
Il nuovo libro di Joe Lansdale: Una coppia perfetta – la recensione
E’ uscito in tutte le librerie il nuovo libro di Joe Lansdale, Una coppia perfetta (Einaudi 2013, «Stile libero big» € 16,00), una raccolta di racconti che ha come protagonisti la coppia di investigatori Hap Collins e Leonard Pine, personaggi spesso utilizzati in passato dallo scrittore americano in romanzi come Una stagione selvaggia (Einaudi 2006, «Stile libero noir» € 12,00), Mucho Mojo (Einaudi 2007, «Stile libero noir» € 13,00) e altri ancora, per un totale di nove opere, identificate convenzionalmente come «ciclo di Hap e Leonard».
Il primo dei due detective, la voce narrante dei racconti, è Hap Collins, ex figlio dei fiori, esperto di arti marziali e con il desiderio frustrato di salvare il mondo. Hap ha anche un’irresistibile passione per le belle donne, ora placata dal rapporto con l’affascinante e intelligente Brett. Il secondo, Leonard Pine, è un omosessuale di colore, assai propenso a risolvere i problemi facendo volare qualche sano cazzotto o, nei casi peggiori, proiettili e molotov. La caratteristica comune a entrambi, oltre alla tendenza a gettarsi nelle indagini di pancia anziché usando il cervello, è quella di trovarsi immancabilmente coinvolti in risse e sparatorie, spesso viste con poca tolleranza dalle forze dell’ordine.
Anche negli episodi che compongono l’ultimo libro di Lansdale, Hap e Leonard si catapultano in situazioni ingarbugliate e burrascose. Il primo racconto si apre infatti con Leonard che reagisce assai male alle provocazioni di un gruppo di uomini in un locale notturno: chi ne esce con le ossa rotte sono proprio i tre malcapitati, ma uno di questi ingaggia i due investigatori per togliere il fratello minore da una banda di rapinatori. La coppia si getta subito nell’indagine, ma la situazione si rivelerà più grave del previsto e molto presto i protagonisti dovranno mettere da parte ogni scrupolo per sgominare una banda che si dimosterà tutto tranne che composta da dilettanti.
Nel secondo racconto, nemmeno a dirlo, è ancora una volta Leonard a finire nei guai per aver dato fuoco a una casa in cui aveva scoperto un traffico di droga: pur con gli intenti più nobili, la reazione non poteva non apparire spropositata alle autorità e ora ci vorrà l’aiuto di Veil, un misterioso avvocato legato a Hap da un passato di sangue, a provare tutte le strade per evitargli anni di carcere. Nell’ultimo dei tre episodi infine, Hap e Leonard devono seguire un caso di stalking apparentemente semplice: ma come sempre, la verità non è quella che si mostra al primo sguardo e di nuovo si troveranno con una matassa violenta e sanguinosa tutt’altro che semplice da dipanare.
Joe Lansdale torna in libreria a meno di un anno dal successo di Acqua buia (Einaudi 2012, «Stile libero big» € 18,00) con una raccolta di racconti che riprende i suoi vecchi protagonisti Hap e Leonard, coppia di investigatori del tutto originale per caratteristiche rispetto alla tradizione noir e alla letteratura giallistica, a partire dall’omosessualità dichiarata di uno dei personaggi principali. Hanno entrambi alti valori morali, ma senza il minimo scrupolo nei confronti dell’utilizzo di qualunque mezzo per risolvere le questioni più intricate. Tanto da ricordare l’Alligatore e il bandito Rossini di Massimo Carlotto, ma con una vena umoristica e autoironica nettamente più spiccate.
Nei personaggi dipinti da entrambi gli autori tuttavia, spicca una caratteristica comune: la difficoltà, che talvolta diventa impossibilità, di distinguere i «buoni» dai «cattivi». Questo è invece un tratto che riecheggia anche in altri opere del genere noir, a partire da Izzo e dal suo Montale, fino ad arrivare a Jo Nesbø, autore capace di creare un’intera serie di romanzi utilizzando un protagonista come Harry Hole, disilluso dalla vita e tormentato fino al punto di cadere nella dipendenza da sostanza alcoliche.
In conclusione, vale la pena di sottolineare anche lo stile narrativo: le vicende vengono raccontate in prima persona, tramite la voce ironica e tagliente di Hap, mentre l’autore gioca con i tempi verbali come un vero maestro, alternando sapientemente passato e presente e creando così un effetto di continua suspance. Tra dialoghi surreali e scene splatter, in un clima che ricorda da vicino il cinema di Quentin Tarantino, Lansdale crea storie e situazioni divertenti e appassionanti, senza mai tralasciare riflessioni su un’umanità sempre più crudele e priva di scrupoli, su una società, in questo caso quella del Texas dove vive l’autore, piena di pregiudizi e chiusure mentali e sul sistema poliziesco e giudiziario americano, impegnato maggiormente a cercare i colpevoli che la verità. In questo contesto anche due carogne, seppur di nobili principi, come Hap e Leonard, finiscono per essere degli autentici eroi. Certamente senza paura, ma con molte macchie a renderli indimenticabili e terribilmente noir.
Joe Lansdale. Una coppia perfetta. Einaudi 2013, «Stile libero big» € 16,00.
Daniele Leone
@DanieleLeone31
Foto in copertina: www.metalskunk.com