dell'Unione che compie questo passo
Stoccolma – La Svezia è il primo paese europeo a riconoscere lo stato di Palestina: l’annuncio è giunto oggi dal ministro svedese degli Esteri, Margot Wallstrom, a conferma di una comunicazione già emessa a inizio ottobre, quando le critiche e le polemiche si erano rovesciate sul governo di Stoccolma, soprattutto da parte di Stati uniti e Israele.
SOSTEGNO ALLA PALESTINA – Le parole del ministro sono state chiare: «attraverso il nostro riconoscimento, vogliamo prima di tutto dare il nostro sostegno alle forze palestinesi moderate»; il governo di centro sinistra annunciò questo passo già dal suo insediamento, con il chiaro obiettivo di contribuire ai processi di pace di una zona delicatissima del pianeta. «Il riconoscimento è un contributo ad un futuro migliore per una regione che troppo a lungo è stata caratterizzata da negoziati congelati, distruzione, frustazione – ha spiegato il ministro Wallström sul quotidiano Dagen Nyheter, aggiungendo anche che «secondo alcuni questa decisione è prematura, ma io temo invece che sia tardiva».
DIRITTO INTERNAZIONALE – Secondo la Svezia, i criteri presenti nel diritto internazionale per il riconoscimento della Svezia sono già stata assolti dalla Palestina. «La Svezia ha in passato riconosciuto Stati, la Croazia nel 1992 e il Kosovo nel 2008, che pure non avevano il controllo di alcune parti del loro territorio – ha spiegato ancora la Wallstrom nel lungo intervento sul giornale svedese – Come quelli, la Palestina rappresenta un caso speciale. Ci sono coloro che affermeranno che la decisione di oggi arriva troppo presto: temo che anzi sia troppo tardi».
PALESTINA – L’immediata reazione palestinese è stata di apprezzamento per la scelta svedese; il presidente della Palestina Abu Mazen ha definito «coraggiosa e storica» la svolta del governo della Svezia, seguito a ruota dal negoziatore capo palestinese, Saev Erekat, che ha lanciato un appello anche agli altri stati europei, perché ne seguano le orme.
STATI UNITI – Il governo statunitense si è mostrato ulteriormente critico a questa iniziativa svedese; tramite il portavoce del Dipartimento di Stato, Jen Psaki, gli Usa hanno fatto sapere che ritengono «prematura» ogni azione di riconoscimento ufficiale dello stato palestinese. Anche Netanyahu ha commentato il riconoscimento della Palestina da parte svedese, definendo la «deplorevole».
Andrea Bosio
@AndreaNickBosio
Come e’ possibile ancora oggi dubitare? La definizione dei media di “teoria cospirazionista” e’ solo al fine di screditare quanto e’ gia’ di fronte ai tuoi occhi. TV e giornali non ti diranno mai che gli aerei che si schiantarono l’11 Settembre sono stati dirottati con una nuova tecnologia e guidati via telecomando (Dov Zakheim’s Flight Termination System) e che fu’ invece la Mossad Israeliana a piazzare gli esplosivi che fecero cadere le torri gemelle ed il grattacielo 7 a New York. Quello che vedi fra Israele e Palestina e’ il parametro per visualizzare cosa sia in serbo per tutti. Israele era un concetto prima di diventare uno Stato ed oggi e’ uno Stato come nessun altro. Infatti e’ l’unico Paese al Mondo che non ha mai definito i suoi limiti di confine sin dalla sua Dichiarazione di Indipendenza ed ora e’ pronto ad espandere il proprio territorio tramite l’uso di ogni mezzo. I Sionisti ed il loro Piano vorranno che siano le forze USA a combattere una Guerra Mondiale al posto di Israele.
Questo prossimo conflitto vede Israele contro ogni forma di Uguaglianza ed in una prospettiva che vede il Mondo dalla cima di una piramide virtuale.
Senz’altro la Cultura Ebraica rimane l’acerrima nemica dell’Uguaglianza.
Proprio da qui’ nasce la Soluzione al Conflitto.
http://www.wavevolution.org/it/humanwaves.html