In Giappone niente sesso, è boom di vergini
Una ricerca ha rivelato che il Giappone non fa più sesso. E' in crescita il numero delle vergini anche tra gli adulti, in ribasso quello delle relazioni
(ph: spanish.peopledaily.com)
Altro che crollo del prodotto interno lordo, rottura del sistema pensionistico e tasso di crescita demografica pari a zero, la reale fonte dei problemi del Giappone è il sesso. Una ricerca resa nota da La Stampa ha infatti messo in luce come la stragrande maggioranza di donne e uomini nipponici abbiano finito per mettere in stand by la propria libido. E mentre le coccole sotto le lenzuola sembrano diventare solo un lontano ricordo, impazzano invece gli scambi di intimità virtuale con le waifu, donne fittizie che gli appassionati patologici di videogame – gli otaku – sono soliti prendere in moglie.
I DATI – 40 anni, niente sesso. Non è il titolo di una commedia americana ma la realtà del Giappone contemporaneo. Le statistiche dell’Istituto per la ricerca su Società e Popolazione hanno infatti confermano che la percentuale di vergini quasi quarantenni sta crescendo a dismisura, mentre si riduce drasticamente il numero degli amplessi all’interno delle coppie sposate tra i 35 e i 50 anni; solo un terzo di esse, infatti, ha dichiarato di avere rapporti una volta a settimana. E non è che tra i più giovani la situazione sia migliore. Dalla ricerca è emerso che il 70% dei celibi e il 60 delle nubili tra i 18 e i 34 anni non ha relazioni e che il 42% dei maschi e il 44,2% delle femmine ammettono di essere ancora illibati.
COSA HA SPENTO L’EROS IN GIAPPONE? – Per il 23% delle donne sposate il sesso «è una scocciatura». Mentre gli uomini spiegano che le cause del loro mancato desiderio sessuale sono: lo sfinimento post lavoro e la volontà di non incorrere in complicazioni emotive, tipiche di un rapporto con un altro essere umano. Per quasi il 18% dei maschi, l’interesse per il sesso con una donna è da «poco» a «davvero molto poco.» Meglio i manichini o i fumetti, dicono.
Antonietta Mente
@AntoMente
