
“La Fornero al cimitero”: la caduta di stile di Diliberto
Il confine tra la politica e lo stadio, almeno in Italia, è abbastanza sottile. Ma fino a quando a scambiarsi cori da ultras sono i manifestanti in piazza, si può anche chiudere un occhio. Quando invece un esponente politico scivola su una buccia di banana (o su una lapide marmorea) il fatto è sicuramente più imbarazzante.
Il segretario nazionale del Partito dei Comunisti italiani Oliviero Diliberto è stato infatti pizzicato dal sito ilportaborse.com mentre si faceva fotografare sorridente accanto ad una signora, che indossava una maglia nera con la scritta bianca in evidenza “La Fornero al cimitero”.
Secondo Il Portaborse, Diliberto sarebbe stato attirato dal rumoreggiare di un gruppo di manifestanti che inneggiava cori e slogan in piazza Colonna, contro l’attuale ministro del Lavoro Elsa Fornero. L’ex ministro della Giustizia si sarebbe prima unito a loro nei cori e poi e avrebbe accettato di buon grado di farsi fotografare con le signore. Una di queste, sempre secondo Il Portaborse, sarebbe stata esplicitamente chiamata da Diliberto per scattare una foto assieme. E la donna in questione era quella che indossava la maglietta incriminata.
La Fornero non l’ha presa benissimo ed ha espresso «sdegno e disgusto» per l’iniziativa fotografica del segretario del Pdci Il ministro ha inoltre aggiunto: «Leggo che un ex ministro della Giustizia ha offerto il suo sorriso partecipe e compiaciuto a fotografi che registravano una manifestazione per la quale lo slogan scelto era: “la Fornero al cimitero” [...] Leggo anche che lo stesso ex membro del Parlamento italiano richiamava “norme di civiltà”» riferendosi all’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. [...] Penso che un ex membro del Parlamento italiano non sia legittimato a parlare di “norme di civiltà” quando adotta simili comportamenti. L’ex deputato ritratto in quella fotografia di certo non era degno di nessuno dei ruoli pubblici ricoperti».
La difesa di Diliberto è stata affidata al portavoce e responsabile comunicazione del Pdci Flavio Arzarello, anch’egli presente ieri a piazza Colonna. «Non vorrei – ha riferito Arzarello – che qualche messaggio sbagliato e macabro, spostasse l’attenzione dalle sacrosante ragioni dei lavoratori. Eravamo lì a protestare a difesa dell’articolo 18 e abbiamo portato la nostra solidarietà ai lavoratori ex Ibm che ci hanno chiamato a gran voce ed esposto il dramma che stanno vivendo. Dopo aver esposto le loro ragioni, i lavoratori hanno voluto fare una foto con Oliviero Diliberto: è evidente che non avevamo minimamente notato lo slogan sulla maglietta».
Dello stesso avviso Diliberto, qualche ora dopo: «La foto in questione, durante il presidio per l’articolo 18, è stata fatta perché la figlia di quella lavoratrice ha dato un esame all’università con me e ha preso 30. È ovvio che non mi ero accorto della maglietta e me ne dispiaccio». Una svista bella grossa, date le dimensioni della scritta sulla maglietta ed il risalto del carattere bianco sul tessuto nero. La rete, nel frattempo, ha già lanciato la propria sentenza. Pdci? Partito dei ciechi italiani…
Francesco Guarino