
La giornata mondiale dell’Alzheimer
MILANO – Si celebra oggi la 18esima giornata mondiale dell’Alzheimer, una patologia che colpisce il 5% delle persone con più di 60 anni e che, in Italia, conta più di 800mila ammalati. Il morbo è la quinta causa di morte tra gli ultra 65enni dagli Stati Uniti all’Italia, ed è la forma più comune di demenza senile, uno stato provocato da una alterazione delle funzioni cerebrali che implica serie difficoltà per il paziente nel condurre le normali attività quotidiane.
Il ministero della Salute è impegnato in alcune nuove iniziative volte allo studio e alla cura della malattia, tra cui l’elaborazione di linee di indirizzo per le demenze che prevedono azioni sia a livello nazionale che regionale e il coordinamento e la sinergia di tutti gli interventi. «La malattia di Alzheimer e le malattie neurodegenerative – spiega il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini – devono essere poste necessariamente tra le priorità nell’agenda globale per i prossimi anni».
Le demenze, infatti, rappresentano una tra le maggiori cause di disabilità, in particolare nella popolazione anziana. «In una società con età media in aumento come quella italiana – afferma il sottosegretario – si prevede che queste patologie diventeranno nei prossimi decenni uno dei problemi più rilevanti in termini di sanità pubblica. In Italia attualmente si stima che siano oltre un milione i pazienti con demenza e circa 800mila i malati affetti da demenza di Alzheimer.
Disturbi gravi della memoria con difficoltà del linguaggio, i campanelli d’allarme; la diagnosi precoce della malattia, la cui durata varia dai 3 ai 15 anni, però, non sempre è possibile. Purtroppo la ricerca segna il passo, nonostante i centri d’eccellenza per l’Alzheimer, e il 70% dei pazienti dopo il primo anno rinuncia alla terapia farmacologica. In occasione della Giornata Mondiale dell’Alzheimer, associazioni di assistenza e medici, invitano alla prevenzione: mezz’ora di esercizio fisico al giorno per contrastare il deficit cognitivo.
Natalia Radicchio
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