
Il padre naturale di Steve Jobs ha ricevuto un’e-mail dal figlio, prima che morisse
Forse non tutti sanno che la mente della Apple, Steve Jobs era stato adottato in fasce da quelli che lui ha sempre riconosciuto come i suoi unici genitori, Paul e Clara Jobs, venuti a mancare negli anni Ottanta.
Abdulfattah Jandali, un uomo siriano di ottant’anni, ex professore di scienze politiche è il padre biologico di Jobs. Da quando l’uomo nel 2005 ha scoperto di essere il suo padre naturale ha cercato di mettersi in contatto con il figlio, che però non gli aveva mai risposto.
Jandali aveva trovato il coraggio di scrivere solo qualche e-mail al figlio: “Buon compleanno”, “Spero che tu stia meglio” e addirittura gli aveva inviato la genealogia della sua famiglia siriana, con le cause di morte, nel caso in cui gli fosse potuta essere utile per le sue cure.
“Non so perché ho cominciato a scrivergli. – racconta Jandali al Wall Street Journal – Credo per il fatto che mi dispiaceva che fosse malato. Se ci fossimo parlati, non so cosa gli avrei detto”. Ma sicuramente sarà stato contento quando, dopo tanti anni di silenzio, Steve Jobs che è morto lo scorso 6 ottobre, ha deciso di rispondere alla sua mail, ma con un semplice “thank you”.
Jandali scorrendo su internet le foto del figlio, continua a ripetere “io ero così”. Osservando bene, la somiglianza si nota. Rimane questa l’unica gratificazione di un padre che non ha potuto conoscere suo figlio, se non grazie alle grandi invenzioni che ha creato e che hanno cambiato il mondo.
Sara Mariani