
La Barabarca: la performance artistica nelle acque partenopee
Aggiunto da Giulia Orsi il 21/09/2013.
Tags della Galleria FlashNews, Primo piano
Tags: bara, barabarca, barca, napoli
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A Napoli, qualche giorno fa, è stata avvistata in mare una bara in legno chiaro che fluttuava da una parte all’altra della costa. In verità la bara in questione era una barca a remi guidata da Isotta Bellomunno, un’imprenditrice funebre della zona.
Labarabarca, li nome dato alla performance artistica e patrocinata dall’Assessorato ai Giovani, è stata ideata per poter diffondere il messaggio di rinascita e speranza alla città di Napoli perennemente depredata.Isotta è partita alla Rotonda Diaz per arrivare con la sola forza delle sue braccia sotto il castel dell’Ovo, dove secondo la leggenda è racchiuso il mitico uovo di Virgilio, simbolo di rinascita.
Un rito di passaggio per esorcizzare la morte e considerare l’evento funesto solo come la prosecuzione della vita. La giovane artista ha tagliato il pezzo di mare partenopeo per esorcizzare i demoni di una città che non vuole guarire.
La donna ha poi aggiunto: « Questo mio viaggio che prosegue con fatica, con la forza e la resistenza di due remi che affondano, spingono con impegno la massa per poi risalire e poi calarsi ancora, affondare, resistere, sopravvivere a una nuova emersione dalle acque che sono lotta e sostegno allo stesso tempo. I remi della fatica, dunque, ma anche della scelta. Così questo viaggio è la trasgressione di un tabù ed è una prova tanto individuale, intima, quanto tesa alla collettività di una terra in cui i morti non muoiono mai e la vita si svolge per strada, tra le pubbliche vie e non è mai del tutto privata»
Giulia Orsi
Foto: leggo.it