
La Roma tarpa le ali alla Lazio. Vincono anche Juve, Napoli e Milan
Aggiunto da Marco Frattino il 07/11/2010.
Tags della Galleria Calcio, Primo piano, Sport
Tags: allegri, Ambrosini, Armero, bari, Barreto, Biava, Bisoli. Conti, Borriello, cagliari, capocannoniere, catania, cavani, Cerci, Chievo Verona, crespo, De Sanctis, Del Piero, delneri, derby, Di Natale, Dias, Ficcadenti, fiorentina, Flamini, Floccari, floro flores, Gargano, Giaccherini, GILARDINO, Gillet, Giovinco, greco, grosso, guidolin, Hamisk, Hernanes, iaquinta, jimenez, juventus, Kutuzov, Lavezzi, Lazio, Marco Frattino, matador, menez, Mihajlovc, Mirante, Morganti, Muslera, Mutu, napoli, parma, pato, quagliarella, ranieri, Reja, rigori, robinho, rocchi, roma, Salihamidzic, Sampdoria, San Nicola, Schelotto, Seedord, Simplicio, Sosa, Stendardo, Storari, udinese, Vucinic, wake up news, Zarate, Zuniga
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Nel derby di Roma, i giallorossi passano grazie a due rigori realizzati entrambi nella ripresa da Borriello e Vucinic. La Juventus e il Napoli si sbarazzano di Cesena e Parma. Il Milan batte in trasferta il Bari e sorpassa l’Inter, piazzandosi al secondo posto. Cavani, autore di una doppietta, torna capocannoniere con Eto’o.

Vucinic realizza la rete del 2-0 nel derby
Roma – Ci voleva il derby della capitale, purtroppo non senza polemiche, per fermare la fuga della Lazio. La formazione allenata da Eddy Reja, nonostante la batosta per 2-0 maturata grazie a due penalty che l’arbitro Morganti ha concesso in favore dei giallorossi di Claudio Ranieri, mantengono la prima posizione in classifica ma vedono il proprio vantaggio dimezzarsi nei confronti del Milan, che riesce ad espugnare il San Nicola di Bari per 3-2, ora distante soltanto due punti. La Roma, invece, si rilancia in graduatoria portandosi a quota 15 punti.
Il derby capitolino – Mister Reja, a causa della squalifica di Biava, è costretto a cambiare il suo schieramento iniziale, lanciando Stendardo al posto del difensore titolare e inserendo nell’undici iniziale capitan Rocchi al posto di Zarate. Ranieri, dal canto suo, non può sorridere più del suo collega biancoceleste in quanto deve fare a meno di Totti, inserendo Menez alle spalle del tandem offensivo Vucinic-Borriello.
Partita poco spettacolare nei primi minuti. Le due compagini si studiano cercando di individuare l’una i punti deboli dell’altra. La Roma sembra avere meno paura di sbagliare, costringendo Stendardo e Dias a un gran lavoro per contenere gli attacchi giallorossi. Tuttavia, nel primo tempo, è la Lazio a sfiorare in un paio di circostanze la rete con Rocchi. Verso la mezz’ora la partita sembra tornare in ballo. Menez è costretto a dare forfait in favore di Greco, autore di una rete in settimana contro il Basilea. E proprio il giovane centrocampista si ripete, infilando Muslera grazie a un cross di Borriello, ma l’arbitro Morganti annulla il tutto per un fuorigioco millimetrico del mediano.
La ripresa si apre con il cambio, tra le file biancocelesti, di Rocchi con Zarate. Dopo pochi minuti la svolta del match. Dias si fa rubare ingenuamente palla, che arriva sui piedi di Simplicio, il quale da fuori area lascia partire una saetta che Lichtsteiner intercetta con un braccio: rigore netto. Dal dischetto si presenta Borriello. L’attaccante napoletano batte tutt’altro che un rigore impeccabile, Muslera intercetta ma la palla termina lentamente in porta. La Lazio reagisce, sfiora il goal del pareggio dapprima con Floccari e poi con Hernanes, il cui tiro viene respinto da Julio Sergio. I giallorossi allora cercano di chiudere il match, ma solo il palo impedisce a Simplicio di realizzare il goal ammazza derby. Ribaltamento di fronte e la Lazio si fa pericolosa con una punizione di Ledesma, l’argentino pennella al centro per Mauri che, tutto solo davanti la porta, viene placcato da Riise, ma Morganti coperto dai calciatori non fischia il penalty. Nel momento migliore della Lazio arriva il raddoppio giallorosso. Baptista viene atterrato in area da Dias. Questa volta dagli undici metri si presenta Vucinic che spiazza Muslera e regala ai suoi un successo importantissimo che tarpa le ali alla Lazio e rilancia le ambizioni, e il morale, della truppa di Ranieri.
Milan bello e sprecone – I rossoneri fanno un balzo importante verso il primo posto, vincendo per 3-2 sul campo dei Bari. Risultato che poteva essere più netto se Robinho non si fosse divorato tre nitide palle goal al cospetto di Gillet. Match, tra l’altro, mai veramente in discussione, visto che la seconda rete dei galletti è arrivata soltanto allo scadere grazie a una prodezza di Barreto. I rossoneri hanno dimostrato una solidità a centrocampo degna del miglior Milan di Ancelotti, con la linea mediana composta da Gattuso, Ambrosini e Flamini con Seedorf a ridosso del tandem Pato-Ibrahimovic. Il Milan parte benissimo, passando in vantaggio dopo appena quattro minuti grazie allo stacco di testa di Ambrosini, che sfrutta a dovere il cross di Seedorf. Bari che non riesce a rialzare la testa e rischiano in più occasioni, ma trovano in Robinho un valido alleato per non capitolare. Nonostante questo, alla mezz’ora Gillet è costretto ad arrendersi a Flamini, che con un “cucchiaino” beffa il portiere dei pugliesi. Ad inizio ripresa, Robinho sbaglia la terza occasione a tu per tu con Gillet. Il Bari lascia spazi, rimane pericoloso in avanti ed al 65° riduce lo svantaggio con l’ex Kutuzov. I galletti credono alla rimonta ma al 72° Pato, entrato per Robinho, segna il terzo gol rossonero. La partita sembra assolutamente chiusa ma nel finale arriva il gol di Barreto a rendere vivaci anche gli ultimi minuti di gioco. Il Milan però controlla bene il finale e porta a casa tre punti fondamentali per la classifica.
Vittoria in rimonta della Juventus – Delneri è costretto a rispolverare Grosso e Salihamidzic e a schierare, al fianco di Bonucci, il 18enne Sorensen. In avanti Quagliarella e Del Piero. I bianconeri riescono a rimettersi in carreggiata dopo il vantaggio iniziale del Cesena. La retroguardia juventina si addormenta e assiste alla combinazione Giaccherini-Schelotto-Jimenez: apertura dala sinistra, sponda di testa e sinistro comodo a due passi da Storari: 1-0 romagnolo. Grande reazione dei padroni di casa che pareggiano alla mezz’ora grazie al rigore realizzato da Del Piero e siglano la rete del sorpasso prima del termine della prima frazione con Quagliarella. Nella ripresa, il Cesena non riesce a rendersi pericoloso e nel finale subisce la rete del 3-1 ad opera di Iaquinta. Continua la rincorsa al vertice della Juventus, mentre sembra non avere fine la crisi che affligge da due mesi la formazione allenata da Ficcadenti, sempre più sulla graticola.

Cavani trascina il Napoli alla vittoria
Cavani fa dimenticare Liverpool – L’attaccante uruguagio caccia via gli spettri dell’Anfield e, con una doppietta, regala la quinta vittoria in campionato alla squadra azzurra. Matador capocannoniere del torneo con 8 reti al pari di Eto’o e Napoli che si assesta al quarto posto in coabitazione con la Juventus dell’ex Quagliarella. Mazzarri lascia in panchina Lavezzi ma il Napoli non perde il suo carattere propositivo in avanti. Azzurri subito in vantaggio con il bomber ex Palermo, che, servito da Zuniga, insacca alle spalle di Mirante. Il Parma non riesce a rendersi pericoloso fin quando Marino non deve richiamare in panca Giovinco, vittima di un problema muscolare, per far posto a Crespo. E’ proprio l’esperto bomber argentino ad impegnare De Sanctis al minuto 36, quando raccoglie un bel cross di Antonelli ma trova pronto il portiere napoletano alla deviazione in corner. Nella ripresa Mazzarri getta nella mischia Gargano e Lavezzi al posto di Hamsik e Sosa. Il Napoli prova a piazzare il colpo del ko, che arriva a quattro minuti dal termine sempre al solito Matador, che conclude con una splendida girata il passaggio filtrante di Lavezzi.
Le altre sfide – Il lunch match vede la Fiorentina battere il Chievo Verona per 1-0. Decide una rete di Cerci al 35° della ripresa, che spezza una partita tutt’altro che esaltante, regalando a Mihajlovic la seconda vittoria stagionale tra le mura amiche. Prima rete in serie A dell’attaccante cresciuto nella Roma, il quale in pieno recupero ha colpito anche un palo. Viola che ancora non convincono sotto il profilo del gioco, ma possono fare di nuovo affidamento sulla coppia Gilardino-Mutu, quest’ultimo rientrato dalla squalifica e migliore dei suoi oggi, che ha regalato tante emozioni in questi ultimi anni alla tifoseria.
La Sampdoria, dopo il pari interno di giovedì contro il Metalist, si ripete anche in campionato impattando contro il muro eretto dal Catania. Il match termina 0-0, ma la sfida avrebbe potuto riservare ben altre emozioni se solo le due compagini fossero state più spietate sotto rete. Annullato giustamente un goal ai blucerchiati per fallo di mano di Marilungo in occasione della rete di Koman.
Al Friuli, Udinese-Cagliari finisce in parità. Gli uomini di Guidolin impattano per 1-1 contro un i sardi, schierati in maniera ordinata e pungente da Bisoli. Tutte nel primo tempo le reti: apre Conti, gli risponde Floro Flores. Nel finale arrembaggio dei friulani con Armero e Di Natale ma il risultato non cambia.
Marco Frattino
www.lasignoraingiallorosso.it; www.calciopro.com; www.laseriea.it
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