
La Sacra Famiglia di Raffaello a Palazzo Madama di Torino
Torino - Dal 21 dicembre, e fino al 23 febbraio, il Palazzo Madama di Torino accoglierà tra le sue sale la Sacra Famiglia con San Giuseppe senza barba di Raffaello, una delle maggiori opere del Rinascimento italiano, proveniente dalla collezione del Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo.
IL DIPINTO - L’opera, risalente al 1506, fa parte del periodo fiorentino del Sanzio, riconoscibile dalla composizione del trittico familiare e dalle influenze di Leonardo da Vinci. Le coloriture richiamano notevolmente i toni dei maestri fiorentini, con cui Raffaello venne a contatto e con cui intrattenne notevoli rapporti negli anni 1504-1508, così come le sfumature ed il dinamismo compositivo, tratto tipico di Michelangelo. Nonostante i vari richiami, il genio di Raffaello rielabora i vari elementi appresi nella Firenze rinascimentale e li inserisce in un’opera unica ed innovativa, riscontabile immediatamente nella scelta di dipingere Giuseppe privo della barba (sembra che l’intento dell’artista fosse quello di ritrarre un suo contemporaneo). La famiglia è posta in una stanza cupa ed ombrosa, il cui unico punto di luce è dato dalla finestra che appare alle spalle di Maria sulla destra; il bambin Gesù è aggrappato alla madre con una delicata intensità ed entrambi i personaggi sono torti per porre il loro sguardo a Giuseppe, vero protagonista del dipinto. Il gioco di sguardi dei tre è complesso e rassegnato, in particolar modo quello del padre che sembra esser racchiuso in una morsa di dolore prevedendo e presagendo l’infausto destino del figlio.
L’ARRIVO IN RUSSIA - Sacra Famiglia con San Giuseppe senza barba di Raffaello approda in terra russa intorno al 1772, acquistat0 dalla collezione di Pierre Crozat per opera dell’imperatrice Caterina II, innamorata dell’arte italiana e, in particolar modo, del tocco del pittore di Urbino. Questa spasmodica passione è riscontrabile nelle sale del Museo Statale Ermitage, in cui si ritrova l’esatta riproduzione delle Logge di Raffaello; ancora una volta fu la stessa Caterina a commissionare all’architetto Giacomo Quarenghi un progetto che doveva ricostruire con esattezza la grandezza e la maestosità delle celebri Logge racchiuse nelle sale vaticane e che diventò una delle maggiori attrazioni della Russia zarina, confermando il successo internazione del Sanzio.
ESPOSIZIONE - L’esposizione della tela di Raffaello si inserisce in un proficuo scambio tra il museo torinese e quello di San Pietroburgo che esporrà, nelle medesime date, la straordinaria opera di Antonella da Messina Ritratto d’uomo, facente parte della collezione di Palazzo Madama. È il secondo episodio di una collaborazione nata quest’estate e che ha portato a Torino la mostra Il Collezionista di Meraviglie. L’Ermitage di Basilewsky, racchiudente ottantacinque opere dell’arte del Medioevo e del Rinascimento.
Ingresso al museo: 10 €, ridotto 8 €, gratuito per minori di 18 anni
Orario del museo: martedì-sabato 10-18, domenica 10-19, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un’ora prima
Alessia Telesca