
Ilva, operai in corteo: contestatori bloccano la manifestazione
Sono almeno un centinaio i contestatori che hanno bloccato lo svolgimento della manifestazione degli operai Ilva in corso tra le vie di Taranto nelle prime ore di questa mattina. L’interruzione è avvenuta durante l’intervento del segretario della Fiom Maurizio Landini e ha suscitato il rapido intervento delle forze dell’ordine, impegnate a stroncare sul nascere eventuali disordini. Il comizio è stato dunque interrotto e i leader dei sindacati presenti hanno immediatamente lasciato il palco.
«Si è rubata la piazza ai lavoratori» ha commentato Susanna Camusso a proposito della contestazione messa in atto dalle sigle Cobas Taranto, Cobas Brindisi e Lavoratori liberi e pensanti. Prima dello stop fischi rivolti al segretario della Cisl Raffaele Bonanni.
Pare che i contestatori siano arrivati in piazza a bordo di un Apecar, grazie alla quale si sarebbero facilmente fatti largo tra la folla degli operai. Dunque, avrebbero lanciato fumogeni e uova contro il palco, per poi concludere con un’azione volta a compromettere il sistema di amplificazione.
Nella prima mattinata, erano due i cortei in protesta per le strade della città. Il primo, partito dalla città vecchia, ha annoverato tra le proprie fila i leader sindacali di Cgil, Cisl e Uil; il secondo è invece partito poco dopo dal piazzale antistante l’Arsenale militare di Taranto. In entrambi i casi, slogan e striscioni contro la chiusura: «Il lavoro non si tocca». Almeno 2.000 i manifestanti che si sono riuniti in corteo a Genova per protestare in sostegno dello stabilimento pugliese.
Mara Guarino
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