Irrational Man, il nuovo film di Woody Allen tra etica e filosofia

Nel suo nuovo film Woody Allen riflette su etica, morale, crimine e colpa citando Dostoevskij e regalandoci un Joaquin Phoenix in stato di grazia

"Irrational Man"

“Irrational Man”

Prendete la tensione di Match Point, le riflessioni filosofiche di Crimini e Misfatti, l’ironia amara di Scoop e il catastrofismo esistenziale di Blue Jasmine, agitate il tutto per un’ora e quaranta minuti circa ed avrete il nuovo film di Woody Allen, Irrational Man.

DELITTO E CASTIGO - Il nuovo lavoro del poliedrico regista newyorkese affetto da stacanovismo ipocondriaco (sua la dichiarazione di fare un film all’anno per sfuggire al pensiero della morte) torna a un tema caro alla filmografia “alleniana”, quello della riflessione morale su etica, crimine e colpa prendendo spunto, come già fatto in passato, da Delitto e Castigo di Dostojevski: «già da quando ero molto giovane e per chissà quale motivo, sono sempre stato attratto da ciò che la gente chiama “le grandi domande”» ha affermato Allen a proposito di Irrational Man. «Nel mio lavoro sono diventate soggetto sul quale scherzare nel caso di commedie, oppure motivo di confronto nel caso di film drammatici». Il precoce interesse del regista alla filosofia è scaturito dalla visione dei film di Ingmar Bergman: «hanno avuto una grande presa su di me. A quel tempo non avevo ancora letto Nietzsche o Kierkegaard, filosofi molto amati da Bergman, ma quei film mi hanno fatto scattare la molla. Ero affascinato dai suoi film e dalle questioni contenute in essi e dai problemi che affrontavano. E più tardi nel corso degli anni, ho letto un bel po’ di libri di filosofia e sono riuscito a capire con maggiore chiarezza da chi era stato influenzato e quale idee aveva messo in scena. Sono cresciuto divertendomi a leggere filosofi, comparandoli e capendo come si sfidassero e smentissero l’un l’altro nei loro approcci contrastanti verso domande senza risposta».

IL QUARANTAQUATTRESIMO FILM - La filosofia la fa dunque da padrone in Irrational Man, quarantaquattresimo film del regista, con protagonisti Joaquin Phoenix e (ancora una volta dopo Magic in the Moonlight) Emma Stone. Phoenix interpreta il professore di filosofia Abe Lucas, emotivamente nel suo momento più basso, incapace di dare un senso alla sua vita o di trovare alcuna gioia in essa. L’uomo ha la sensazione che tutto ciò che ha tentato di fare, dall’attivismo politico all’insegnamento, non ha avuto alcun senso. Subito dopo essere arrivato in un college di una piccola città per insegnare la sua materia, Abe si ritrova coinvolto con due donne: Rita Richards (Parker Posey), solitaria professoressa che vorrebbe che lui la salvasse dal suo matrimonio infelice; e Jill Pollard (Emma Stone), la sua migliore studentessa, che diventa anche la sua migliore amica. Sebbene Jill ami il suo ragazzo Roy (Jamie Blackley), trova irresistibili la personalità torturata ed artistica e l’esotico passato di Abe. E nonostante il professore mostri segni di squilibrio mentale, il suo fascino verso Jill non fa che aumentare. Quando, però, la ragazza prova a portare la relazione ben oltre i confini dell’amicizia, l’uomo la rifiuta. Ma il caso cambia ogni cosa quando Abe e Jill ascoltano involontariamente la conversazione di uno sconosciuto e ne rimangono coinvolti. Dopo aver compiuto una scelta drastica, Abe riesce a ritornare ad apprezzare appieno la sua vita. Ma la sua decisione innesca una reazione a catena che cambierà la sua vita e quella di Jill e Rita, per sempre.

Emma Stone e Joaquin Phoenix in una scena di "Irrational Man"

Emma Stone e Joaquin Phoenix in una scena di “Irrational Man”

ANNICHILIMENTO EMOTIVO - Dopo il cinismo e la disperazione di Blue Jasmine, Irrational Man prosegue sulla via dell’annichilamento emotivo ed esistenziale di Allen, oramai ottantenne ma, paradossalmente, in questo film più in forma che mai. Il regista gioca magistralmente con la morale medio borghese e la misoginia usando la filosofia, da un lato proponendo allo spettatore l’inquietante paradosso esistenzialista dell’appropriazione di senso della vita attraverso la privazione della stessa a un altro essere umano con l’omicidio, e al contempo dipingendo le due donne protagoniste (Stone e Posey) incredibilmente furbe e venali (e in un certo senso, rispetto alla complessità del personaggio maschile, intellettualmente limitate, incapaci di sintonizzarsi sulle onde del pensiero del professore di filosofia, depresso e emotivamente instabile). Due scene in particolare (che non sveliamo per evitare di incorrere in inutili spoiler sulla trama) ricordano poi la tensione magistrale di Match Point, grazie anche al contributo di un Joaquin Phoenix come sempre superbo, coadiuvato da un Emma Stone brava, seppur a tratti rigida.

Irrational Man farà il suo ingresso in sala domani, mercoledì 16 dicembre, distribuito da Warner Bros. Pictures. Se riuscirete a superare le file infinite che, siamo sicuri, da domani affolleranno i cinema di tutta Italia per il ritorno di Star Wars, non perdete quello che oramai è diventato un appuntamento fisso con uno dei registi più geniali (e complessati) della storia del cinema.

(Foto: Warner Bros. Pictures Entertainment Italia)

David Di Benedetti

@davidibenedetti

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