
Il maltempo paralizza la 21a di serie A: non si gioca a Siena e Bologna
Mai turno infrasettimanale fu più infausto. Dopo il rinvio di ieri di Parma-Juventus, è stato ufficializzato lo stop anche per Bologna-Fiorentina e Siena-Catania. Rischi anche a san Siro per Inter-Palermo, ma il terreno del Meazza è coperto da ieri dai teloni di sicurezza e da stamattina sono al lavoro 60 addetti per rendere agibile lo stadio agli spettatori e mettere in sicurezza accessi e posti a sedere.
Un’ondata di maltempo, quella che sta falcidiando l’Italia, che, per quanto attesa, ha fatto saltare molti piani di prevenzione a causa della sua violenza e della rigidità con cui le temperature sono scese. Qualche polemica era iniziata già ieri col rinvio di Parma-Juventus: alle 18.30 l’ultimo sopralluogo aveva dato il via libera allo svolgimento della partita, ma sembra che i dirigenti della Juventus abbiano perorato con gran forza il rinvio della partita, a causa della fitta coltre di neve che copriva il manto erboso del Tardini.
In molti avrebbero preferito un anticipo della partita alle 15, orario in cui la temperatura non sarebbe stata così rigida. Ma c’è da dire che le società hanno le mani legate, o meglio, si fanno legare le mani ad inizio stagione dai contratti televisivi. Oggettivamente, un turno serale infrasettimanale a febbraio è a dir poco a rischio per le temperature e le condizioni dei campi, soprattutto considerando l’inadeguatezza degli obsoleti stadi italiani.
A Siena il rinvio è stato disposto prettamente per motivi di ordine pubblico: il terreno è stato coperto e probabilmente sarebbe risultato in buone condizioni, ma nella notte sono caduti 30 centimetri di neve e nei dintorni si circola solo con catene o gomme da neve.
Situazione identica a Bologna, dove il Prefetto ha disposto il rinvio del match, considerando che l’ondata di neve non dovrebbe abbandonare la zona dell’Appennino fino a domani pomeriggio.
Intanto Adriano Galliani lancia l’allarme già per domenica sera a san Siro, quando ci sarà Milan-Napoli, big match della 3a di ritorno. A Milano si prevedono temperature di dieci gradi inferiori allo zero ed il rischio di mettere a repentaglio l’incolumità di giocatori e spettatori è ritenuto elevato. E si torna a parlare di stadi nuovi e di proprietà, per evitare che una nevicata metta in crisi l’ingranaggio pallonaro macina-soldi. Ma, come sempre, se ne parla solo quando l’emergenza è già bella e scattata.
Francesco Guarino