
Indianapolis mette in scena il Pedrosa-show!
Più in difficoltà le Yamaha ufficiali di Lorenzo e Rossi, terzo e quarto sotto la bandiera a scacchi
di Mara Guarino
Indianapolis – La matematica non lo tradisce ancora: questa è al momento l’unica certezza del campionato di Daniel Pedrosa, autore di una vittoria magistrale nel secondo GP statunitense della stagione. Dani rosicchia punticini preziosi al rivale Jorge Lorenzo, che è comunque terzo e dunque a podio, malgrado la sua peggior gara dell’annata. Il vantaggio in classifica di Jorge rimane troppo consistente (siamo a più 68) per sperare davvero in un acceso duello per il titolo iridato. Certamente, però, il pilota Honda Repsol non si darà per vinto e farà di tutto per tardare il più possibile i festeggiamenti del 99 maiorchino.
LA GARA – E’ in tutto e per tutto una gara alla Pedrosa, eccezion fatta per la partenza. Dani non riesce infatti a scattare davanti a tutti e impiega qualche giro prima di avere pista libera davanti a sé. Da questo momento in poi il suo dominio diventa però imbarazzante: imbarazzante è soprattutto la facilità con cui riesce a stampare tempi sotto il muro dell’1.41. Come se il caldo fosse torrido e la pista scivolosa solo per gli altri, non certo per lui.
Secondo pilota più veloce in pista e seconda posizione al traguardo per Ben Spies. Dall’anno prossimo il texano sarà pilota ufficiale Yamaha e questa sua prestazione dimostra che la casa giapponese ha investito bene la sua fiducia; oltre al podio, Ben si porta infatti a casa una pole position a suo modo storica. Era infatti dal 2008 che un pilota di un team satellite non riusciva a realizzare il miglior giro nelle prove cronometrate. Le Yamaha ufficiali hanno invece un po’ sofferto la trasferta americana. Mentre Lorenzo ha patito soprattutto le condizioni di gara, e si è trovato costretto ad accontentarsi del gradino più basso del podio, Rossi ha dovuto lottare tutto il week-end con una messa a punto non ottimale, che lo ha persino portato a qualche scivolata di troppo. La gara del futuro pilota Ducati è quindi da giudicarsi positiva, se non altro per il ritrovato feeling con la moto. Certo, i tifosi più esigenti non avranno condiviso la decisione – razionale e giustificabilissima- di non forzare nel finale, così da mettere i bastoni tra le ruote a Lorenzo. Ma le gare sono fatte anche di queste scelte e, a volte, è più saggio e lungimirante chi si accontenta.
Piuttosto male gli altri italiani: Melandri scivola poco dopo il pronti via, Simoncelli chiude settimo e Capirossi undicesimo a fronte dei 13 piloti che hanno concluso la gara. Sul fronte Italia, il premio delusione va però a Dovizioso: il forlivese chiuderà nella top five , senza mai essere davvero incisivo durante la corsa. Insomma, il confronto col compagno di squadra è oggi particolarmente impietoso. Da segnalare anche la caduta di Stoner nelle fasi iniziali e la gara difficile di Hayden, che ha dignitosamente chiuso in sesta piazza, pur penalizzato dall’aver perso la saponetta sinistra.
MOTO2 e 125 – Il protagonista indiscusso della gara 125cc, nel bene e nel male, è come sempre Marc Marquez. Lo spagnolo è tradito da un avvallamento nell’asfalto mentre si trova in testa e, scivolato, si vede costretto alla rimonta. Con tanto di “giallo nel finale”: sul traguardo è infatti quinto, ma nell’aria c’è odor di penalizzazione, a causa di un taglio della pista. La retrocessione all’undicesima piazza è d’obbligo e ad approfittarne è soprattutto il rivale in classifica Terol, che ha oltretutto vinto la gara.
In Moto2 trionfa invece Elias, ma a rubargli la scena sono anche qui gli autori di due spettacolari rimonte: Andrea Iannone e Simone Corsi. Complice anche la bandiera rossa dopo la prima partenza, la coppia di italiani si è trovata a disputare la nuova gara a partire, rispettivamente, dalla 26esima e dalla 39esima posizione: al traguardo saranno quarto e quinto. Col merito aggiuntivo di aver ravvivato una gara non troppo entusiasmante, eccezion fatta per i soliti capitomboli.
La trasferta di Indianapolis lascia però una profonda tristezza nel cuore di tutto il circus della MotoGp a causa della scomparsa del giovanissimo Peter Lenz. Il tredicenne americano è stato vittima di un grave incidente durante una delle gare di contorno del GP targato USA, poco prima della partenza della 125. Purtroppo, a poco è servito il rapido trasporto in ospedale: troppo importanti le lesioni riportate.
Prossimo appuntamento a Misano Adriatico per il GP di San Marino. Il motomondiale torna il 5 settembre!
FOTO via/ http://resources.motogp.com