‘Italy in a day’: Salvatores e il primo film collettivo nazionale

Locandina del progetto

Locandina del progetto

Cosa significa essere italiani? Quali sono i volti degli uomini e delle donne della penisola e quali le loro esperienze di vita quotidiana? Il 26 Ottobre sarà possibile rispondere a queste domande attraverso un filmato, non importa se realizzato con una telecamera professionale o un semplice cellulare, capace di raccontare la giornata tipo di ogni connazionale.

Il progetto, Italy in a day, sarà diretto – o meglio, assemblato – da Gabriele Salvatores e prodotto in collaborazione da RaiCinema, Indiana e Scott Free. L’idea è quella di un film collettivo realizzato dagli utenti che, mediante i loro filmati, vestiranno insieme i panni di registi e protagonisti di un collage di storie che Salvatores e il suo staff selezioneranno e ricomporranno in un unico lungometraggio, con uscita prevista per il 2014.

Niente di nuovo in effetti, se si considera che Ridley Scott, nell’ormai lontano 2010, diede il via in veste di produttore al medesimo progetto, più volte definito come primo esempio di social movie della storia, intitolato, per l’appunto, Life in a day. In quel caso, tramite un filmato su YouTube, si chiedeva agli utenti di tutto il mondo di filmare la propria vita nell’arco di 24 ore, postando successivamente il video in rete. Il risultato di mesi di revisione e selezione del materiale fu un documentario presentato nel 2011 per la regia di Kevin MacDonald. Nel nostro caso, Italy in a day si ispira direttamente a quell’esperienza, chiedendo agli italiani (sia in patria che all’estero) di filmare uno spaccato della loro vita nel corso della giornata del 26 Ottobre, pubblicando il relativo video entro tre settimane sul sito ufficiale del progetto.

Il regista Gabriele Salvatores

Il regista Gabriele Salvatores

Gli autori dei video selezionati avranno la soddisfazione di poter mostrare sul grande schermo il loro contributo, oltre all’inserimento del proprio nome tra i titoli di coda del film. Al progetto potranno partecipare tutti i maggiorenni, mentre per i minori di 14 anni e i ragazzi di età compresa tra i 14 e i 18 anni sarà necessaria l’approvazione dei genitori. Tra i consigli che Salvatores ha fornito sul sito per girare i vari filmati ci sono anche quattro tematiche (“Cosa ami”, “Di cosa hai paura”, “In cosa credi”, “Qual è la tua Italia”) alle quali attingere a mo’ di spunto. Il resto lo faranno gli occhi, la creatività ma soprattutto la sensibilità dei vari registi/protagonisti.

L’iniziativa è stata subito supportata da numerose figure del nostro panorama mediatico, inclusi i fratelli Fiorello e Luciana Litizzetto. L’intento di Salvatores è quello di dar voce a quanti vorranno esprimersi attraverso le immagini, secondo un’idea democratica di partecipazione che, sfruttando le potenzialità del web, sia in grado di arrivare direttamente al grande dispositivo di sogni che è il cinema. Un cinema fatto con la gente, dalla gente.

(Foto: rbcasting.com; whipart.it)

Francesca Lisa

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