
La maledizione degli 11 metri: Spagna, che sudata!
Nell’ultimo quarto di finale un Paraguay attento e coraggioso imbriglia la Spagna per l’intera partita, prima di gettare al vento l’occasionissima dell’1-0. Villar ipnotizza Xabi Alonso sul rigore (battuto due volte), poi palo di Pedro, doppio palo di Villa a porta vuota e gol
di Francesco Guarino
PARAGUAY – SPAGNA 0-1: Villa (S) 38’s.t.
Dopo la sorpresa pomeridiana, ci mancava solo che il Paraguay facesse il colpaccio ai danni della Spagna. E in verità c’è mancato davvero poco, perché gli iberici hanno sofferto a lungo l’acume tattico degli uomini di Martino, prima di trovare il gol decisivo al termine di una partita rocambolesca. Rocambolesca come la dinamica della rete vincente.
TUTTO A SPECCHIO, ANCHE I RIGORI – Doppio 4-4-2 per le squadre in campo: il risultato è che gli spazi sono occupati alla perfezione dai 20 uomini di movimento e si fatica a trovare il margine per uno spunto offensivo degno di nota. Ci prova Xavi da fuori area, ma il vero brivido è il gol annullato a Valdez, che insacca da solo davanti a Casillas: il paraguayano è in posizione regolare, quantomeno dubbia la segnalazione del guardalinee. Nella ripresa ci pensa Piquè a vivacizzare la partita, quando al 12’ decide di placcare in area di rigore Cardozo, dopo averlo perso in marcatura. Il rigore è solare, ma dal dischetto lo stesso Cardozo spedisce tra le braccia di “san Iker”, che addirittura blocca il pallone. Rovesciamento di fronte e il penalty stavolta è per la Spagna: Villa se ne va in velocità, di esperienza fa muro tra sé e il pallone, Alcaraz lo butta giù e si torna dagli 11 metri. Xabi Alonso segna il primo tiro, ma ci sono più uomini in area di rigore che tifosi allo stadio: sul secondo tiro Villar fa il miracolo e si resta sullo 0-0. Quando tutto sembra preludere ai tempi supplementari Iniesta riesce finalmente ad accendere il sacro fuoco spagnolo. Percussione centrale che taglia in due la difesa, palla sull’esterno e Pedro e tiro a botta sicura del giovane attaccante catalano che centra il palo. Sulla respinta si avventa Villa che a porta vuota mira sul secondo palo: la sfera incoccia sull’interno del legno, schizza sul montante opposto e tocca anch’esso prima di finire in porta.
PROVA DEL FUOCO – La Spagna non ha finora convinto come ci si aspettava alla vigilia: percentuali bulgare di possesso palla ma pochissima concretezza sottoporta, specchio della scarsa vena soprattutto di Fernando Torres, ieri sostituito da del Bosque dopo neanche un’ora. Il solito Villa sta tenendo a galla gli iberici, che ora saranno chiamati alla prima vera prova del fuoco in semifinale contro la Germania: una squadra in grado sia di difendere che di ripartire, a differenza delle squadre incontrare finora dalle furie rosse. Per dovere di cronaca, in questa semifinale avremmo dovuto esserci noi. Se solo fossimo stati degni delle quattro stelle appuntate sotto il tricolore.
Foto homepage: skysports.com